Follia o genio? L'evoluzione stilistica di Kanye West

Kanye West è uno dei personaggi più controversi della nostra epoca. Anche per quanto riguarda le sue scelte stilistiche. Alcuni lo additano a genio visionario, altri pensano sia solamente un folle con manie di grandezza. Una cosa è certa: i suoi look - piacciano o meno - non riescono proprio a passare inosservati. Anche quando paradossalmente copre ogni brandello del suo corpo, viso compreso, sembra infatti che il passamontagna senza fori sia il suo nuovo accessorio preferito. Ma come siamo arrivati a outfit così radicali? L'evoluzione del suo stile è stata lenta e costante e non priva di capitoli interessanti. Guardiamo le sue tappe stilistiche, in un viaggio in cui l’ascesa di Kanye West, o YE come si fa chiamare oggi, nel regno della moda è stata contemporaneamente rafforzata e indebolita dalle controversie di cui è intrisa.

Kanye West, 2004 - Il periodo Preppy

Nel 2004 tutto il mondo conosce per la prima volta Kanye West, grazie al suo album di debutto The College Dropout. Il suo stile era molto diverso da come lo conosciamo oggi, quasi agli antipodi. Ora lo immaginereste mai con polo color pastello, camicie Ralph Lauren e maglioncini a V con motivi a rombi? No, di certo. Ma in quegli anni - per chi è troppo piccolo per ricordarlo - era proprio così che amava vestirsi. Un Kanye nella sua Preppy Era.

Kanye West, dal 2006 - I primi cambiamenti

Quell'aura da bravo ragazzo inizia a perdere potenza nel 2006, quando inizia a sfoggiare outfit più audaci e spavaldi, alcuni di dubbio gusto, ma sappiamo bene che i '00 sono gli anni più bui della moda. Da una parte c'è un chiaro rimando agli anni '70, d'altra parte inizia a essere più evidente anche il suo lato streetwear, attraverso silhouette oversize, maglie con stampe, gioielli in bella vista, la famigerata logo-mania e l'aver lasciato Ralph Lauren per passare a Gucci. Il suo must-have di quegli anni? Gli occhiali da sole, ma non un modello a caso: un modello da aviatore più compatto e grande. Chi ha vissuto in quegli anni, lo sa. Era l'accessorio più cool del momento.

Kanye West, 2009-2011 - Tra pelle, pellicce, gioielli, sartorialità e tanto altro

Il bravo ragazzo è andato via, lo stile preppy ha abbandonato l'armadio di West. Insieme al cambio d'armadio, arrivano anche le prime controversie. Nel 2009 accade il famoso episodio contro Taylor Swift ai VMS, che segnò una sorta di caduta in disgrazia per il rapper. Il suo modo di vestire riflette sempre di più una personalità che vuole spiccare e una mentalità che oseremo definire da "semidio": spazio a pelle (che non lo abbandonerà mai più), pellicce, massicci gioielli d'oro, ma anche tanti, tanti abiti sartoriali.

Kanye West, 2014-2015 - Il preludio di ciò che è oggi

Per tutto il 2014 e il 2015, Kanye ha affina il suo personalissimo streetstyle e con la first release di Yeezy X Adidas, tutto il mondo inizia a riconoscere anche il suo lato da designer. Da allora, il suo lavoro nel campo della moda è andato di pari passo con la sua musica. Sul palco del tour Yeezus, il rapper ha regalato ai fan un look mozzafiato esibendosi con una maschera sul viso ricoperta di diamanti realizzata da Maison Margiela. Un preludio di ciò che oggi è per lui all'ordine del giorno (senza tutti quei brillanti). Altri dettagli: particolare attenzione sulle calzature, sia Yeezy che modelli strambi e particolari che solo lui osava indossare; si converte completamente all'oversize, con le stesse silhouette di bomber e felpe che sfoggia ancora oggi a distanza di 20 anni.

Kanye West, 2021-2024 - YE is born

Nel 2021 Kanye West cambia ufficialmente nome e diventa Ye, il soprannome che lo contraddistingueva da anni. Il suo stile unico si è ormai affermato con prepotenza, sappiamo che possiamo aspettarci di tutto da lui: leggins colorati, latex, volto coperto con qualsiasi cosa, paradenti in titanio da oltre 800mila dollari, spalline da football americano, stivali assurdamente fuori misura (come dimenticare i suoi amati stivali Balenciaga x Crocs che sembrava non riuscisse a togliersi). Insomma, il messaggio è chiaro: lui può tutto. E quella mentalità da semidio che avevamo intravisto negli anni passati diventa totalizzante, a partire dalle sue dichiarazioni fino al suo modo di vestire.