Malaga, evacuati quasi 3mila residenti: inondato l'ospedale

23 ore ago
Malaga

Peggiora di ora in ora la situazione a Malaga, nel sud della Spagna, a causa delle piogge torrenziali che hanno fatto attivare l'allerta rossa nel territorio andaluso oltre che nell'area di Tarragona, in Catalogna.

Le inondazioni che hanno allagato il centro della città non hanno risparmiato l'Ospedale Clinico, informa il servizio di emergenze. Sgomberate per precauzione altre abitazioni nel quartiere di Campanillas, dopo le 3.000 persone evacuate questa mattina dalle aree prossime alla riva del fiume Guadalhorce. 

Oltre 300 le segnalazioni di allagamenti in case, negozi, cortili, garage, ha informato l'assessore alla presidenza dell'Andalusia, Antonio Sanz. Chiusi scuole, università, parchi pubblici e sospese le attività sportive. Sempre per i rischi associati al maltempo, scuole chiuse anche a Granada e in altri comuni della provincia.

Il ministero dei Trasporti ha annunciato la sospensione dei treni dell'alta velocità tra Malaga e Madrid, in entrambe le direzioni, a causa delle forti piogge che stanno colpendo la zona. "L'accumulo di acqua ha compromesso i sistemi di sicurezza della linea, motivo per cui viene interrotta la tratta tra Antequera e Malaga fino al suo ripristino", ha avvisato il ministero.

La vicepremier spagnola con delega al Lavoro, Yolanda Diaz, ha chiesto oggi ai cittadini delle zone in allerta rossa per rischio estremo di temporali di non recarsi a lavorare. "Siamo in allerta rossa e pertanto non si devono correre rischi, non bisogna andare a lavorare", ha detto la Diaz ai cronisti nei corridoi del Congresso spagnolo.

L'agenzia statale di meteorologia Amet mantiene attivate le allerte rosse - il massimo di tre livelli - nelle province di Malaga e Tarragona, sul versante mediterraneo, per precipitazioni localmente forti e persistenti che possono essere accompagnate da tempeste e piogge torrenziali.

Diaz ha spiegato che recarsi al lavoro in circostanze come quelle che due settimane fa hanno provocato le alluvioni nella provincia di Valencia, rappresenta un rischio individuale e "mette anche a rischio collettivamente la società".

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