Francia, Barnier si dimette. Macron verso la scelta del nuovo ...
La crisi di governo
Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, parlerà questa sera alle 20 in un discorso televisivo5 dicembre 2024Aggiornato il 5 dicembre 2024 alle ore 15.50
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Il primo ministro francese Michel Barnier ha rassegnato le sue dimissioni e quelle del governo al presidente della Repubblica Emmanuel Macron, che lo ha ricevuto all’Eliseo, all’indomani della mozione di sfiducia che ha messo fine all’esperienza del suo governo. Dopo un’ora di colloquio avuta con il premier dimissionario, il capo dello Stato francese ha ricevuto la presidente dell’Assemblée Nationale, Yael Braun-Pivet, e poi, alle 15, il presidente del Senato, Gérard Larcher. Subito dopo Macron ha preso ufficialmente atto delle dimissioni del primo ministro che «assicura - spiega un comunicato dell’Eliseo - la gestione degli affari correnti fino alla nomina di un nuovo Governo. Non è chiaro quando sarà scelto il successore di Barnier, anche se i tempi dovrebbero essere brevissimi. In ogni caso Macron parlerà ai cittadini questa sera alle 20 in un discorso televisivo.
I riflettori della politica francese sono ora accesi su François Bayrou, a pranzo all’Eliseo da Emmanuel Macron. La notizia è stata data da Le Parisien. Il centrista, capo del MoDem, da sempre molto vicino a Macron, «è in corsa», conferma al quotidiano parigino un dirigente di Renaissance, il movimento macroniano.
Tra i nomi che circolano, anche quello dell’ex premier Bernard Cazeneuve, quello dell’attuale ministro delle Forze armate Sébastien Lecornu e quello dell’attuale ministro dell’Interno, Bruno Retailleau,
Il primo ministro Barnier rassegna le dimissioni dopo che i parlamentari di estrema destra e di sinistra hanno votato per rovesciare il suo governo, facendo sprofondare la seconda economia più grande della zona euro in una crisi politica ancora più profonda.
Barnier, un veterano della politica che in passato è stato il negoziatore della Brexit per conto dell’Unione Europea, sarà il primo ministro con il mandato più breve nella storia moderna della Francia. Nessun governo francese aveva perso un voto di fiducia da quello di Georges Pompidou nel 1962.
L’estrema sinistra e l’estrema destra hanno punito Barnier con un voto di sfiducia per aver tentato di far passare un legge di bilancio impopolare e senza votazione. La bozza di bilancio aveva chiesto 60 miliardi di euro di risparmi nel tentativo di ridurre l’enorme deficit transalpino.
Macron indebolito
Ne esce ulteriormente indebolita la posizione del presidente Emmanuel Macron, che ha accelerato la crisi in corso con la decisione di indire elezioni anticipate a giugno. Macron, che deve far fronte a crescenti richieste di dimissioni, ha però un mandato fino al 2027 e non può essere estromesso. Tuttavia, la sua popolarità è in forte calo: un sondaggio online condotto subito dopo la mozione di sfiducia ha mostrato che il 64% degli elettori desidera le sue dimissioni.
«Il principale colpevole della situazione attuale è Emmanuel Macron», ha detto Le Pen a TF1 TV mercoledì sera. «Lo scioglimento (del parlamento a giugno) e la censura (del governo) sono la conseguenza delle sue politiche e del notevole divario che esiste oggi tra lui e i francesi».
Qualsiasi nuovo primo ministro dovrà affrontare le stesse sfide di Barnier nel far approvare le leggi, incluso il bilancio per il 2025, da un parlamento diviso. Non ci possono essere nuove elezioni parlamentari prima di luglio. L’incertezza politica ha già innervosito gli investitori in obbligazioni e azioni sovrane francesi per settimane. Lo spread sui titoli del debito francese è ai livelli più alti da oltre 12 anni.
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