Stramaccioni: "Maignan sì, Leao no! Sono due i gesti brutti..."

5 giorni ago
L’ex Inter Andrea Stramaccioni condanna i due gesti di Leao durante il derby perso dal Milan per 5-1: le parole dell’opinionista DAZN

A più di 24 ore dal fischio finale del derby, sui social e tra gli addetti ai lavori si parla ancora di Inter-Milan: l’analisi e le parole di Andrea Stramaccioni si sono concentrate sull’atteggiamento di Rafael Leao durante la partita, pescato dalle telecamere di DAZN. L’allenatore ora anche opinionista ha parlato così nel post partita di Inter–Milan sull’emittente, commentando sia il nuovo tandem offensivo nerazzurro che i gesti di rabbia (e non solo) di due giocatori rossoneri durante il match: non solo Rafael Leao ma anche, in maniera diversa, Mike Maignan.

Stramaccioni:
Foto Radio Rossonera

I complimenti all’Inter: Thuram e Lautaro

“Era la prima volta che vedevo Thuram giocare dal vivo, avevo seguito delle gare in Germania e lo avevo visto giocare con la Francia. Credo che con due punte è ideale per lui e ne elevi il valore, è libero di muoversi nello spazio dove lui reputa che ci sia un buco nella squadra avversaria e Lautaro riempie l’area di rigore, non la lascia mai scoperta. Così il valore di Thuram decuplica. Sul gol del due a zero fa un’apertura incredibile, dimostra che è un leader. Anche nella mancata discussione con Calhanoglu sul rigore. Una cosa bellissima la fa sul gol che decide la partita, poteva calciare, in una partita in cui non va a tabellino, vede con la coda dell’occhio Mkhitaryan e apre per lui e arriva la rete dell’armeno. Un gesto da leader, capitano, trascinatore”.

Milan, i gesti di Leao e Thuram

“Andare sotto la curva puoi farlo o non farlo, complimenti a chi è andato. Sbracciare come ha fatto Leao dopo il 3-1 è una cosa che sottolineo per la stima che ho del calciatore. La cosa che dà fastidio, da allenatore, è che sembra che Leao ce l’abbia con una parte della squadra: il gesto di Maignan, che si leva i guanti stizzito e se ne va, ci sta. È arrabbiato, fa parte del calcio: ci sta. Il gesto di Leao è fatto da un giocatore che può diventare un top assoluto a livello europeo. Ma questo passa dalla crescita mentale: l’esultanza dopo il 2-1 non è rabbiosa. Leao era già infelice per quello che stava accadendo e l’esultanza è quasi di soddisfazione: non va a prendere il pallone. Eppure è il gol del 2-1, è quello che può riaprire il derby, e dopo questa occasione il Milan ne ha un’altra, quando poi Inzaghi ruggisce e cambia la gara con le sostituzioni che chiudono la gara”.

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