Riflettori sulla 'Madonna con il Bambino'
Torna alle 18 al San Giacomo la rassegna d’arte gratuita ‘Un’opera al mese’. A presentare il piccolo ma prezioso quadro il prof Benati
Il San Giacomo gremito in uno degli appuntamenti precedenti della rassegna; sotto l’opera di Vitale da Bologna
Dopo il successo dei precedenti appuntamenti, torna oggi alle 18, la rassegna d’arte gratuita ‘Un’opera al mese’ nella Chiesa di San Giacomo.
Protagonista della serata sarà il dipinto trecentesco ‘Madonna con il Bambino’ di Vitale da Bologna, proveniente dalle collezioni civiche del Museo San Domenico, che per l’occasione sarà esposto al pubblico e presentato dal professor Daniele Benati, docente di storia dell’arte moderna all’Università di Bologna. L’iniziativa è promossa dall’assessorato alla cultura e curata da Stefano Benetti, con la collaborazione dell’Associazione Amici dei Musei.
"Questo nuovo evento della rassegna ‘Un’opera al mese’– sottolinea il vicesindaco con delega alla cultura, Vincenzo Bongiorno – conferma il nostro impegno rivolto alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico e monumentale cittadino. Allo stesso modo vanno interpretate le numerose aperture con visite guidate al Museo del Risorgimento di Palazzo Gaddi, al Museo Civico di San Domenico, al Cimitero Monumentale, al parco di Villa Saffi. La grande partecipazione dei forlivesi a tali proposte ci incoraggia a proseguire su questa strada". Grazie a ‘Un’opera al mese’ è possibile instaurare relazioni con prestigiosi studiosi italiani: "Non solo, la nostra politica culturale ci permette di acquisire prestiti di opere d’arte da grandi musei e di entrare a fare parte, con i nostri capolavori, di percorsi regionali e interregionali dedicati all’arte. Ne è un esempio il caso del Guercino. Senza mai dimenticare – continua Bongiorno – il prestigio che porta a Forlì la mostra annuale del Museo San Domenico guidato da Gianfranco Brunelli e in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Molta attenzione e fermento culturale arriva anche dalle numerose iniziative organizzate dalla società civile". La città può beneficiare dell’opera grazie alla generosità dell’ordine di frati domenicani, ‘Provincia di San Domenico in Italia’.
"Il piccolo quadro – spiega Benati – era di proprietà del religioso Marcolino da Faenza, che nel terzo quarto del ’300 si distinse per la sua attività caritatevole nei confronti dei bisognosi e per il tentativo di pacificazione delle fazioni nemiche che si contendevano il controllo della città. Per tali meriti venne proclamato beato e l’immagine venne venerata dai forlivesi con il titolo di ‘Madonna della Pace’. La tavoletta non si connota soltanto per la raffinata concezione dell’immagine stessa, ma anche per l’uso profuso della foglia d’oro e per l’utilizzo del blu lapislazzulo nel manto della Vergine. Il delicato motivo geometrico che decora il fondo è ottenuto con pregiate lacche di diverso colore. Infine, l’aureola dorata della Madonna – conclude – è lavorata con una fitta granitura ottenuta mediante l’uso di una punta metallica".