Cori razzisti verso Maignan durante Udinese-Milan: "Contro di me ...

21 Gen 2024

Il mondo del calcio condanna duramente quanto successo al portiere rossonero. Pioli: "Gli ignoranti restino a casa". Il ministro dello Sport Abodi: "Chi sbaglia ne risponda"

Maignan - Figure 1
Foto Sky Tg24

Il mondo del calcio condanna duramente quanto successo a Maignan. Durante Udinese-Milan al portiere rossonero sono stati rivolti – ancora una volta - insulti razzisti dalla curva dei sostenitori bianconeri: "Ho sentito versi di scimmia rivolti a me ad ogni partita, sono cose che non devono succedere. È ignoranza. Così non si può giocare. Non è la prima volta, dobbiamo dare un segnale importante", ha raccontato a Sky Sport. Tutto è successo poco dopo il 30’ di match: la partita è stata poi sospesa per cinque minuti. Chiarissimo il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi: "Il mio, il nostro no al razzismo non può, non deve, non vuole avere il colore di una maglia o della pelle, non riguarda una religione o un popolo o una città: vale sempre e ovunque! Come il rispetto: sempre e ovunque! E chi sbaglia ne deve rispondere. Le nostre scuse a Mike Maignan", ha scritto su X. L’Udinese prende le distanze: "Se ci sono state delle persone che hanno fatto un gesto o detto delle parole chiaramente verranno punite. Nessuno di noi tollera forme di razzismo, il club in primis", ha detto il responsabile dell'area tecnica della squadra, Federico Balzaretti. Ora scatteranno le indagini: il questore di Udine, Alfredo D'Agostino, ha fatto sapere che Digos e reparti specializzati sono al lavoro per individuare i responsabili, anche se si tratterebbe del gesto di pochi tifosi.

Pioli: “Gli ignoranti restino a casa”

Anche Pioli ha espresso tutto il suo disappunto per la vicenda. "Sono dispiaciuto tantissimo per lui che è stato colpito in prima persona. È una persona così rispettosa, corretta. Sono molto fiero di allenare un ragazzo come Mike Maignan. Sono situazioni che non devono più succedere ed è giusto che gli ignoranti restino a casa e non vengano più allo stadio", ha detto al termine del match.

Gravina: “Nel calcio non c’è posto per il razzismo”

Dello stesso avviso il presidente della Figc, Gabriele Gravina che, dopo aver ribadito che “nel calcio non c’è posto per il razzismo", ha condannato “duramente quanto accaduto a Udine”, appoggiando la scelta dell’arbitro di sospendere la gara: “Non si deve giocare per forza quando accadono questi comportamenti vergognosi”.

vedi anche Calcio, il designatore Rocchi: "Basta razzismo, fermeremo il gioco"

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