Harris-Trump: conto alla rovescia | ISPI

18 giorni ago

Stasera, a meno di due mesi dalle elezioni, si terrà in diretta dagli studi di ABC News a Philadelphia il primo, e probabilmente unico, dibattito presidenziale tra Kamala Harris e Donald Trump.  Gli Americani si preparano ad assistere al primo scontro diretto tra i due candidati dal ritiro di Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca. Se per Donald Trump il dibattito è un’opportunità per voltare pagina dopo un’estate difficile, per Harris è l’occasione di farsi conoscere dal grande pubblico in una serata che – come osserva il NewYork Times – potrebbe rivelarsi “la più importante della sua intera carriera politica”. La candidata democratica ha bisogno di ridare slancio alla sua campagna che – dopo settimane di ascesa in cui ha recuperato terreno rispetto al crollo di Biden – sembra aver rallentato il passo. Nell’ultimo sondaggio importante condotto prima del dibattito Trump ha un punto di vantaggio su Harris e se anche altre rilevazioni stabiliscono che i due siano testa a testa per la candidata dem non è abbastanza. Dato lo svantaggio dei democratici nella composizione dei collegi elettorali, infatti, Harris non ha ancora cementato un percorso affidabile verso i 270 grandi elettori necessari per vincere la presidenza. In effetti, se le elezioni si svolgessero martedì, l’ex presidente, che ha già sfidato un tentativo di assassinio e decine di accuse penali, potrebbe ancora vincere. Ecco cinque cose a cui prestare attenzione nel dibattito di stasera:

Kamala Harris - Figure 1
Foto ISPIonline
1. Chi definirà l’identità di Harris?

Nel corso del dibattito l’attenzione sarà inevitabilmente concentrata su Kamala Harris. Donald Trump è fin troppo noto al grande pubblico americano che, al contrario, non sa molto della vicepresidente. In queste settimane, il tycoon e i repubblicani hanno cercato in tutti i modi di definire Harris come una radicale, una progressista liberal di San Francisco e una candidata ‘DEI’ (Diversity, Equity, Inclusion) che è arrivata in cima perché è una donna nera, piuttosto che per i suoi meriti. Harris dovrebbe cogliere l’occasione per imporre la propria immagine di sé spazzando via le illazioni e la rappresentazione che Trump fa di lei. L’evento, da questo punto di vista, sarà cruciale per Harris, che dovrà cogliere l’occasione per raccontarsi al pubblico americano e dare un’idea di che forma prenderebbe una sua futura presidenza.

2. Harris prenderà le distanze da Biden?

Nei sondaggi, una forte maggioranza di elettori afferma di voler vedere un “grande cambiamento” dopo la presidenza di Biden. Harris deve in qualche modo convincerli del fatto può rappresentare quel cambiamento, nonostante sia la vicepresidente di Biden. Ci sono quattro temi che orienteranno il voto: economia, democrazia, immigrazione e aborto. Trump – secondo molti analisti – è più forte su economia e immigrazione, mentre Harris lo è su democrazia e aborto. Ma l’economia resta indiscutibilmente la preoccupazione principale degli elettori, molti dei quali sono preoccupati dall’aumento del costo della vita e delle abitazioni. Harris deve presentare proposte convincenti. Quella di imporre un controllo sui prezzi di alcuni beni, sebbene stroncata da molti economisti, potrebbe essere il tipo di idea accattivante che attira il voto degli americani alle prese con l’inflazione.

3. Guai a sottovalutare Trump?

Nel corso della serata, i microfoni dei candidati saranno silenziati quando non sarà il loro turno di risposta. Per Trump potrebbe rivelarsi un vantaggio, come lo è stato nel primo dibattito a giugno contro Joe Biden, in cui il repubblicano è apparso molto più disciplinato e meno aggressivo del solito. Kamala Harris, che a volte si è dimostrata meno efficace nei momenti di comunicazione improvvisati, farebbe bene a non sottovalutare le sue capacità di performer e veterano della tv. Tuttavia, se la vicepresidente riuscirà a resistere alla pressione e a fronteggiare gli assalti, il dibattito le offrirà opportunità persino maggiori di quelle riservate a Trump, su cui molti elettori hanno già la propria idea. Una performance di successo, al contrario, potrebbe dare a Harris lo slancio per convincere gli elettori indecisi negli stati chiave in bilico.

