Keanu Reeves, 60 anni oggi, in questi 5 film da vedere o rivedere

2 Set 2024

Non troverete al mondo un attore che sia più amato dal pubblico di Keanu Reeves. Nato in Libano esattamente sessant'anni fa, il fu Neo di Matrix è senza ombra di dubbio uno dei volti cinematografici più iconici degli ultimi decenni, a dispetto di una critica che sovente lo ha maltrattato a sproposito, ma che non gli ha impedito di diventare protagonista di alcune delle pellicole di maggior successo del nostro tempo. Antidivo per eccellenza, Reeves forse non è dotato di un talento enorme, ma ha una presenza scenica unica, inimitabile, che lo ha reso il più delle volte la carta vincente di film che senza di lui, non sarebbero spesso diventati gli oggetti di culto che tutti oggi conosciamo. Capace di destreggiarsi con molti più generi di quanto si pensi, Keanu Reeves con quella faccia da eterno ragazzo, ha attraversato e superato vere e proprie rivoluzioni del mercato cinematografico, del pubblico. Un pubblico che non ha mai smesso di adorarlo, di considerarlo una celebrità completamente diversa dalle altre. Quella che segue è una lista dei suoi 5 film più importanti in carriera, scelta tutt'altro che facile, perché a guardarne da vicino il percorso artistico, ci si accorge che non mancano titoli di pregio, interpretazioni memorabili, capaci ancora oggi di stupire.

Keanu Reeves - Figure 1
Foto esquire.com
Matrix (1999)

Tagliamo la testa al toro: non si può non partire da Matrix delle sorelle Wachowski, letteralmente il film cyberpunk più famoso, importante e rivoluzionario di tutti i tempi. Questo, il primo è più riuscito capitolo di una quadrilogia che ha fatto la storia del cinema, è ancora insuperato, e permise a Keanu Reeves di diventare la star assoluta del suo tempo. Egli fu Neo, il Messia perso in un dominio tirannico dell'intelligenza artificiale delle macchine in un futuro apocalittico e distopico, tra i più cupi e geniali che si siano mai visti. Film semplicemente rivoluzionario per quello che riguarda gli effetti speciali, la regia, Matrix è però un mix perfetto di tutto quel bagaglio semantico che dagli anime, ad autori come Asimov, Philip K. Dick, spaziò fino al cinema di arti marziali, alla rivoluzione dell'action cominciata dal grande John Woo. Mentre lo seguivamo nel suo percorso di autorealizzazione del ruolo dell'Eletto, non ci accorgevamo che stavamo assistendo ad un'opera capace di essere la celebrazione e assieme la fine del XX secolo, l’epitaffio dell’ottimismo degli anni 90, nonché la profezia della tecnocrazia che avrebbe dominato gli anni 2000. I ruoli importanti ne aveva avuti anche prima e dopo, ma fra 100 anni parleremo ancora di lui, di Morpheus, Trinity, l’agente Smith, l’Oracolo, di un film che è patrimonio dell’umanità.

Point Break (1991)

Difficile pensare ad un film che meglio rappresenti il passaggio dagli anni 80 agli anni 90, dalla celebrazione dell'american dream e dal reaganismo, alla volontà di una ribellione intima, eppure universale, che si incrociava con le nuove frontiere musicali. Point Break di Kathryn Bigelow è uno dei migliori action di quel periodo, ma è soprattutto una struggente e malinconica storia di amicizia virile, di ricerca della propria libertà ed identità. Patrick Swayze e Keanu Reeves, sono Bodhi e Johnny Utah, il biondo e il bruno, il fuorilegge e lo sbirro non tanto sicuro di voler essere tale. Assieme, dominano un film che deve moltissimo come estetica e linguaggio al videoclip, che è anche uno dei più grandi film sul surf di sempre, non solo una storia di guardie e ladri. Connesso in modo assolutamente palese aUn mercoledì da leoni del grande John Milius, Point Break è ancora oggi un titolo amatissimo, in virtù di una chimica straordinaria tra i due protagonisti, di una capacità di confondere il pubblico unica. Non sai mai se per tenere per quel surfista, paracadutista, rapinatore di banche armato di una filosofia Zen un po' spicciola ma coerente, o quel poliziotto che non riesce a non farsi ammaliare da quella promessa di libertà assoluta, senza limiti. Fu un film che risultò fondamentale nella carriera di Keanu Reeves, di fatto lo lanciò nel firmamento hollywoodiano.

Keanu Reeves - Figure 2
Foto esquire.com
John Wick 2 (2017)

Nella saga di John Wick è molto difficile decidere quale sia il film migliore, ma facendo un paio di conti forse è proprio la sua trasferta romana, quel debito da pagare a Santino D'Antonio (Riccardo Scamarcio) in una città eterna per una volta distante dai soliti cliché, ad aver permesso a Keanu Reeves di dare il meglio nei panni del sicario per eccellenza. John Wick 2, diretto da Chad Stahelski, è uno dei migliori action del XXI secolo, ma soprattutto uno dei più eleganti, in cui sovente si accarezzano le note del neo-noir, incrociate naturalmente con l'azione, intesa non solo come eredità della nuova rivoluzione arrivata negli anni 2000 dall'Asia, ma anche dal mondo videoludico. Allo stesso tempo, con il suo fascino retrò, la sua storia di vendetta e debiti da pagare, strizza l’occhio al meglio dell’hard boiled, in una commissione di genere che vede proprio in lui, in John Wick, il protagonista di una sorta di percorso ad ostacoli crescenti. Film semplicemente incredibile dal punto di vista della regia, della fotografia e del montaggio, John Wick 2 è una vera e propria gioia per gli occhi, anche per i non appassionati del genere. Assieme al predecessore e ai due seguiti, forma una quadrilogia sensazionale, che ha conosciuto un successo incredibile e totalmente inaspettato. Qualcosa che non sarebbe arrivato senza di lui, Keanu Reeves. Nessun altro avrebbe potuto essere John Wick, il Clint Eastwood degli anni 2000.

