Guido Bagatta: «Andavo a mangiare la pizza con Madonna, giocavo ...
Guido Bagatta è l'uomo che non ti aspetti, naturalmente se non lo conosci. Le sue telecronache di football americano e basket Nba hanno fatto conoscere gli sport USA in Italia. Un successo annunciato. Un successo che gli ha permesso di avvicinarsi al mondo che desiderava. È stato amico di Michael Jordan, di Russell Crowe con cui ha ancora una sfida musicale da vincere in altitudine e di Papa Francesco. «Una mattina - racconta il conduttore di GiBi su Radio Deejay - sono caduto male dal letto, ho picchiato la testa e ho incontrato un amico che mi ha detto di conoscere benissimo il capo delle guardie svizzere. Io facevo il consulente dell’allora Ceo di Lamborghini Stefano Domenicali e mi sono inventato un’auto personalizzata coi colori vaticani, che il papa ha firmato e che è andata all’asta per beneficenza. In cinque minuti, eravamo su tutte le prime pagine del mondo». Convincerlo è stato semplice e «voleva pure sedersi nell’auto e guidarla, ma i suoi non gliel’hanno permesso. Mi ha sorpreso: sapeva tutto di me».
L'incontro con MadonnaPoi c'è anche Madonna tra i suoi incontri. «Vittorio Cecchi mi dice: so che lei parla bene inglese, viene Madonna in Italia per presentare il film Evita, dovrebbe stare tre giorni con lei, le sta bene? Dico: no, mi fa schifo.
Mi ritrovo con lei che allattava la figlia e Antonio Banderas, l’altro protagonista. Madonna era una star vera: un momento ero il suo migliore amico e il momento dopo non mi salutava nemmeno. Poi, dopo due ore, diceva: Guido, usciamo per una pizza, vuoi venire? Banderas, invece, è uno di noi: abbiamo giocato a pallacanestro in un campetto di quartiere».
Poi c'è stata Liza Minnelli: «Le facevo da interprete e mi chiamava sweetie, tanto che un giornalista le chiese se fossi il fidanzato. Coi grandi personaggi, il segreto è parlare di cose che non si aspettano da una persona normale. Qualche anno fa, a Udine, finisco a cena con Bruce Springsteen dopo un concerto.Da ragazzo, ero stato ospitato da una famiglia del New Jersey, a due chilometri da dov’è nato e cresciuto lui: ci siamo messi a parlare della sua contea». Ma non solo. Nella sua vita americana ha incontrato tanti altri personaggi. Personaggi da sogno.Forse anche per questo dice di aver «la testa di un adolescente».
La carrieraAl Corriere della Sera, Guido Bagatta racconta anche la sua assunzione a Mediaset, da parte di Silvio Berlusconi, grazie a Rino Tommasi. «Fin da bambino, sognavo di diventare telecronista e sognavo l’America. Nel ’79, facevo l’università a Los Angeles e leggo che Mike Bongiorno lasciava la Rai per Fininvest, dove sarebbero arrivati gli sport americani. Prendo carta e penna e gli scrivo che sono appassionato di football, basket, baseball e che ho già collaborato con un giornale. Torno a casa a Milano per Natale e, una mattina, mamma mi tira giù dal letto dicendo che ha già chiamato due volte uno che si finge Mike Bongiorno. La terza chiamata la prendo io e Mike mi convoca a Milano 2. Lì, trovo lui, Tommasi, appunto, e Berlusconi, che mi fanno il famoso provino. La sera alle otto, a casa coi miei, accendiamo la tv e sentiamo: buona serata da Guido Bagatta, questo è il grande sport di Canale 5».
Forse in pochi ricordano che è stato vicino ad essere anche Ministro dello Sport. «Mi chiamarono Luigi Di Maio e Casaleggio padre e figlio, ma in due giorni che ne parlavamo era già iniziato lo stillicidio di chi mi rinfacciava gli inizi con Berlusconi e ho risposto che non ero interessato. Non mi sono pentito».
La fidanzataVita privata. Per gioco oppure no, non si capisce ancora, Andrea Roncato lo ha definito un latin lover. Ospite di Giuseppe Cruciani ha detto di aver avuto duecento donne. Ora è fidanzato. «Ho avuto relazioni lunghe e da cinque anni sto con una quasi coetanea meravigliosa, con cui sperimento una relazione stupenda: io vivo a Milano 2 col mio bassotto, lei in centro coi due figli ventenni».