È morto Mario Tessuto, cantò "Lisa dagli occhi blu"
Il testo di un ragazzo calabrese. Il lancio della coppia Bigazzi-Cavallaro. E nel '69 un successo clamoroso
Quanto costa un amore non sbocciato? Al cambio di oggi circa 1500 euro, poco meno del bonifico mensile di un prof di liceo. Lo dice la storia di una canzone, Lisa dagli occhi blu, e del suo interprete, Mario Tessuto, all'anagrafe Mario Buongiovanni, morto ieri a Vigevano a 81 anni).
Tanto tempo fa Lisa, proprio quella Lisa (che forse si chiamava Marisa, ma al cuor, come alla metrica, non si comanda), frequentava la II B del Liceo di San Demetrio Corone, in provincia di Cosenza. E in quella classe c'era un ragazzo che aveva perso la testa per lei. Il ragazzo si chiamava Mario Guido, e da grande sarebbe diventato un professore di latino. «Classe seconda B il nostro amore è cominciato lì...». Diceva Mario Guido, morto nel febbraio 2022: «Lisa l'ho rivista quando aveva quasi diciotto anni e non aveva più le trecce. Del feeling che avevamo non era rimasto neanche un brandello di sorriso, era cambiata totalmente». Morale: ci scrisse una canzone. «Senza le trecce la stessa non sei tu...». Poi inviò il testo a un paroliere, ricevendone, appunto, 150mila lire, ovvero 1500 euro, lacrima più, lacrima meno. Dopodiché entra in gioco l'altro Mauro, in arte Tessuto (nella foto). Nel luglio 1969, la coppia Bigazzi-Cavallaro affida Lisa dagli occhi blu a quel cantante casertano salito al Nord, a Milano, e finito nell'orbita del Clan di Celentano.
Amico di Livio Macchia dei Camaleonti, aveva messo in piedi anche un suo complesso dal nome quasi surrealista, «Mario Tessuto e i suoi filati» e l'anno prima era stato nel gruppone del Cantagiro. Salta in sella a Lisa e stacca tutti: è un boom clamoroso. Poco importa che a Un disco per l'estate si piazzi al secondo posto dietro Penso a te di Al Bano. La canticchiano tutti, sartine, imbianchini, avvocati, commercialisti, facchini, prostitute.
È e sarà la canzone di Mario Tessuto. Il quale l'anno dopo partecipa, pur se dietro le quinte, a un'altra pagina di storia della musica leggera italiana, la famosa cavalcata da Milano a Roma di Lucio Battisti e Mogol. Le foto dell'evento le scatta lui.