Ora, con Locura, Lazza ha deciso di giocare un altro campionato

4 ore ago
Lazza

Con Locura nessuno più di Lazza è L’uomo nel mirino, per citare Fabri Fibra.
Non è facile riconfermarsi. È uno dei temi più grandi del rap mondiale. Solitamente lo si usa con il secondo album, ma ci sono momenti di un artista in cui gli occhi sono tutti puntati addosso.

Questa cosa la sa bene anche Lazza, che infatti in Locura inserisce questa sua sensazione. Lo fa con gli argomenti, ma soprattutto dimostrando con la sua penna che può fare un disco per tutti, rimanendo rap.

Se nell’intro cita i Jedi Mind Trick, in uno dei brani più aperti, Buio Davanti, che usa il vecchio trucco dell’ottava alzata nel ritornello - realizzato con Takagi, Ketra e Ettorre -, cita il Wu Tang, a riconferma che per portare un certo tipo di immaginario al grande pubblico devi avere una bella penna.

La copertina di Locura

Dentro il disco, poi, c’è tutto il gusto di Lazza e del suo team per il rap di oggi, con tanto di sperimentazioni degli ultimi anni della scena: nel brano con Marracash, -3 (Perdere il volo), c’è la jersey drill che rivoluzionò un’estate con Drake e Beyoncé, c’è il banger street Hot, spoilerato da qualche anno che riprende le sonorità di Young Thug e Gunna. Nonostante i numeri Lazza è attento a quello che succede nel suo ambiente, lo omaggia - notevole anche il brano con Lil Baby (Canzone d'odio)-, e ci rimane ben ancorato.

Nessuno come lui, però, aveva ancora trovato una formula così vincente per gestire questi due mondi. Lazza non si è tradito: l’intro non si intitola “Ouverture” ma Locura solo per una sorta di ventata d’aria fresca, per la volontà di continuo cambiamento, ma la struttura rimane la più classica, con il plus di una voce incredibile come quella della Pausini. Nelle collaborazioni c’è un perfetto equilibrio tra definitivo rispetto e consacrazione: ci sono Marracash e Gué (questo con Estraneo), ma anche Artie 5ive (in Casanova) e Kid Yugi, che dice di aver scritto la miglior strofa nel disco di un altro (per Mezze verità). Ma soprattutto c’è la sua generazione: la prima volta di Ghali e Lazza sullo stesso pezzo (Ghetto superstar) ha tutti i crismi per essere una di quelle collaborazioni epocali, se metti Jacopo e Sfera sullo stesso brano (Fentanyl), non puoi che aspettarti uno di quei pezzi che non escono più dalle casse e dalle playlist di tutta Italia.

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