Leclerc, l'errore Ferrari al pitstop e il ritiro in Olanda: l'analisi
ZANDVOORT - È andato tutto storto per Charles Leclerc nel Gran Premio d'Olanda, quattordicesimo round del mondiale di Formula 1. Il venerdì e il sabato, infatti, sono stati contraddistinti dalle difficoltà nel guidare una Ferrari con un setup a dir poco non ottimale, con tanto di incidente in qualifica, e non è certo andata meglio nella gara della domenica. Prima il ritardo dei meccanici nel pit stop immediato, appena alla fine del primo giro, necessario per montare le gomme intermedie, poi il ritiro a causa di una danno al fondo che non ha lasciato scampo. "La chiamata al primo giro è stata giusta, è stata una mia chiamata. Poi abbiamo perso tempo perché non eravamo pronti, ma comunque abbiamo più guadagnato che perso", ha comunque sottolineato Leclerc ai microfoni di Sky Sport.
"Abbiamo avuto un piccolo contatto con Piastri, ed è stato quello che ha avuto un’influenza grandissima: abbiamo perso 60 punti di carico aerodinamico, e non c’era più niente da fare", ha aggiunto Leclerc. Il monegasco ha poi risposto all'ipotesi di una Ferrari nel complesso fragile: "Non direi questo, non so cosa sia successo esattamente. Non ho visto dove abbiamo picchiato, ma è stata una parte molto importante della macchina", ha concluso Charles.
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