Laura Pausini: i 50 anni della cantante italiana più amata nel mondo
«La voglia di cantare e di fare musica è sempre uguale, fin da quando facevo piano bar. Intorno a me sono avvenute così tante cose che non immaginavo, tutti questi cambiamenti, negli anni, mi hanno spaventata. Poi mi sono resa conto che ogni volta che mi spaventavo, invece di tirarmi indietro, mi buttavo nelle cose, con la paura che un giorno tutto finisca».
Parola di Laura Pausini, la cantante italiana più amata nel mondo, che oggi taglia l’importante traguardo dei 50 anni. Sarà una giornata memorabile non solo per l’artista di Solarolo (nata a Faenza il 16 maggio 1974), ma anche per i fan che parteciperanno al suo “Birthday Paurty” che si terrà oggi ai Magazzini Generali di Milano, riservato ai soli soci del fanclub ufficiale di Laura Pausini, Laura4U. Il compleanno arriva in un periodo di grandi soddisfazioni per Laura. Pochi giorni fa la versione spagnola della rivista People, un’istituzione della stampa in Nord America, l’ha eletta tra le 25 donne più influenti del 2024, insieme a Selena Gomez, Sofía Vergara e América Ferrera: non era mai successo prima a un’italiana. La prestigiosa rivista, nelle sue motivazioni, ha scritto: «Laura Pausini ha infranto mille barriere per noi donne del settore. Oltre alla sua voce unica, ha sempre avuto un livello di empatia che raramente si trova. Laura ha avuto coraggio e dato voce alla difesa di cause importanti come quella per i diritti umani. Laura riempie ancora gli stadi 30 anni dopo perché la sua musica non risponde alle mode, ma all'onestà e all'eccellenza. Grazie per averci ispirato e per averci dato la speranza di sognare».
Dopo l’ultimo album di inediti Anime Parallele (il quattordicesimo della sua carriera), nel 2023 è partito un lungo tour mondiale che riprenderà a novembre con numerose tappe in Europa e in diversi palasport italiani. Il 31 dicembre, infine, Laura Pausini saluterà l’arrivo del nuovo anno con un concerto-evento di Capodanno che si terrà al PalaRescifina di Messina. I numeri della cantante, amata in tutto il mondo per la sua potente voce da mezzosoprano drammatico, sono davvero impressionanti: 70 milioni di dischi venduti e 226 dischi di platino conquistati.
Nel 2006 ha vinto un Grammy Award nella categoria “Best latin pop album”, inoltre la Pausini si è aggiudicata anche quattro Latin Grammy Awards (2005, 2007, 2009 e 2018), il corrispettivo dei Grammy Awards per l’industria musicale latina. Nel 2021 è stata candidata agli Oscar, il premio del cinema più ambito del mondo, per il brano Io sì/Seen, scritto a sei mani con Diane Warren e Niccolò Agliardi, inserito nella cinquina dall’Academy Awards per la categoria Best Original Song. La canzone, composta per la colonna sonora del film La vita davanti, regia di Edoardo Ponti e protagonista Sofia Loren, ha vinto il Golden Globe per la Miglior canzone originale, l’Hollywood Music and Media Awards e il Satellite Awards dell’International Press Academy. Tra i più importanti riconoscimenti internazionali nella sua bacheca spiccano anche sei World Music Awards, quattro Festival di Vina del Mar e due Billboard Music Awards.
In Italia ha vinto Sanremo Giovani nel 1993, quattro Festivalbar, diciotto Music Awards e otto Telegatti. Nel 2013, inoltre, è stata insignita del titolo di Ambasciatrice dell’Emilia-Romagna nel mondo, anche grazie alla sua intensa attività filantropica. Lo scorso anno Laura Pausini ha festeggiato i 30 anni di carriera, da quando, nel 1993, fece la sua prima apparizione al Festival di Sanremo conquistando il pubblico con il brano La solitudine, che le spalancò le porte del successo. Figlia di un pianista di pianobar, Fabrizio Pausini, Laura inizia sin da piccola a cimentarsi con il canto, incoraggiata proprio dal papà che la porta con sé in qualche serata. A diciassette anni partecipa al Festival di Castrocaro, dove si fa notare superando le selezioni, ma non riuscendo ad arrivare alla finale. La svolta arriva due anni dopo quando concorre nella sezione giovani del Festival di Sanremo 1993 con La solitudine, una canzone in cui ha fortemente creduto l’allora direttore artistico Pippo Baudo. Il brano si classifica al primo posto ed è ancora oggi tra i più famosi della cantante e ormai un classico della musica italiana.
Laura ha più volte sottolineato l’importanza di suo padre Fabrizio per averla incoraggiata e avviata verso una carriera di grandi successi, nella quale ha collaborato con icone della musica internazionale come Madonna, Michael Jackson, Phil Collins, Ray Charles, Charles Aznavour, Kylie Minogue, Miguel Bosé, Gloria Estefan, Michael Bublé e James Blunt: «Da piccola ho cominciato grazie a lui, che per anni ha lavorato nelle orchestre, anche al fianco di Raoul Casadei. Ma a un certo punto il mio babbo ha lasciato le certezze dell’orchestra per il pianobar. È lì che grazie a lui ho conosciuto la musica, ho capito l’importanza delle canzoni. Mi ha aspettato, sapeva che un giorno gli avrei chiesto di cantare con lui, e l’ho fatto presto, a 8 anni, quando per regalo di compleanno gli ho chiesto un microfono: quella sera è cominciato qualcosa di unico». ...