John Elkann sulla madre Margherita Agnelli: «Una donna piena di ...
John Elkann sulla madre Margherita Agnelli: «Una donna piena di risentimento»
Il presidente di Stellantis e figlio di Margherita, secondogenita di Gianni Agnelli, svela i cupi retroscena familiari, mentre si combatte la battaglia per l'eredità dell'Avvocato
In un’intervista rilasciata al settimanale francese Le Point, John Elkann, nell’occhio del ciclone in queste settimane per la questione Stellantis, per la prima volta, scopre un lato della sua vita decisamente più intimo. Racconta, infatti, al giornale il rapporto tormentato con la madre Margherita Agnelli, dipingendo un quadro familiare per nulla idilliaco, ma fatto piuttosto di tensioni e violenze.
Non ha mezze parole il presidente di Stellantis: «È una persona naturalmente violenta, piena di risentimento» dice della madre, in quello che appare come uno sfogo senza precedenti nella storia della famiglia Agnelli. E le accuse non si fermano qui. Elkann parla, infatti, di un ambiente familiare segnato da violenze «verbali e fisiche», dove «la minima opposizione finiva con una punizione».
Margherita Agnelli e gli otto figliUna situazione, spiega Elkann, «peggiorata con la nuova vita (Margherita Agnelli si separò da Alan Elkann da cui aveva avuto John, Lapo e Ginevra, per sposare Serge de Pahlen, nobile russo di origine germano-balta, partorendo altri 5 figli): avere questi tre figli da un precedente matrimonio era un problema».
John Elkann si sfoga e confessa un rapporto molto teso con la madre Margherita Agnelli (Photographer: Federico Bernini/Bloomberg/ Getty Images)
Particolarmente toccante è il riferimento al fratello Lapo, che secondo John sarebbe stato quello che «ha subito più di tutti». Alla domanda, se si trattasse di schiaffi Elkann risponde: «Di più». E a confermare questa versione, anche la sorella Ginevra, sottolineando che «nel momento in cui John aveva più bisogno di lei, quando si è ritrovato solo con Fiat, lei gli ha voltato le spalle». John Elkann racconta di aver fatto vari tentativi di riconciliazione, tutti falliti, compreso quello dopo la morte della nonna Marella nel 2019, quando secondo il suo racconto la madre avrebbe cercato di convertirli alla religione ortodossa.
Margherita Agnelli de Pahlen all’Università Bocconi in una immagine del 21 novembre 2007 a Milano. La Corte d’appello civile di Torino ha respinto il ricorso presentato da Margherita Agnelli de Pahlen, figlia di Gianni Agnelli, per ridiscutere l’eredità del padre. I giudici hanno confermato l’esito della sentenza di primo grado pronunciata dal tribunale nel maggio del 2010.ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
Dietro questo scontro familiare si nasconde una delle più complesse battaglie legali del panorama italiano riguardanti un’eredità. La vicenda ha inizio addirittura nel 2007 e ancora oggi prosegue con cinque diversi procedimenti giudiziari. Tutto parte dall’accordo firmato nel 2004, un anno dopo la morte di Gianni Agnelli. Margherita rinuncia a qualsiasi pretesa sulla società Dicembre, la cassaforte di famiglia, in cambio di 1,3 miliardi di euro. La società, a quel punto, viene divisa tra i tre fratelli Elkann: 60% a John e 20% ciascuno a Lapo e Ginevra.
La prima contestazioneNel 2007, Margherita Agnelli riapre il caso, chiedendo il resoconto dei beni del padre. Il sospetto è che esistesse un “tesoretto” all’estero non dichiarato al momento dell’accordo. Questa prima causa viene dichiarata infondata dalla Cassazione nel 2015. Nel 2020, poi, Margherita torna alla carica sostenendo la nullità dell’accordo del 2004. La sua tesi è che il diritto italiano non permette di rinunciare a una futura successione, dato che all’epoca era ancora in vita la madre Marella Caracciolo.
I nodi ancora da sciogliereLa vicenda si complica ulteriormente con alcune questioni collaterali, che però diventano decisive. Tra queste, la residenza di Marella Caracciolo e le relative implicazioni fiscali; la misteriosa scomparsa di preziose opere d’arte, tra cui quadri di Monet, Picasso e De Chirico; e, infine, la validità dell’accordo del 2004, secondo il diritto svizzero o italiano.
Margherita Agnelli a Parigi con Giovanni Agnelli nel 1996 (Photo by Marc DEVILLE/Gamma-Rapho via Getty Images)
In gioco per la famiglia c’è molto: si tratta del controllo di un impero valutato 33 miliardi di euro, che comprende Stellantis, Ferrari, il gruppo editoriale Gedi e la Juventus. Le parole di John Elkann, ritenendole sincere, fanno pensare però che questa battaglia vada ben oltre il denaro, ma tocchi ferite familiari profonde e mai rimarginate. Una saga quella degli Agnelli che, mescolando dramma familiare e alta finanza, continua a conquistare l’attenzione dell’Italia.