Chi è Laura Loomer, l'attivista dell'ultradestra vicinissima a Trump ...

5 giorni ago
Laura Loomer

diMassimo Gaggi

Ha volato con il tycoon a Philadelphia, è stata accusata dal partito della scivolata dell'ex presidente al dibattito sui mangiagatti di Springfield: lei è stata identificata come promotrice della bufala 

NEW YORK – «Usa contro Kamala Harris stereotipi razzisti, la offende sul piano culturale. Trump non può tollerare una cosa simile». Marjorie Taylor Greene, la deputata della Georgia pasionaria trumpiana (che di razzismo se ne intende viste le sue sortite islamofobiche, antisemite e contro gli afroamericani) è scatenata contro Laura Loomer, 31enne attivista dell’ultradestra e influencer della Florida: si definisce nazionalista pro bianchi, è anch’essa islamofoba ed è sostenitrice di teorie cospirative di ogni genere. Preziose per entrare nelle grazie del candidato repubblicano che la vuole sempre più spesso vicino a sé. Ora attacca l’«indiana» Kamala: «Se viene eletta la Casa Bianca puzzerà di curry». Poi ironie su un call center presidenziale, con messaggi incomprensibili per l’accento degli operatori indiani.

Il caso sta scatenando una tempesta nel partito repubblicano e anche nel team della campagna di Trump: i consiglieri la detestano ma ne devono sopportare la presenza. E tacciono anche perché The Donald, che ha già richiamato al suo fianco un altro «mastino» degli anni della Casa Bianca, Corey Lewandowski, non è contento di come stanno andando le cose nella sfida con la Harris. E lui, anziché attenersi alla strategia elettorale studiata dai suoi esperti, segue gli istinti: straparla, cade nelle trappole degli strateghi democratici, apre le porte a personaggi impresentabili.

Era già successo quattro anni fa quando, dopo la sconfitta, Trump dette retta agli avvocati «complottisti» Sidney Powell e John Eastman (ora incriminati per cospirazione) e tentò di sovvertire il risultato del voto. I suoi temono che possa scivolare di nuovo su una china simile. Sono in tanti a notare che quando un’estremista brutale come la Taylor Greene diventa la voce della ragione c’è di che allarmarsi.

Anche altri, come il senatore Lindsey Graham, da anni vicinissimo a Trump, lo invitano ad allontanare la Loomer: «Le sue affermazioni sono ripugnanti: chiudi questa storia prima che diventi troppo grossa». Ma Trump per adesso non sembra ascoltare i moniti, nonostante che il suo più grave infortunio nel dibattito con la Harris sia probabilmente dipeso proprio dalla Loomer: grande sostenitrice della falsa storia degli immigrati di Haiti che mangiano cani e gatti delle famiglie dell’Ohio, Laura era al suo fianco nell’aereo che l’ha portato al confronto di Philadelphia.

Trump ha ripetuto la storia dei mangiagatti (probabilmente ignaro che il suo vice, J.D. Vance, che l’aveva presa anche lui per buona, aveva già fatto marcia indietro): ha provocato l’ilarità di Kamala e di mezza America. E ha anche capito di aver sbagliato: in un comizio successivo i mangiagatti sono diventati mangia anatre. Ma, mentre Laura irride i suoi avversari («sono invidiosi perché non volano con Trump e, poi, perché Graham non dice che è gay? Non sarebbe ora? Di cosa si vergogna?»), Trump non cambia rotta: lei era di nuovo al suo fianco il giorno dopo a New York per celebrare l’anniversario dell’attacco terroristico di Al Qaeda, l’11 settembre di 23 anni fa. Nemmeno un dubbio di opportunità, visto che nel suo sito la Loomer sostiene che l’attacco dell’11 settembre è stato un «inside job» del governo americano.

È proprio questa girandola di congiure ad affascinare Trump: per Laura, ad esempio, agli assassini dei massacri nelle scuole d’America è stata lasciata mano libera per favorire il partito democratico. E Taylor Swift avrebbe una finta relazione con l’asso del football Travis Kelce solo per influenzare il voto di novembre. Non è un caso nato ieri: Trump ha provato due volte a farla entrare in Congresso ma lei ha perso le elezioni. E già un anno fa Taylor Greene gli aveva chiesto di allontanarla: «È mentalmente instabile ed è una bugiarda patentata: è tossica, una avvelenatrice». Donald non l’ha ascoltata: Laura non è stata assunta dopo la ribellione del suo team, ma è sempre lì.

13 settembre 2024 ( modifica il 13 settembre 2024 | 23:29)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi di più
Notizie simili
Le news più popolari della settimana