Marina Berlusconi torna a parlare di politica a margine dell’inaugurazione di una nuova libreria Mondadori nella galleria Alberto Sordi a Roma. E anche lei si scaglia contro i giudici – foto | video
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“GIUDICI NEMICI” – La presidente di Mondadori, in tailleur nero, elegantissima, dichiara: “Certi giudici non sono nemici di Giorgia Meloni o di Silvio Berlusconi, ma di tutto il Paese”, riferendosi probabilmente alla vicenda dei migranti trasferiti in Albania che poi sono stati fatti rientrare in Italia in seguito alla decisione del tribunale di Roma.
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NON VEDE MELONI – La primogenita di Silvio Berlusconi decide di essere diplomatica e sull’operato del governo dice di dare un giudizio positivo: “Ho un rapporto costruttivo con il governo, sono una imprenditrice, è normale che abbia un rapporto positivo. A me interessa una sola cosa, che il governo in carica sia stabile e faccia bene”. Precisa però che non vedrà la premier Giorgia Meloni: “Mi avrebbe fatto piacere averla qui, ma potete immaginare gli impegni della presidente del Consiglio”. In realtà Meloni è a poche centinaia di metri, alla galleria Gnam, alla festa del quotidiano Il Tempo.
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APPOGGIO AL GOVERNO – Marina approva le politiche fiscali ed economiche dell’esecutivo, soprattutto il contributo chiesto alle banche. “Mi sembra di buonsenso, frutto del dialogo – osserva – In questi due anni il governo ha messo in sicurezza i conti pubblici e in politica estera è stato serio e autorevole, ispirandosi ai valori dell’europeismo e dell’atlantismo, e l’economia ne ha tratto beneficio e lo dimostrano i fatti. La Borsa è positiva, lo spread è calato e l’economia reale tiene”.
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“NON SONO DI SINISTRA” – Le parole di lodi al governo non erano scontate. Mesi fa aveva dichiarato di sentirsi più vicina a una sinistra di buonsenso, suscitando un putiferio. A Roma ha voluto chiarire il concetto: “La questione dei diritti non è di destra né di sinistra, ma di civiltà e umanità. Poi serve un cambiamento che richiede tempo, ma la politica ha il compito di fornire risposte alla società. L’evoluzione non deve essere frenata, la sinistra su questi temi specifici si è mostrata più aperta e attiva. Io però sono una liberale berlusconiana, non sono di sinistra, e ho dubbi sulla maternità surrogata: la maternità non si può trasformare in una mercificazione del corpo femminile”.
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“VOTEREI KAMALA HARRIS” – Scenderà mai in campo? Alla domanda che le è stata posta mille volte, ha sempre la stessa risposta: “Mio padre me lo ha sempre sconsigliato. Io faccio l’imprenditrice, mi piace quello che faccio e questo vorrò continuare a fare in futuro”. Poi un’incursione sulle prossime elezioni americane di novembre. Se fosse in America voterebbe per Kamala Harris, candidata democratica, piuttosto che per Donald Trump: “È capace e determinata e credo abbia buone chances”.
d.a.
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