Lazio, contestazione dopo il 2-2 con il Monza: nervi tesi fra tifosi e ...

4 Mag 2024
Lazio

La Lazio si illude due volte allo U-Power Stadium, ma viene raggiunta in entrambi i casi dal Monza e a questo punto si fa sempre più complicato il sogno Champions. I biancocelesti colpiscono subito con Immobile nel primo tempo e nel secondo trovano l'allungo insperato con Vecino, ma in entrambi i casi la squadra di Palladino risponde presente con Djuric, che trova così la sua prima doppietta in Serie A. Altra rimonta per i brianzoli, che rallentano così la corsa verso l'Europa della squadra di Tudor dopo quattro vittorie in cinque partite. Biancocelesti a colloquio con i 1600 tifosi nel settore ospiti e contestati dopo il triplice fischio.

Lazio spietata nel primo tempo: Immobile firma il vantaggio

Tutto confermato al fischio d'inizio per Tudor, mentre Palladino recupera Izzo in extremis in difesa. Il Monza parte subito forte e al 5' sfiora il vantaggio con una folata improvvisa vanificata dal un mancino troppo strozzato di Djuric. Il secondo squillo dei brianzoli arriva al 9' con la conclusione da fuori di Colpani, ma all'11' è la Lazio a passare in vantaggio. Kamada chiude con un destro da fuori un'interessante azione, Di Gregorio si oppone come può, ma dopo l'impatto con la traversa il pallone arriva sul destro di Immobile che col piattone non può sbagliare e firma l'1-0 biancoceleste. I padroni di casa non accusano il colpo, continuano a creare e al 23' sprecano un'altra chance, stavolta con Carboni che manda largo di testa il cross di Colpani dalla destra. Occasione importante alla quale la Lazio risponde subito dopo con una conclusione di poco alta di Patric. Tutto ciò poco prima di un cambio che fa imbufalire Zaccagni. Tudor lo toglie perché a rischio secondo giallo e inserisce Casale, che però qualche minuto dopo viene subito ammonito. La Lazio, in campo con cinque difensori, si abbassa; il Monza ci prova con Pessina da fuori e soprattutto con Bondo, che come Carboni spreca tutto di testa dall'area piccola, ma il risultato resta invariato al duplice fischio.

Vecino illude la Lazio, ma Djuric raggiunge due volte i biancocelesti

La seconda frazione inizia con una Lazio che cerca di abbassare i ritmi facendo alzare il Monza per colpirlo in contropiede. Nonostante ciò, Tudor fiuta che servono forze fresche, così al 65' fa tre cambi: dentro Cataldi, Vecino e Castellanos, per l'ammonito Kamada, Luis Alberto e Immobile, con Guendouzi che si alza sulla trequarti. Il Monza soffre la compattezza dei biancocelesti, ma al 69' torna a farsi vedere con una punizione di Colpani guadagnata abilmente da Zerbin che fa ammonire il terzo centrale su tre dei biancocelesti, ovvero Patric. Al 71' arrivano anche i primi cambi per Palladino, sempre tre per un formato ultra offensivo: dentro Dani Mota, Donati e Akpa Akpro per Carboni, Birindelli e Kyriakopoulos. Mossa che porta il risultato sperato perché al al 75' Djuric firma il pareggio proprio su cross di Donati. Per questo poco dopo entra Caldirola, un difensore in più, mentre Pedro prende il posto dell'acciaccato Felipe Anderson. Tutto sembra portare al pareggio, ma all'83' ecco il solito colpo di Vecino. L'uruguaiano resta in agguato sul giro palla avversario, Donati sbaglia clamorosamente il passaggio per Di Gregorio e il numero 5 biancoceleste lo infila col piattone per un vantaggio pesantissimo. Palladino così si sbilancia di nuovo nel finale inserendo il rientrante Caprari, sfiora il gol con il sinsitro da fuori di Pablo Marì e al 92' lo trova, ancora con Djuric, stavolta di testa su cross di Pessina.

Un'incornata che chiude il match sul 2-2.

Nervi tesi fra calciatori e tifosi a fine partita: cosa è successo

Il gol di Djuric, oltre a rallentare pesantemente la corsa della Lazio verso l’Europa, fa scatenare la rabbia del settore ospiti. Dopo il triplice fischio infatti la squadra viene chiamata a raccolta dai tifosi biancocelesti. Subito un faccia a faccia con Luis Alberto, poi tocca a capitan Immobile che dopo le urla di un tifoso procede per rientrare negli spogliatoi, ma poi torna indietro. A quel punto torna in prima fila e, probabilmente offeso da un sostenitore, infila le braccia addirittura nella ringhiera. Tra i più accesi lui, ma anche Marusic e proprio dopo la reazione di quest’ultimo si alzano i toni, poco dopo ristabiliti con delle strette di mano con entrambi, così come con Guendouzi e Luis Alberto, mentre nel frattempo vengono consegnate anche diverse maglie alla tifoseria.

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