ThuLa motore Inter. Lautaro: "L'obiettivo? Vincere tutto". Thuram ...
L'argentino è a quota 15 gol in 16 giornate di campionato, il francese è a 7 (più 6 assist): in campo si completano alla perfezione e sono imprendibili per qualsiasi difesa
Andrea Ramazzotti
18 dicembre 2023 (modifica alle 01:14) - MILANO
La LuLa dello scorso anno ormai è un lontano ricordo. Il presente e il futuro dell'Inter è la ThuLa: Marcus Thuram + Lautaro Martinez, bomber implacabili di una squadra che vola in vetta alla classifica grazie al miglior attacco (39 reti) e alla difesa meno battuta (7 gol al passivo e 11 clean sheet). Il francese e l'argentino non hanno alle loro spalle ricambi altrettanti efficaci (Arnautovic e Sanchez sono ancora a secco in Serie A), ma finora non ne hanno avuto bisogno perché hanno avuto una frequenza realizzativa impressionante: il Toro è il capocannoniere del campionato con 15 centri in 16 incontri, Tikus è a 7. In totale fanno 22 reti sulle 39 della squadra ovvero il 56%.
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Il capitano è diventato il simbolo e il leader della squadra: nel 2023 è a quota 29 in campionato e nella storia nerazzurra ha già superato bomber del calibro di Vieri, Eto'o e Milito. Restano davanti a lui Nyers, 32 reti nel 1951, Angelillo, 31 nel 1958, e Meazza, 30 nel 1930. Il Toro ha due incontri, sabato a San Siro contro il Lecce e il 29 al Ferraris contro il Genoa, per scalare ulteriormente la classifica. Sia quella dei migliori bomber interisti in un anno solare, sia quella dei migliori marcatori della storia del club di via della Liberazione: adesso è a quota 119 ed è a -4 dal nono posto di Vieri e a -5 dall'ottavo di Icardi. Ma c'è di più: Lautaro è a 94 reti in Serie A nelle ultime 5 stagioni e mezzo. Nello stesso periodo solo Immobile, con 114 gol, ha fatto meglio. Visto che è stato pagato 17 milioni più bonus e tasse, è stato un colpo clamoroso di mercato piazzato nel febbraio 2018 dal d.s. Ausilio, bravo ad anticipare la concorrenza. Ecco perché l'Inter sta per blindare il ragazzo di Bahia Blanca con un contratto fino al 2028 da 8 milioni netti più bonus a stagione: lui è il punto fermo della squadra che punta allo scudetto, il leader che i compagni riconoscono. Lautaro, che ha celebrato l'1-0 con una maglietta in ricordo delle 13 vittime nella sua città natale ("Ieri sono andato a letto tardi perché la mia Bahia Blanca che ha sofferto questo temporale terribile ed ero preoccupato. In campo sono comunque entrato concentrato e ho voluto lanciare un messaggio ai miei concittadini perché superino presto questo momento"), ha parlato del feeling con Thuram: "Marcus si è messo a disposizione dei compagni e insieme a lui abbiamo fatto tutto quello che il mister ci ha chiesto finora. Siamo amici anche fuori dal campo e questo ci aiuta a fare meglio durante le partite. Non me lo aspettavo così forte ed è completamente diverso rispetto a Lukaku: Romelu impegnava i due centrali avversari fisicamente, mentre Thuram svaria su tutto il fronte offensivo". Eccoci al gruppo: "In estate quando ho avuto la fascia da capitano ho detto che avevo bisogno di tutti, di "Bare", di "Basto", di "Dima", di Darmian... Creare un gruppo ed essere una famiglia aiuta a raggiungere gli obiettivi: lo abbiamo dimostrato negli ultimi anni vincendo trofei e arrivando in finale di Champions. Questo inizio di campionato è stato importante e abbiamo dato un grande segnale: l'ho detto anche nello spogliatoio che dovevamo superare tutti insieme degli ostacoli e lottare tutti insieme per l'obiettivo che abbiamo ovvero vincere tutto. Il +4 sulla Juventus? E' un avversario di grande livello, che è lì anche se a volte vince giocando non bene. Noi però dobbiamo pensare a noi stessi e questo vantaggio è importante a livello psicologico per il nostro gruppo che non è composto da 11 elementi, ma da 25". Finale sul Mondiale vinto lo scorso anno ("Mi ha lasciato qualcosa in testa, anche se a causa del problema della caviglia non ho fatto quello che volevo. Questo mi spinge a lavorare ancora di più") e sul sorteggio Champions: "Non ho preferenze sul nome dell'avversario degli ottavi. Per arrivare in fondo bisogna battere tutti e quindi ci prepareremo bene per febbraio".
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E poi c'è Marcus, che avrà anche segnato meno della metà in campionato rispetto al compagno (7 centri), ma che, alla prima stagione in Serie A, sta avendo un impatto spaventoso con le sue accelerazioni, con i suoi dribbling, i suoi movimenti e i suoi assist (6 in A). "Quattro punti di vantaggio dalla Juve non sono tanti - ha sottolineato l'ex attaccante del Borussia Mönchengladbach - perché il campionato è lunghissimo. Contro la Lazio abbiamo fatto una bella partita e siamo contento, ma è presto. Il mio rendimento? Io provo sempre ad aiutare i compagni e se riusciamo a vincere sono ancora più felice. L’assist di Barella? Lui mi piace molto come calciatore e se riesco a ricevere un assist da lui sono felice. Com’è il gruppo Inter? Un gruppo a cui piace giocare e allenarci insieme. Ci amiamo come fratelli”.