Letizia Moratti scatenata sulle note di Tina Turner: l'ex sindaca balla ...

10 giorni ago

Politica - 22 Aprile 2024

Letizia Moratti Ivana Spagna - Figure 1
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17:04 - Milano: sospeso ex comandante Beccaria, gip 'minori in balia delle torture'

Milano, 22 apr. (Adnkronos) - Francesco Ferone, ex comandante della polizia Penitenziaria del Beccaria, è tra i sospesi dell'inchiesta che ha portato in carcere 13 agenti in servizio al carcere minorile Beccaria. L'ex comandante deve rispondere solo di falso ideologico (rigettata la richiesta cautelare), ma per il gip di Milano Stefania Donadeo "ha agevolato, contribuito, favorito e coperto le condotte violente integranti i ripetuti maltrattamenti anche attraverso false relazioni di servizio". Sono quattro gli episodi in cui avrebbe mentito, fatti che si collocano tra il novembre del 2022 e il novembre dell'anno successivo.

Nel provvedimento di 130 pagine si elencano i pestaggi contro le vittime messi in atto con una "violenza gratuita e generalizzata da parte di alcuni, molti, agenti penitenziari", violenza "da tutti i minorenni conosciuta, vissuta, patita, udita". Le aggressioni sono ripetute, spiega il gip, e in alcuni casi si ravvisa la tortura: "i detenuti sono stati aggrediti da gruppi di agenti che ne hanno annientando le reazioni, li hanno immobilizzati ammanettandoli e umiliati privandoli anche dei loro indumenti, rendendoli una 'res' in balia del loro controllo; inoltre minacciati di gravi conseguenze in caso avessero parlato".

In un'intercettazione, uno degli agenti constata - dopo che un collega è stato segnalato per un'aggressione - "che in passato, quando accadevano simili episodi 'spiacevoli', il comandante Ferone li 'salvava', mentre la nuova comandante (Manuela Federico, ndr) 'non guarda in faccia a nessuno'. E sempre parlando con l'esponente di un sindacato della penitenziaria aggiunge: "quando c'era Ferone qui, il comandante Ferone le cose...diciamo che lavoravamo bene...giustamente lui quando succedevano delle cose spiacevoli, ci salvava...adesso visto che è arrivato questo comandante, non guarda in faccia più a nessuno. È cambiato dalla A alla Z, è cambiato".

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16:57 - Malattie rare, Uniamo: "Libro bianco accende riflettori su donne pazienti e caregiver"

Roma, 22 apr. (Adnkronos Salute) - Con 'Women in rare' "abbiamo voluto centrare l'attenzione sulle donne con malattie rare e sulle donne caregiver. Questo è importante dal nostro punto di vista fin da quando c'è stata la risoluzione Onu sui diritti delle persone con malattia rara, che sottolinea in maniera specifica il ruolo della donna. Il libro bianco ha il privilegio e il pregio di mettere in luce dati sulle malattie rare, di strutturarli in una maniera ordinata e scientifica. Fino ad oggi non avevamo abbastanza e sufficienti informazioni" per poter descrivere la situazione femminile. "Dopo il libro bianco possiamo cercare di capire, con la politica, dove 'certosinamente' andare ad influire per migliorare la qualità di vita di queste persone". Così Anna Lisa Scopinaro, presidente Uniamo, Federazione italiana malattie rare, oggi in Senato alla presentazione di 'Donne e malattie rare: impatto sulla vita e aspettative per il futuro', nel corso di dell'evento conclusivo della campagna promossa da Alexion, AstraZeneca Rare Disease.

Dal libro bianco emerge che "come donne abbiamo il carico più pesante per quanto riguarda l'assistenza di pazienti con malattie rare - sottolinea Scopinaro - Le donne si sacrificano di più: se malate rare, sono costrette comunque a lasciare il lavoro o diminuire l'attività lavorativa per il peso della malattia; se caregiver, si dà per scontato che siano loro a doversi occupare della persona con malattia rara e quindi, di nuovo, a lasciare il lavoro o diminuire l'attività" lavorativa.

