"Joker: Folie à deux": la fanbase di Lady Gaga si lamenta delle ...

10 ore ago

Da una parte capolavoro maturo anche senza le scene presenti nel trailer, dall'altra spazzatura poiché senza

Lady Gaga - Figure 1
Foto Io Donna

Si dice generalmente che se in un film spariscono scene presenti nel trailer allora il regista non ha più creduto più al progetto. E che a proposito di Joker: Folie à deux le cose sarebbero proprio andate così. Dove sono infatti Lady Gaga (Lee) e Joaquin Phoenix (Arthur Fleck) sulle scale del Bronx rese celebri nel primo capitolo?, con lei che canta That’s entertainment da Spettacolo di Varietà di Minnelli e lui arrestato dalla polizia: immagini talmente elettrizzanti da diventare virali per un giorno (era il 5 aprile 2023), e anche uno dei tanti poster.

Sul pavimento del montaggio, ovvio, anche la scena dove sempre i due scendono le scale del tribunale dove si tiene il processo a Arthur, un po’ ballando simmetrici un po’ no?. Come del resto Gaga/Lee che a un certo punto – sulle stesse scale –  si ferma e bacia una donna che ha in mano un giornale con lo strillo «Crazy in love», riferito all’amore folle tra lei e Joker.

Ecco, solleticata da teaser e clip rubate, l’Internet corsa al cinema a vedere il sequel si è sentita defraudata di un grande spettacolo della demenza. Includendo quelle scene tagliate – sta scrivendo sui social da giorni – Joker: Folie à deux sarebbe stato un grande film.

Una delle scene tagliate di “Joker: Folie à deux”, il ballo sulla scale del tribunale.

Joker: Folie à deux: le scene tagliate del film

Ora, a parte il fatto che di un film si gira molto di più dello stretto necessario (non tutti sono Hitchcock), e che degli scene tagliate è fatta la storia del cinema e dei director’s cut (e dei trailer), il senso di una sottrazione violenta sta soprattutto nel fatto che di Gaga matta come si voleva, in Joker 2, ce n’è zero.

La novità di questo sequel, insomma, è stata devitalizzata. Invece di un Marry the night 2 (video girato da Gaga nel 2011 per il quinto estratto dall’album Born this way; durata 13 minuti e 51 secondi autobiografici sul «giorno più brutto della sua vita»), la fanbase della popstar si è trovata a vederne un pallido ricordo.

Lady Gaga (Lee) bacia una sua supporter.

Le lamentele erano facilmente prevedibili. Proiettato alla Mostra del cinema di Venezia 2024, Folie à deux ne era uscito con i soliti 42 milioni di minuti di applausi per ogni film in concorso. E un record di recensioni mixed (cioè «buono, ma»). Se non del tutto negative, tipo «Joker 2 commette il crimine perfetto, sprecare Lady Gaga». Ora il pubblico, passato alla verifica anche delle notizie dei tagli, non è contento per niente.

Joker 2 verrà capito tra 10 anni

E drammatico come ogni schieramento, assicura alternativamente che il film è un disastro e che «come Artpop (disco flop del 2013, ndr) verrà capito tra 10 anni». E verrebbe da fissare una riunione al 2034 per una ricalibratura definitiva (venire già mangiati, grazie).

C’è – in mezzo alla bava che cola – anche qualcuno avveduto. Che si compiace del tono per nulla nichilista del film, e che accusa, anche. Folie à deux è un sequel – dice – che lascia senza speranze: «Come tutta la società assettata di sangue volevate esplosioni continue, incendi, passione devastante. Avete avuto invece quello che vi meritate: la verità che a nessuno importa della gente onesta, importa solo di essere intrattenuti». Intrattenuti stile Ryan Murphy, sembra intendere, cioè con dosi abbondanti di eccessi.

Lady Gaga durante il tour di promozione di “Joker: Folie à deux”. (Getty Images/Ipa/@Ladygaga)

Il commento al film contiene più di una verità. Nell’usare più volte That’s entertainment quando lo spettacolo è la tragedia di un uomo ridicolo, Folie à deux è molto più ambizioso del primo capitolo. Un film in cui, a lungo andare, è quasi fastidioso leggere segnali fumettistici. «I loathe reality», diceva Gaga in Marry the night; mentre Todd Philips – tra musical e make up – sembra avere tagliato il tagliabile necessario a un’aria meno posticcia. Che però ha privato Joker di un’energia dirompente, di un vero intrattenimento.

A compensare, si direbbe, ma va a sapere se lo ha messo in cantiere dopo avere visto il montaggio finale del film, Gaga ha lanciato Harlequin (disco estensione del personaggio Lee che poi diventerà Harley Quinn). E da brava studentessa, ha fatto tutto il tour di promozione di Joker 2 vestita da con tessuti a rombi e gorgiera, e con i capelli colorati e tagliati come farebbe un’internata senza specchio.

Non c’è dubbio infatti che per la popstar, come canta nella magnifica Happy Mistake, Lee sia uno dei doppelgänger con cui spesso ama giocare, perdersi, parlarci attraverso. Ma stavolta l’ha fatto con misura, con look semplici come le star che al Met Gala a tema “immaginario cattolico” ci andarono con una croce al collo, e basta.

Anche se niente cospira per imbrigliarla nel ruolo di una sciura del centro, Gaga appare centrata. Ha un fidanzato, si vocifera di un matrimonio. Eppure, sotto sotto, un po’ del caos dell’era Artpop non avrebbe guastato in questa Lee meno squilibrata. Ma appunto, per capolavoro finalmente metabolizzato o no, appuntamento tra dieci anni. O si ripudi ora e per sempre.

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