«Il successo raramente viene perdonato» il nuovo album di Lazza ...

23 Set 2024

Tratto dall'incipit di Locura (il nuovo album di Lazza uscito il 20 settembre per Island Records): «È stato un disco concepito in viaggio, nel senso che la città dove sono nato e cresciuto, Milano, purtroppo ha avuto poco da darmi. In 30 anni credo di aver visto tante cose e credo di aver avuto bisogno di cambiare aria per sentirmi ispirato». Uno dei più complessi, a livello di aspettative, perché fratello minore dell’album 9 volte Disco di Platino SIRIO, e della consacrazione al largissimo pubblico con "Cenere" al Festival di Sanremo 2023.

Lazza - Figure 1
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Ma Lazza, quando lo incontriamo alla presentazione stampa dell'album presso la AP House di Milano, ci dice che ama le sfide e il rigore della vita in studio. Così cresce il progetto di Locura, tra Parigi, Los Angeles, Miami, e nel frattempo il rapper scopre che diventerà presto padre (insieme alla compagna Greta Orsingher) e nel frattempo trova le parole per descrivere com'è cambiata la sua vita negli ultimi anni. Locura, spiega il rapper, è un termine che gli è già capitato di usare in alcune canzoni meno recenti e che gli dà l'idea di poter descrivere bene la sensazione caotica dietro alla fama.

Lazza la esplora attraverso le 18 tracce dell'album, tra soliste e diversi featuring. C'è quello con Laura Pausini su "Zeri in più (Locura)", che fa da incipit trionfale; così come la collaborazione con Lil Baby in "Canzone d'odio" realizza il sogno oltreoceano. Tra le altre tracce c'è poi quella con gli emergenti Artie5 ("Casanova") e Kid Yugi ("Mezze verità") e con gli amici e colleghi di sempre, da Ghali ("Ghetto superstar") a Sfera Ebbasta ("Fentanyl"), passando per Marracash "-3 (Perdere il volo)" e Gué "Estraneo".

Lazza - Figure 2
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Bogdan Chilldays Plakov

Lazza

«Ci sono episodi del vecchio Lazza a cui piacere parlare di roba cafona, ma c'è anche tanto Jacopo per quanto mi riguarda» spiega. «Sono partito un po' spaventato dal fatto che il mercato fosse saturo e con la paura che nel mio mese negli Stati Uniti non sarei riuscito a combinare niente, ma non è stato così» continua Lazza, prima di raccontare il concetto dietro a Locura: «Credo che il tema centrale del mio album sia il fatto che la gente della fama vede solo la punta dell'iceberg ovvero l'essere riconoscibili per strada e il risvolto economico. La fama ha sicuramente tanti lati positivi, come i concerti, ma ce ne sono anche tanti negativi».

«A un primo ascolto diversi brani possono sembrare pezzi d'amore, ma è come se io stessi avendo una sorta di dialogo con la fama» racconta Lazza che, riferendosi alla propria esperienza personale, continua «Il successo raramente viene perdonato, come penso abbia detto anche Guè. [...] Devo sempre farmi vedere preciso e sorridente perché altrimenti ti dicono che te la tiri». Mai come oggi, Lazza e diversi altri artisti rap parlano nei propri testi delle difficoltà che il successo può portare. In un certo senso, le difficoltà della fama diventano un nuovo tema ricorrente nel rap. Se l'hip hop degli inizi era un grido di rabbia da parte di chi si sentiva escluso dalla società, rilegato nel ruolo di eterno underdog, ora che la generazione di artisti nata tra gli Anni '80 e '90 è passata da emergente alla cima delle classifiche, il cuore del racconto cambia, ma in qualche modo fa sì di preservare l'accento sulla sofferenza.

Lazza - Figure 3
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Lazza, cover di Locura

Come a smantellare i falsi miti sull'Eldorado del successo, il rap italiano si è aperto a una nuova fase di racconto, che include l'impatto della tanto aspirata fama sulla salute mentale e sulla libertà personale. Ne parlano Gemitaiz e MadMan in "Tutto Ok", Marracash in "Dubbi", Massimo Pericolo in "Le Cose Cambiano", Sfera Ebbasta in "15 Piani", Fabri Fibra in "Noia". L'eterna condanna dell'artista rap è quella di non trovarsi mai dove vuole e di questo riempie i suoi sfoghi.

«Spesso queste cose ti fanno passare per arrogante, anziché per uno che ti dice quello che pensa, che ti sputa la verità in faccia, che poi cos’è la verità? In questi anni ho deciso che non mi terrò più niente dentro» continua Lazza, prima di concludere «A me non è mai piaciuto seguire le regole, mi è sempre piaciuto cercare di farle. [...] Tutta questa rabbia è un disco, Locura». Da gennaio Lazza porterà le hit di Locura sui palchi dei più importanti palasport italiani con il Locura Tour 2025, 11 date -prodotte da Vivo Concerti- già quasi tutte sold out.

Bogdan Chilldays Plakov

Lazza

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