La casa dei McCallister: il segreto del classico natalizio svelato ...
Chris Columbus, regista del classico natalizio e produttore di "Nosferatu", racconta a THR di un incontro "bizzarro" con Chevy Chase che lo ha assunto per dirigere il film e del perché ha scelto Macaulay Culkin tra 300 bambini
Chris Columbus, regista di Mamma, ho perso l’aereo e Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, ha rischiato di dirigere un altro classico di Natale. Nell’episodio di questa settimana del podcast “Awards Chatter” di The Hollywood Reporter, il regista veterano che di recente ha prodotto la nuova versione di Nosferatu, in uscita nei cinema il giorno di Natale ha raccontato di come un incontro “bizzarro” con Chevy Chase lo abbia portato a dirigere la saga.
Tutto è iniziato, ricorda Columbus, quando il collega di Chicago John Hughes gli ha inviato la sceneggiatura di National Lampoon’s Christmas Vacation (in Italia “Un Natale esplosivo”), che Hughes avrebbe dovuto produrre, chiedendogli di dirigerlo. Columbus, che aveva un disperato bisogno di lavorare, dopo un paio di flop al botteghino che avevano messo in dubbio il suo futuro da regista, ha accettato con entusiasmo ed ha iniziato a girare alcune scene durante le vacanze di Natale.
Columbus successivamente si è seduto con la star del film, Chevy Chase, e le cose si sono fatte subito molto strane. “Gli facevo diverse domande, e lui era completamente spento, disinteressato e distratto”, ha detto Columbus. “Ho pensato: ‘Wow, che strano. Per un attore che si sta impegnando in questo film, non ha proprio voglia di parlarne’. Poi, dopo 40 minuti di conversazione, mi ha detto la cosa più surreale che abbia mai sentito in un incontro, prima e dopo. Mi ha detto: ‘Aspetta un attimo, tu sei il regista?’. E io ho detto: ‘Sì’. E lui ha detto: ‘Oh, pensavo fossi un batterista’. Non so nemmeno cosa diavolo volesse dire”.
In seguito, Columbus ha descritto l’incontro “surreale” a Hughes, che ha suggerito ai tre di cenare insieme per cercare di rimediare. Ma questa volta, dice Columbus, “È stato anche peggio. [Chase] mi ignorava. Era come se non fossi nemmeno coinvolto nel film. Ogni volta che tiravo in ballo il film, cambiava argomento”. Columbus ha concluso che non aveva altra scelta che ritirarsi dal film, anche se non aveva idea se avrebbe avuto l’opportunità di dirigerne un altro.
Solo una settimana dopo, Hughes, “essendo la persona più generosa del mondo”, ha inviato a Columbus un’altra sceneggiatura a tema natalizio che aveva scritto e che intendeva produrre: Mamma, ho perso l’aereo. “L’abbiamo scampata bella”, si è meravigliato Columbus circa 35 anni dopo.
Mentre Hughes era convinto di voler affidare al giovane Macaulay Culkin il ruolo del protagonista del film, Kevin McCallister, Columbus all’inizio non ne era sicuro. “Ecco perché John Hughes era un grande produttore per un regista, e ho imparato molto da lui”, ha spiegato Columbus: “Mi ha detto: ‘Vuoi incontrare Macaulay?’. Ho detto: ‘Sì, mi piacerebbe incontrare Macaulay, ma mi piacerebbe incontrare anche tutti gli altri’. Ho finito per incontrare altri 300 bambini. Una colossale perdita di tempo, perché poi ho incontrato di nuovo Macaulay, ed è stato magico”.
Per quanto riguarda la voce che Chris Farley avrebbe quasi fatto parte del cast di Mamma, ho perso l’aereo? “Farley stava appena iniziando all’epoca”, ha detto Columbus, e il regista lo ha invitato a un provino un sabato mattina. “Questo ragazzo si è presentato alle 7 del mattino per il nostro primo incontro per il ruolo di Babbo Natale nel film. Non era in gran forma. Era appena arrivato dopo aver passato tutta la notte in giro per Chicago”. Il regista ha continuato: “Abbiamo dovuto dire: ‘Beh, non questa volta’. E poi negli anni ho conosciuto Farley molto bene, e abbiamo sempre parlato di quell’episodio”. “Il nostro primo incontro è stato a quel provino”, ha detto Columbus.
Columbus è intervenuto anche su uno dei più grandi dibattiti di internet: che lavoro facevano i genitori di Kevin per potersi permettere quella bellissima casa di Chicago?
“All’epoca, John e io ne abbiamo parlato, e abbiamo deciso quali fossero i loro lavori”, ha detto Columbus. Kate McCallister, interpretata da Catherine O’Hara, “era una stilista di successo”, come suggeriscono i manichini nel seminterrato della famiglia. Per quanto riguarda Peter McCallister, interpretato da John Heard, non può dirlo con certezza. “Il padre, basandosi sull’esperienza di John Hughes, potrebbe aver lavorato nella pubblicità, ma non ricordo cosa facesse”. È stato in grado di escludere una professione, però, che secondo le speculazioni online avrebbe potuto attirare i criminali Harry (Joe Pesci) e Marv (Daniel Stern) a casa McCallister: “Non la criminalità organizzata, anche se all’epoca a Chicago ce n’era molta”.
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