Il Lecce a Monza senza voli pindarici. Calcio d'inizio alle 15

D’Aversa fa il pompiere: «L’attuale classifica non ci appartiene a volte gli episodi fanno la differenza. Dobbiamo essere pronti alle difficoltà»

Fabio Casilli

17 Settembre 2023

LECCE - I giallorossi tornano oggi a giocare all’U-Power Stadium di Monza, a distanza di poco più di 3 mesi e mezzo. Era infatti il 28 maggio scorso, quando grazie al rigore realizzato da Lorenzo Colombo all’ultimo minuto di recupero (dopo un penalty parato, poco prima, da Falcone), conquistarono la vittoria per 1-0 e soprattutto la certezza della permanenza in serie A. Una salvezza meritata e conquistata con una giornata di anticipo.

Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, tant’è che il Lecce ha cambiato tanto, tantissimo (anche l’allenatore) e l’eroe di quella straordinaria giornata - Colombo appunto - continua a indossare la maglia numero 9, ma ora è quella del Monza.

Il Lecce arriva alla sfida di questo pomeriggio, alle ore 15, in Brianza con una posizione in classifica davvero invidiabile: è quarto con 7 punti, frutto delle vittorie casalinghe con Lazio (2-1) e Salernitana (2-0) e del pareggio in casa della Fiorentina (2-2). Mentre il Monza allenato da Raffaele Palladino è a quota 3 punti, conquistati col successo casalingo contro l’Empoli (2-0), mentre in trasferta, in casa dell’Inter e dell’Atalanta, ha rimediato due sconfitte.

Ovviamente in casa Lecce si respira grande entusiasmo, da più di qualcuno considerato eccessivo, considerato che siamo appena alla quarta giornata di campionato. E ieri mattina ci ha pensato l’allenatore giallorosso Roberto D’Aversa, nella consueta conferenza stampa della vigilia al Via del Mare, a riportare tutti con i piedi per terra.

«Sia chiaro - ha scandito D’Aversa - questa posizione di classifica non ci appartiene. Poi nel calcio basta un episodio per far cambiare tutto. Pensate alle occasioni di Immobile e Cabral (rispettivamente contro Lazio e Salernitana, ndr). Non siamo assolutamente arrivati al nostro obiettivo e nell’arco del campionato ci saranno momenti delicati. Questa squadra deve giocare con voglia e, se si salva all'ultima giornata, ha fatto il suo dovere. Ho letto tanti, troppi complimenti. Invece - ha aggiunto - non ho letto nessuna polemica sui calendari, in virtù dei quali non possiamo fare una settimana piena di lavoro. L’entusiasmo serve, ma non possiamo dimenticare il nostro obiettivo. Leggo che si è formata una grandissima squadra, però se la confrontiamo a quanto ha speso il Monza, affrontiamo una squadra più forte. Se andiamo lì con la presunzione, ci facciamo solo male».

L’allenatore del Lecce ha impresso alla sua squadra carattere e grinta. Tant’è che, nonostante abbia la rosa più giovane della serie A (e tra le più giovani nei massimi campionato in Europa), non ha mostrato alcun timore reverenziale nei confronti di avversari ben più attrezzati. «Per quanto riguarda l’approccio alla gara - ha rimarcato ieri mister D’Aversa - togliendo i primissimi minuti a Firenze, non lo abbiamo mai sbagliato. Dobbiamo andare a Monza per fare la nostra prestazione, poi il risultato è una conseguenza. Non ci possiamo permettere false partenze e dobbiamo vincere i duelli personali».
Poi il tecnico giallorosso si è soffermato sulle caratteristiche degli avversari di giornata. «Il Monza gioca uomo su uomo in fase difensiva, si difende col 3-4-1-2 e costruisce col 3-4-2-1 - ha spiegato D’Aversa - Sfrutta trequartisti e ampiezze, portando quattro giocatori in fascia per avere superiorità numerica».

Quella di oggi sarà sicuramente una sfida con una squadra più alla portata del Lecce, a differenza delle partite con Lazio e Fiorentina. Un po’ come quella contro la Salernitana, insomma. Con l’unica differenza che i giallorossi giocheranno lontani dal loro stadio e, quindi, dal calore dei propri tifosi. Anche se pure all’U-Power Stadium non mancherà il tifo dei salentini, magari più quelli trasferiti nel centro-nord per motivi di lavoro o di studio. Del resto il settore Ospiti dello stadio brianzolo registra da giorni il tutto esaurito. La speranza degli ultrà è di rivivere un’altra magica giornata. Esattamente come tre mesi e mezzo fa.

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