Luis Alberto shock: "Alla Lazio niente di pulito"

9 ore ago

Luis Alberto torna a parlare della Lazio e del suo addio a Formello e la fa posando la bacchetta e il cappello da Mago per il martello. In una lunga lettera a Cronache di Spogliatoio, il centrocampista spagnolo ora in forza all’Al-Duhail ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto a lasciare il club biancoceleste non usando parole dolci per la dirigenza laziale, anzi. Un duro colpo da parte dell’ex numero 10. 

Luis Alberto - Figure 1
Foto RomaToday

“Non mi andava però di rimanere in un posto in cui non vedevo niente di pulito”. Parla così Luis Alberto della dirigenza della Lazio, in particolar modo dopo l’addio di Tare e di Inzaghi (per cui ha speso parole al miele, ndr). El Diez, spiega come la società tratti in maniera “particolare” i suoi calciatori più importanti: “Ditemi uno che è uscito bene dalla Lazio. Fanno così: guardate ora proprio Cataldi (ceduto nelle ultime ore di mercato alla Fiorentina, ndr)… era lì fin da piccolo. È un peccato perché poi vedi altre squadre che si comportano diversamente: almeno ti fanno fare un saluto o una conferenza stampa. Radu, ma anche con Lulic e Milinkovic-Savic, a nessuno di loro è stato concesso. Tutti escono male perché non parlano in faccia, è un peccato”. Se la dirigenza, secondo Luis Alberto, non è sana e pulita al contrario è la tifoseria che rende la Lazio una squadra speciale. “La Lazio è una società speciale” – aggiunge il fantasista – “Però non per le persone che ci sono dentro, ma per quello che c’è fuori, che è una roba pazzesca. Ho tanti amici tifosi, quando parli con loro è tutto. C’è gente che lo mette davanti alla famiglia”. 

L’addio 

Luis Alberto era noto per i suoi mal di pancia. Il calciatore come sua ammissione voleva tornare in Spagna al Cadice ma è stato convinto da Sarri a restare. Un rapporto fra caratteri difficili che comunque aveva trovato un equilibrio. Almeno fino alle dimissioni del tecnico. “Quando è andato via Sarri, era finito il ciclo. Avevo appena rinnovato, per me l’idea era restare a vita. Non mi andava però di rimanere in un posto in cui non vedevo niente di pulito. Non sono mai stato zitto. Era il momento di andarmene e stare più tranquillo calcisticamente – commenta Luis Alberto. In estate il Mago si è trasferito a Doha e la sua maglia numero 10 è passata sulle spalle di Zaccagni che ha ereditato anche la fascia da capitano da Ciro Immobile. 

I numeri di Luis Alberto 

Luis Alberto è arrivato alla Lazio nel 2016. Dopo un inizio di avventura difficile è esploso sotto la guida di Inzaghi. Sotto la gestione dell’attuale allenatore dell’Inter, il Mago ha conquistato l’Olimpico con giocate e prestazioni di altissimo livello venendo apprezzato in tutti i campi della Serie A e diventando un punto di riferimento all’interno dello spogliatoio. Leader tecnico e carismatico, Luis Alberto con la maglia della Lazio ha vinto due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia collezionando 307 presenze, 52 gol e 79 assist. 

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