"Credo che questo sistema che stiamo misurando e che stiamo cercando soprattutto di inventariare per poter trovare soluzioni ottimali - conclude la presidente di Uniamo - sia da osservare con attenzione, proprio perché non è corretto che sia sempre la donna a pagare le spese di tutto questo".

16:51 - Mezzogiorno, Fitto: "Da Piano Mattei a Zes strategia che guarda ai prossimi decenni"

Palermo, 22 apr. (Adnkronos) - "Dal Piano Mattei alla Zes unica, alla revisione del Pnrr, c'è una strategia che come governo abbiamo messo in campo e che guarda ai prossimi anni e ai prossimi decenni e non solo ai prossimi giorni, come è accaduto in passato". Lo ha detto il ministro Raffaele Fitto intervenendo all'incontro 'Zes unica' organizzato dalla Fondazione Magna Grecia a Palermo. "Le proposte di riperimetrazione delle vecchie 8 Zes andavano in direzioni discutibili". Ha sottolineato.

"La Zes unica rappresenta una grande opportunità per un territorio molto ampio", ha aggiunto.

16:51 - Mezzogiorno, Fitto: "Da Piano Mattei a Zes strategia che guarda ai prossimi decenni"

Palermo, 22 apr. (Adnkronos) - "Dal Piano Mattei alla Zes unica, alla revisione del Pnrr, c'è una strategia che come governo abbiamo messo in campo e che guarda ai prossimi anni e ai prossimi decenni e non solo ai prossimi giorni, come è accaduto in passato". Lo ha detto il ministro Raffaele Fitto intervenendo all'incontro 'Zes unica' organizzato dalla Fondazione Magna Grecia a Palermo. "Le proposte di riperimetrazione delle vecchie 8 Zes andavano in direzioni discutibili". Ha sottolineato.

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"La Zes unica rappresenta una grande opportunità per un territorio molto ampio", ha aggiunto.

16:44 - Biennale Arte, a Venezia dalla Russia miliardari, collezionisti e turisti

Venezia, 22 apr. (Adnkronos) - Artisti, certo. Ma anche miliardari, collezionisti e curatori. Il Padiglione della Russia ai Giardini della Biennale è stato ceduto alla Bolivia, ma il mondo russo che gravita intorno all'arte, e al mondo degli affari, era ben rappresentato a Venezia nei giorni dell'inaugurazione della 60/a Esposizione Internazionale. Quasi come se nulla fosse.

Lo yacht Odessa II del magnate Len Blavatnik - ex socio del colosso del petrolio Tnk-Bp acquisito da Rosneft, ora patron di Warner Music Group con la sua Access Industries, da tempo trasferito in Gran Bretagna, poi negli Stati Uniti - è rimasto attraccato quasi tutta la scorsa settimana alle Zattere, a pochi passi alla sede veneziana della Fondazione V-A-C finanziata da Leonid Mikhelson, patron di Novatek, importante gruppo russo del settore del gas, spazio e chiuso dall'inizio della guerra contro l'Ucraina.

La collezionista Inna Bazhenova, imprenditrice con interessi nel settore del gas e del petrolio, dopo il trasferimento, all'inizio degli anni Novanta, di tecnologie dall'aeronautica al settore dell'estrazione, ha lanciato la piattaforma per l'arte digitale Taex alla Scoletta dei Battioro e Tiraoro a Campo San Stae, sul Canal Grande. Fra i numerosi ospiti russi dell'inaugurazione della mostra "Scoletta dell'arte: Digital Reform", Olga Sviblova, direttrice del Museo per l'arte multimediale di Mosca Mamm, appena riaperto dopo una lunga ristrutturazione.

E due degli artisti del collettivo AES+F di cui sono collezionisti sia Blavatnik che l'imprenditore dell'IT, Aleksandr Popov, ancora residente a Mosca e anche lui avvistato a Venezia in questi giorni. Nel 2007 la loro opera "Last Riot" era stata scelta per il Padiglione della Russia per la Biennale. Il giorno dell'inizio dell'invasione contro l'Ucraina, AES+F aveva aggiunto uno sfondo nero all'account Instagram, firmato una petizione contro la guerra, "e iniziato a tacere". "Non un silenzio di conformismo o accordo. Ma di shock e impotenza", avevano scritto gli artisti in un comunicato da Berlino, dove risiedono. Ha partecipato all'inaugurazione della prima iniziativa di Taex, anche Daria Pushkova, direttrice del Centro russo di scienza e cultura di Roma.

