Superbo Leclerc! La Ferrari di Charles vince a Monza davanti alle ...

Leclerc

Il monegasco manda in delirio i fan italiani trionfando con una strategia a una sola sosta che manda in tilt Piastri e Norris. Quarto Sainz, quinto Hamilton e sesto Verstappen che limita i danni in classifica

Giornalista

1 settembre 2024 (modifica alle 18:58) - MILANO

Un boato Ferrari sulle tribune lungo 14 interminabili e indimenticabili giri. Quello dei tifosi del Cavallino che a Monza hanno spinto Charles Leclerc e la rossa a una clamorosa vittoria nel GP d’Italia davanti alle McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris. Il monegasco e il muretto di Maranello hanno osato, hanno deciso di non effettuare la seconda sosta e hanno avuto la meglio della favoritissima McLaren che con Piastri pareva avere la gara in pugno. In quei 14 giri conclusivi Leclerc ha gestito SF-24 e gomme come meglio non avrebbe potuto, ha resistito al ritorno del pilota australiano e regalato ai tifosi italiani una vittoria speciale, una di quelle di cui si parlerà per tanto tempo. Per Charles è la seconda vittoria a Monza dopo quella del 2019, quest’anno però si è superato: è riuscito a trionfare in casa sua a Montecarlo e oggi ancora in Italia, in casa della Ferrari. Una storia bellissima che ripaga il tanto lavoro degli uomini e delle donne che a Maranello stanno dando l’anima per riportare la Ferrari a lottare per il titolo. 

iniezione di fiducia

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Queste giornate sono una grande iniezione di fiducia, anche se come ha ammesso lo stesso Leclerc c'è ancora molto da lavorare per diventare i migliori. Monza però si conferma luogo magico per la Ferrari, una pista dove la logica si può ribaltare. E’ successo tante volte in passato, è successo ancora una volta, oggi. Il team principal Fred Vasseur ha sempre detto che non bisogna fare drammi quando le cose non vanno e ha avuto ragione. La Ferrari oggi ha vinto perché ha saputo combinare velocità e lucidità nei momenti decisivi. Ha funzionato tutto, soprattutto la carica di Leclerc che ha fatto un capolavoro, gestendo le gomme e non perdendosi d’animo anche quando dopo il primo pit stop aveva perso la posizione ai danni di Lando Norris. 

mclaren delusa

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La McLaren è la grande sconfitta di giornata. Con una macchina che in questo momento è il riferimento tecnico, con due monoposto in prima fila dopo le qualifiche, si è dovuta accontentare del podio dopo aver gestito in testa tutta la corsa. Almeno fino al momento della seconda sosta. Perché lì la Ferrari, balzata al comando, ha deciso di non mollare più la testa e con Leclerc ci è riuscita. Norris, terzo, ha guadagnato pochi punti a Max Verstappen, giunto sesto dietro a Carlos Sainz e Lewis Hamilton. Sicuramente a Woking dovranno parecchio parlare perché tutta la gestione non è parsa delle migliori. Dopo il via, infatti, Norris ha tenuto la testa, ma dopo la prima variante è stato attaccato e passato da Piastri, ha perso velocità e perso la posizione da Leclerc, che subito ha trovato entusiasmo ed energia. 

delusione russell

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L’altro sconfitto è sicuramente George Russell. L’inglese della Mercedes, che partiva terzo, ha commesso un errore in curva 1 e si è ritrovato nelle posizioni di rincalzo, un altro aiuto per le rosse che si sono ritrovate in lotta con le due McLaren, ma nettamente davanti alle Red Bull e alle Mercedes. Il team campione del mondo alla fine deve ringraziare le rosse che hanno fermato Norris e permesso a Verstappen di limitare al minimo i danni in classifica. Ma l’umore dell’iridato non dev’essere affatto buono. Al primo pit stop si è pure visto un errore dei suoi meccanici, qualcosa di inedito e la conferma che in casa Red Bull non c’è lo stesso assetto perfetto dei bei tempi.

fattore uomo

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Piastri pareva dunque dominare, Leclerc ha perso la posizione dopo il primo pit stop del 16° giro. Ma dopo la seconda sosta di tutti quelli davanti a lui, ha messo in luce una delle sue qualità migliori, la gestione del degrado gomme. E con i suoi uomini al muretto si è inventato l'impensabile. Il vantaggio di 17 secondi con 13 giri ancora da disputare si è ridotto, ma non è crollato, permettendo a Charles si tagliare il traguardo con 2"6. Il segnale che la Ferrari nel momento clou ci ha visto giusto, che la McLaren probabilmente si è sentita troppo sicura di sé e che Leclerc ha saputo fare la differenza, quello che in fondo più affascina della Formula 1, l'uomo che a volte riesce anche a domare la materia e i più sofisticati calcoli dei più sofisticati computer. Un piccolo, grande capolavoro, sicuramente un pezzetto di storia della F1.

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