4. Chi farà la battuta più virale?

Oltre 50 milioni di americani hanno guardato in diretta il dibattito di giugno tra Biden e Trump, e si prevede che l’incontro di stasera attirerà un pubblico ancora più vasto. Decine di milioni di spettatori in più seguiranno l’evento di stasera e se è improbabile che molti guardino tutti i 90 minuti, sicuramente avranno modo di vedere i momenti clou della serata attraverso i mezzi di informazione o nei feed dei social media. Sarà importante capire chi dei due candidati sarà incoronato ‘vincitore’ della serata. A giugno il tycoon pronunciò una battuta fulminante che molti osservatori ritennero avesse definito l’intero dibattito: “Non so davvero cosa abbia detto alla fine di quella frase – disse Trump a proposito della precedente risposta, moto confusionaria, di Biden – e credo che neanche lui lo sappia”. La performance di Biden era stata pessima; ma Trump fece inaspettatamente bene.

5. Procuratore vs ‘criminale’?

Che si tratti dell’attacco al Campidoglio degli Stati Uniti del 6 gennaio 2021, della gestione della pandemia di Covid o dei suoi vari casi giudiziari, Harris arriva allo scontro di stasera con l’idea di mettere sotto processo il curriculum politico e personale di Trump. La campagna di Harris ha più volte inquadrato la corsa come “procuratore contro criminale”. Ma il palco di un dibattito non è un’aula di tribunale e gli Americani potrebbero voler sentir parlare più delle questioni che stanno loro a cuore che dei guai giudiziari dell’ex presidente e concentrarsi su altro potrebbe rivelarsi un boomerang pericoloso per la candidata dem. Sarà significativo vedere quanto tempo Harris passerà ad attaccare Trump rispetto a quanto tempo trascorrerà a parlare direttamente agli elettori dei suoi piani e delle sue opinioni.

L’impensabile uscita di scena di Biden, l’ingresso di Harris in corsa a meno di quattro mesi dal voto e la spettacolarità di un personaggio politico come Trump, al di là delle conseguenze che le elezioni negli Usa potrebbero avere in un momento di turbolenze globali, hanno conferito a questa campagna elettorale una visibilità senza precedenti. Quello dei stasera perciò potrebbe rivelarsi il dibattito più seguito nella storia degli Stati Uniti (attualmente, il primato spetta a quello del 2016 tra Trump e Hillary Clinton, seguito da circa 84 milioni di spettatori). I dibattiti presidenziali difficilmente decidono le elezioni, nonostante l’impatto di quello catastrofico di giugno nel ritiro di Biden. Ma stasera rappresenta la migliore opportunità per Harris di segnare un punto e sbarrare la via del ritorno di Trump alla Casa Bianca.

Il commento

Di Mario del Pero, ISPI e Sciences Po

“Il dibattito di questa notte costituisce un tornante molto importante della campagna elettorale, soprattutto per Kamala Harris. Con sondaggi che mostrano una situazione di sostanziale parità e una mobilità bassissima di opinioni, e di voti potenziali, diventa fondamentale galvanizzare il proprio elettorato, assicurandosi la sua piena mobilitazione verso il voto di novembre. Trump è in larga misura certo di averla questa mobilitazione; e si può permettere parole incendiarie senza pagare dazio alcuno. Harris ha margini di manovra ben più limitati. Dovrà apparire preparata, precisa e, appunto, presidenziale; ma dovrà anche trovare il modo di esporre questo radicalismo di Trump, che la paura di quel che l’ex Presidente rappresenta e può fare rimane la variabile più importante nello spingere elettori ed elettrici democratici a votare”.

Leggi di più
Notizie simili