Champagne e chiacchiere. Opere digitali di sei artisti contemporanei e di altrettanti 'classici', inclusi Théodore Géricault e Kazimir Malevich, disegni e dipinti dalla collezione privata della mecenate originaria di Nizhi Novgorod, che da tempo si è trasferita a Monte Carlo con il marito Dmitry Samorukov, e lo scorso autunno ha ceduto Art Newspaper, che aveva acquistato nel 2014, al gruppo AMTD di Hong Kong. "Digital Art Makes History Too" e Come and Play with Us" le scritte al neon montate sulla facciata del Palazzo costruito a inizio Settecento.

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Il futuro? "Impossibile fare previsioni". "Ma io a Mosca ci sono nata e non me ne vado", il commento di una delle invitate. "Ieri ci siamo rincontrati dopo due anni, contenti di rivederci e di essere a Venezia - spiega parlando all'Adnkronos un'altra delle personalità presenti - Ma il nostro mondo dell'arte contemporanea, non è lo stesso di prima, anche se Mosca pullula di mostre e iniziative". I contributi pubblici dello Stato caduti a pioggia sulla società in questi anni di guerra devono aver interessato anche il settore dell'arte.

Ritorno a un principio di realtà il giorno dopo alla Galleria itinerArte di Dorsoduro, dove Andrey Bilzho artista, autore e illustratore molto noto nel suo Paese per il personaggio di Petrovich, ha aperto la mostra "oddlander", scarpe d'oro ai piedi delle sedie, un letto da bambino con una bandiera da cerimonia sovietica come coperta, tavolini laccati con tecniche tradizionali russe, personaggi animali e tanti disegni alle pareti, molti dei quali sulla guerra e la repressione in Russia.

"Questo è il mio universo. L'ho trasferito qui", spiega all'Adnkronos l'artista, "nato tre mesi dopo la morte di Stalin in una famiglia di nemici del popolo" e che, dall'inizio dell'invasione, si è trasferito stabilmente a Venezia, dove vive con un visto da rinnovare ogni anno che non gli consente di lavorare e una casa come la sua mostra. Psichiatra prima di dedicarsi completamente al disegno, nei giorni successivi al 24 febbraio del 2024 ha ascoltato al telefono, cercando di contenerli, i traumi dei suoi contatti ucraini.

Quasi tutti i suoi ospiti hanno lasciato la Russia, come lui. Incluso Marat Gelman, agente straniero dal 2021 e nell'elenco delle persone ricercate in Russia dall'anno successivo, già consulente politico del Cremlino e direttore del Museo di arte contemporanea di Perm, curatore ben integrato fino ai primi anni duemila. Nel 2014 si è trasferito in Montenegro, ora vive a Berlino, dove ha aperto una galleria che devolve parte dei suoi introiti a fondi ucraini. E ha appena presentato a New York la mostra "Blue Lard "#cancelrussianculture" dello scrittore Vladimir Sorokin.

Molti sono i russi anche fra i visitatori della mostra allestita a Cà Foscari "Uzbekistan: l'Avanguardia nel deserto. La forma e il simbolo", aperta sempre a ridosso dell'inaugurazione della Biennale e curata dalla direttrice dello Csar, Centro di studi sull'arte russa, Silvia Burini, al centro di polemiche nel 2014 per aver conferito e consegnato a Mosca, era allora prorettrice dell'ateneo veneziano, un riconoscimento all'allora ministro della Cultura Vladimiv Medinsky, e aver ricevuto, a sua volta, pochi mesi dopo al Cremlino, il Premio Pushkin. Così come molti sono i russi a spasso nelle calli o seduti al tavolo di un ristorante della città. Magari dopo aver letto "Moia Venezia - 2", la "guida alternativa" firmata da Bilzho. (dall'inviata Simona Poidomani)

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16:40 - Sicurezza: Silvestri (M5S), 'unici soldi messi da Conte, zero da Meloni'

Roma, 22 apr. (Adnkronos) - "Nella Legge di Bilancio il governo Meloni non ha messo un euro per le assunzioni delle forze dell'ordine, nemmeno uno. E hanno anche il coraggio di andare in tv a rivendicare provvedimenti non fatti da loro, ma da Conte. Il quale è l'unico ad aver messo finanziamenti per migliaia di assunzioni". Così a Tagada' su La 7 Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera.