Belli e Dannati (1991)

Capolavoro firmato da Gus Van Sant, Belli e Dannati è un film che ha contato moltissimo nella carriera e nella vita di Keanu Reeves. Tratto dall’”Enrico IV” di William Shakespeare, Belli e Dannati vedeva Reeves nei panni di Scott Favor, un tossicodipendente di Seattle, che assieme all’amico Mike Waters (un bravissimo River Phoenix), si prostituisce e si perde in una sorta di Odissea ribelle, tra Stati Uniti e Italia, che segnerà il destino di entrambi. Belli e Dannati è uno stupendo e disperato racconto di solitudine, perdizione, speranza e amore, quello che Mike prova (non ricambiato) per Scott, che infine si rifarà una vita lontano da lui. La cosa più incredibile è come il film, esteticamente magnifico nella sua semplicità, sia credibile in ogni istante, allontanandosi dalla retorica hollywoodiana, dal racconto di maniera o peggio dall'esaltazione del disagio giovanile. La chimica tra River Phoenix e Keanu Reeves è l'asse portante di questo film, forse il più importante indie degli anni 90, capace di riscrivere tutto quel cinema che ha cercato di parlarci di ribellione giovanile e isolamento. River Phoenix, talento incredibile e disgraziato, nonché uno dei migliori amici di Keanu Reeves, sarebbe morto di overdose solo due anni dopo. Anche per questo, Belli e Dannati non può mancare in questa lista, non solo per la sua caratura artistica, ma per ciò che ha rappresentato nella vita di Reeves.

Keanu Reeves - Figure 3
Foto esquire.com
Speed (1994)

Hanno importantissimo per Keanu Reeves il 1994, perché a cavallo tra il Piccolo Buddah di Bertolucci e Johnny Mnemonic di Robert Longo, ecco che è il protagonista di Speed, forse l'action più innovativo degli anni '90. Nel film di Jan de Bont, è l'agente della SWAT Jack Traven, costretto a vedersela con il folle terrorista Howard Payne (Dennis Hopper), che ha messo una bomba su un bus. Essa esploderà se il veicolo non andrà ad almeno 50 miglia orarie. Speed ha dalla sua un marchingegno narrativo sublime, con un crescendo che mette a durissima prova lo spettatore, ed alcune scene tra le più spettacolari e meglio costruite su quattro ruote che si siano mai viste. Ma il segreto dietro l'enorme successo del film è anche la chimica tra Reeves a Sandra Bullock, nei panni di Annie, autista suo malgrado di quel veicolo che rischia sia di sfracellarsi che di esplodere da un momento all'altro. Forse nessun titolo di quel decennio è riuscito ad essere così adrenalinico, così perfettamente studiato per far divertire il pubblico in modo così sublime ed elettrizzante. Fu anche il film che permise a Reeves di proporsi in modo decisivo come action star, dopo essersi segnalato soprattutto in film più impegnati e in ruoli più introspettivi.

Gli imperdibili, per l'uomo di stile

Amazon Il tuo assistente personale
VantaggiConnettività WiFi e BluetoothSuono potente e dinamico
Svantaggi

Apple Le nuovissime AirPods

Ora in sconto del 27%

VantaggiFino a 24 ore di autonomiaSuono spettacolare e cristallino
Svantaggi

Hugo Boss L'Eau de Parfum indispensabile
VantaggiFragranza calda e orientaleSentori di cannella e non solo
Svantaggi

Sono nato a Padova nel 1985, da sempre grande appassionato di sport, cinema e arte, dopo dodici anni come allenatore e scoutman professionista nel mondo della pallavolo, ho deciso di intraprendere la carriera di giornalista. Dal 2016 ho cominciato a collaborare con diverse riviste cartacee e on-line, in qualità di critico ed inviato presso Festival come quello di Venezia, di Roma e quello di Fantascienza di Trieste. Ho pubblicato con Viola Editrice "Il cinema al tempo del terrore", analisi sul cinema post-11 settembre. Per Esquire mi occupo di cinema, televisione e di sport, sono in particolare grande appassionato di calcio, boxe, pallavolo e tennis. In virtù di tale passione curo anche su Facebook una pagina di approfondimento personale, intitolata L'Attimo Vincente. Credo nel peso delle parole, nell'ironia, nell'essere sempre fedeli alla propria opinione quando si scrive e nel non pensare mai di essere infallibili. 

Keanu Reeves - Figure 4
Foto esquire.com
Leggi di più
Notizie simili