Russell Westbrook: “Cosa non è andato coi Lakers? Lunga lista”
Prima della partita contro i Los Angeles Lakers, match in cui è stato l’ex di lusso, a Russell Westbrook è stato chiesto di tornare di nuovo ai suoi due anni in gialloviola, una stagione e mezza in cui il numero #0 ha vissuto diversi alti e bassi.
Westbrook, che ha realizzato una doppia doppia da 24 punti con 11 rimbalzi e 8 assist, non ha risposto direttamente alla domanda: non sarebbe bastato il tempo di una conferenza stampa, secondo l’ex Thunder, per spiegare cosa ha funzionato e cosa non durante la sua permanenza ai Lakers.
La lista lunga, non avremmo tempo per parlarne… sono davvero grato per l’opportunità in una squadra che mi ha voluto in un momento complicato per me stesso e per la mia carriera, sono arrivato in un posto in cui mi sento voluto. Mi sono sempre detto che avrei dato il massimo come ho sempre fatto. Questo gioco deve essere divertente, è quello che sono ed è l’energia che voglio portare. Questa gioia mi rende la persona che sono
Russell WestbrookFinito poi ai Jazz nella trade a tre squadre che ha portato Westbrook ai Jazz e contribuito al ritorno di D’Angelo Russell ai Lakers, Russ ha rischiato di rimanere fuori dalla NBA. Così si diceva quando discutendo l’opzione di un buyout, nessuna squadra della lega si mostrava interessata al futuro Hall of Famer.
Ecco poi i Clippers che hanno scommesso – se vogliamo – su Westbrook ridandogli ruolo, vigore e la speranza di poter lottare per il titolo NBA. La squadra di Tyronn Lue ha finito la stagione 2022/23 senza essere riuscita a completare il proprio obiettivo a causa degli infortuni di Kawhi Leonard e Paul George; ora è al completo e ha aggiunto un fuoriclasse come James Harden. È quello che servirà anche a Russell Westbrook per raggiungere finalmente l’anello o sarà un impedimento?
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