"Il governo Meloni - prosegue - si muove solo sul livello della propaganda. E a dimostrarlo ci sono le tante dichiarazioni come quelle sul fenomeno migratorio o i risultati del decreto Rave, dove, lo ricordo, ci sono stati zero arresti. Un' altra prova? Caivano. Dopo la tanta propaganda hanno avuto il coraggio di bocciare un nostro emendamento con il quale chiedevamo di aprire un presidio delle forze dell'ordine lì. Ci hanno detto di no e hanno assunto solo 15 persone, ma ad Afragola, dove i cittadini di Caivano devono andare ancora oggi se vogliono fare una denuncia".

16:29 - Auditel: dopo 3 mandati lascia presidente Andrea Imperiali di Francavilla

Milano, 22 apr. (Adnkronos) - Il Consiglio di amministrazione di Auditel comunica che oggi il Presidente Andrea Imperiali di Francavilla ha rassegnato, irrevocabilmente, le proprie dimissioni. "Dopo otto anni di intenso e appassionante impegno alla guida di Auditel - spiega - sono giunto alla determinazione che fosse tempo di lasciare ad altri la guida della Società, al cui vertice fui chiamato per gestire, con criteri manageriali, una situazione di crisi apertasi con l’incidente occorso alla privacy di alcuni panelisti. Con il completamento del terzo mandato, ritengo di aver puntualmente assolto i compiti che mi furono assegnati il 5 febbraio del 2016: il piano strategico è stato realizzato nella sua interezza, rendendo Auditel un’azienda trasparente e moderna; è stato progettato ed installato il SuperPanel, il campione di 16.100 famiglie più grande al mondo in rapporto alla popolazione; Auditel è rapidamente diventata un riferimento tecnologico all’avanguardia, realizzando infrastrutture innovative per rispondere all’evoluzione del mercato; è stata traguardata la Total Audience, la misurazione di tutti i contenuti su tutte le piattaforme e tutti i device, facendo della Società un modello a livello internazionale. Auditel, inoltre, dispone ora della piena proprietà intellettuale degli asset e degli strumenti di raccolta dei dati d’ascolto; infine, il fatturato è cresciuto, raggiungendo nell’ultimo esercizio il valore più alto della storia della Società, premiata da Great Place to Work come la migliore azienda italiana, con meno di 50 dipendenti, dove lavorare".

"L’intero percorso evolutivo di questi otto anni - continua il presidente dimissionario - è stato realizzato in piena sintonia con le Autorità di regolazione, i rappresentanti del mercato e gli editori televisivi, che hanno supportato ogni sforzo nella direzione del cambiamento e dello sviluppo. A tutti loro va il mio ringraziamento più sentito e riconoscente. Ora, concluso il turnaround, ritengo sia opportuno, nell’interesse della Società, tornare ad avere una Presidenza di carattere meno operativo e più di indirizzo, com’è nella natura di ogni organizzazione a partecipazione diffusa: lascio al mio successore una squadra forte e coesa su cui potrà far leva per raggiungere nuovi e importanti traguardi”.

In una nota il Consiglio di amministrazione di Auditel spiega di avere "preso atto con rammarico delle irrevocabili dimissioni del Presidente Imperiali e lo ha ringraziato per la esemplare professionalità, l’assoluta dedizione e la grande passione con cui ha guidato e fatto crescere significativamente la Società negli otto anni del suo mandato, augurandogli di vivere una nuova esperienza sfidante qualunque sia la strada che intenderà intraprendere". Spetterà ora all’assemblea degli azionisti nominare il nuovo Presidente e rinnovare gli organi sociali.

www.adnkronos.com

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