Liliana Segre: “Quando mi trovo al Memoriale torno alla mia ...

15 Gen 2024
Liliana Segre

«Quando entro al Memoriale della Shoah non sono più la vecchia che sono adesso, sono quella che è entrata qui per essere deportata il 30 gennaio 1944. Non l’ho mai dimenticato». Sono queste le prime parole pronunciate dalla senatrice a vita Liliana Segre, che fra poco accompagnerà gli altri membri della commissione straordinaria contro l’intolleranza, il razzismo, l’antisemitismo e l’istigazione all’odio e alla violenza del Senato a visitare il Binario 21 della stazione Centrale di Milano. Presenti, fra gli altri, anche Antonio Lotito e Mario Monti. Insieme a loro sono attesi anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il sindaco Beppe Sala.

«Ciò che è avvenuto è stato senza ombra di dubbio il male assoluto, quindi grazie per averci dato questa testimonianza viva che vale più di qualunque altro modo di ricordare quei drammatici eventi». Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, durante il suo intervento nel corso della visita al Memoriale della Shoah, a Milano, con la senatrice a vita Liliana Segre e i membri della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, che la stessa Segre presiede. «Ringrazio la senatrice Segre per questa grande opportunità - ha sottolineato La Russa - che ha dato a tutti noi di vivere questa occasione, questo momento, con la passione, col dolore, con la considerazione che cerca di spazzare via quella indifferenza che giustamente lei ha voluto sottolineare nel suo intervento».

Un’indifferenza, ha osservato La Russa, «aiutata da chi questo tragico destino voleva riservare a coloro che venivano trasportati nei campi di sterminio e che sapevano, che se l'indifferenza fosse crollata, non sarebbero riusciti nel loro intento». Quindi ha concluso: «Credo che la vittoria contro il male parta da queste parole che dobbiamo sempre conservare come un vademecum del dritto cammino e cercare di esserne degni, ogni giorno. Grazie senatrice, grazie veramente di cuore per l'invito che mi ha onorato e che mi ha emozionato».

Ma di fronte alla domanda se si potesse dire o meno «antifascista» ha risposto tagliando corto: «Non svilire queste occasioni con queste cose».

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