Trump nomina portavoce Karoline Leavitt, la più giovane della storia ...
di redazione Esteri
Nata nel 1997 in New Hampshire, aveva fatto il suo primo ingresso alla Casa Bianca durante la prima amministrazione del tycoon. Ha dato alla luce il suo primo figlio il 10 luglio, tre giorni prima dell'attentato di Butler
Donald Trump ha nominato anche la sua portavoce della Casa Bianca: lo scettro di uno dei ruoli più in vista dello staff del presidente degli Stati Uniti va a Karoline Claire Leavitt, 27 anni e un figlio di pochi mesi, diventando la più giovane della storia a ricoprire questo ruolo. Già addetta stampa della campagna presidenziale del tycoon, la nomina di Leavitt è stata annunciata in una nota del presidente eletto: «Karoline Leavitt ha fatto un lavoro fenomenale nella mia campagna e sono lieto di annunciare che sarà la portavoce della Casa Bianca. È intelligente e ha dimostrato di essere una comunicatrice di effetto. Ho fiducia che farà un eccellente lavoro dal podio e aiuterà a diffondere il nostro messaggio», ha detto Trump.
Nata nel 1997 nel New Hampshire ha ricoperto l'incarico di assistente e scrittrice di Trump nel suo primo mandato ed è stata l'addetta stampa nazionale nella recente campagna elettorale americana del tycoon. Perfettamente in linea con il nuovo presidente repubblicano, durante la corsa per rientrare alla Casa Bianca, non ha mancato di fare presente il suo disprezzo per i media tradizionali (soprattutto per Cnn, decisamente meno per l'emittente «l'amica» Fox News), a cui è evidente che preferisce i social media. Secondo voci vicine a The Donald, sarebbe sempre stato molto soddisfatto delle sue performance al punto da considerarla una delle voci più affidabili a cui dare il compito di difenderlo in televisione. La sua non è quindi altro che l'ennesima conferma, un po' come è accaduto, tra gli altri, con Susie Wiles.
Nonostante la giovane età, non è la prima volta che fa il suo ingresso alla Casa Bianca. Infatti, aveva già lavorato nell’ufficio di corrispondenza presidenziale durante la prima amministrazione Trump. Nel 2022 invece ha provato a intraprendere la sua personale carriera politica candidandosi alla Camera dei rappresentanti del New Hampshire vincendo le primarie repubblicane, senza riuscire però ad avere la meglio sul candidato democratico. Ha anche svolto il ruolo di portavoce della Elise Stefanik, una dei fedelissimi di Trump che è stata scelta per essere la sua ambasciatrice presso le Nazioni Unite.
Spulciando il suo profilo Instagram si scopre nei mesi più caldi della campagna elettorale era incinta del suo primo figlio, nato il 10 luglio, tre giorni prima dell'attentato di Butler. Per non smentire nemmeno una virgola della campagna elettorale che ha contribuito a modellare, nella bio del profilo social si descrive come «Wife. Mama», moglie, madre. Quei punti messi tra una parola e l'altra a sottolineare l'ineluttabile verità che diventa l'inevitabile e desiderato destino della vera donna conservatrice. Capelli biondo platino sempre in ordine, sguardo di ghiaccio che buca la telecamera, ripete all'infinito con un mezzo sorriso bianchissimo quanto sia giusto avere un presidente come Donald Trump, in tutte le sue declinazioni. Il tono non ammette repliche. Che la rivoluzione della comunicazione della Casa Bianca abbia inizio.
16 novembre 2024 ( modifica il 16 novembre 2024 | 11:01)
© RIPRODUZIONE RISERVATA