Mauro Corona sulle elezioni americane: «Trump mi sta sulle scatole ...

2 giorni ago

Martedì 5 novembre si avvicina con gli americani che sono chiamati a scegliere il nuovo presidente. Nella puntata di martedì 13 ottobre di È sempre Cartabianca, a 3 settimane dall'election day, Mauro Corona ha detto la sua sulla corsa alla Casa Bianca.

Kamala Harris - Figure 1
Foto PordenoneToday

«Martin Scorsese ha detto che queste elezioni gli ricordano il suo celebre film 'Gangs of New York', due fazioni che si danno battaglia. Secondo lui il suo Paese in questo momento sta vivendo un clima di odio tale che questo esperimento politico che chiamiamo democrazia potrebbe continuare oppure finire. Ha ragione? C'era mai stato un clima di contrapposizione così forte rispetto a un evento così importante come l'elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti», ha chiesto la conduttrice Bianca Berlinguer all'ertano, ospite fisso del programma.

«È una contrapposizione oggi gridata, fatta vedere, ma non dimentichiamo le morti dei Kennedy, lì si urlava meno ma si sparava di più. L'America è sempre stata piena di contrasti. Parlano del regno universale della democrazia poi ci sono vari Stati con la pena di morte, picchiano la gente di colore, li ho visti io a San Francisco, picchiare dei ragazzi di colore perché suonavano. Ci sarà una deriva sinceramente preoccupante perché se sale Trump...mi sta sulle scatole, lo pronuncio proprio Trump, come si legge in italiano, come se fosse un rumore maldestro delle parti basse», ha detto facendo chiaramente capire che la sua preferenza non andrebbe al tycoon che è stato il 45esimo presidente degli Stati Uniti d'America dal 2017 al 2021.

«Se potessi avere Kamala Harris le direi di ridere un po' meno forzatamente. Non l'ho mai vista se non con una bocca di denti fosforescenti. Bisogna ridere quando serve, non è che ridendo sempre giorno e notte a ogni parola acquisti voti e simpatia. Bisogna ridere a tempo debito. Questo è l'unico consiglio che darei a Kamala», ha detto.

«Preferisco Kamala Harris anche con mille riserve, ride sempre ma lì ci sono cose serie da fare. Non tanto perché Trump è un guerrafondaio, ma perché vuol costruire muri per non far passare la gente, i messicani, la gente di colore. Preferisco lei che ha speso parole anche a favore dell'aborto. Preferisco lei senza dubbio», ha concluso.

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