Clarissa Burt e il grande amore per Massimo Troisi: «Ci sono storie ...

Clarissa Burt e il grande amore per Massimo Troisi: «Ci sono storie e poi ci sono amori»

Nella sesta puntata del Grande fratello è andato in scena l’amore. Clarissa Burt, infatti, ha raccontato il sentimento profondo che la legava a Massimo Troisi. Una storia d’amore mai dimenticata. E condivisa con il pubblico del Gf.

Massimo Troisi ricordato con amore da Clarissa Burt

«Ci sono storie e poi ci sono amori». Clarissa Burt non avrebbe potuto raccontare meglio il sentimento che la univa a Massimo Troisi. «Ci ho messo non so quanti anni prima che io potessi guardare Il postino», rivela. «Lo conobbi a una cena a novembre. Io non accendevo mai il riscaldamento. Il giorno dopo lui, per corteggiarmi, mi ha mandato la legna per il camino: è arrivato un camion. E lì ho detto: “Yes”».

Ho ancora il suo anello di fidanzamento

Ad Alfonso Signorini, poi, l’attrice rivela di avere ancora l’anello di fidanzamento regalatole da Massimo Troisi. Ma a un certo punto i due si separano. «Non potevo superare una cosa che lui aveva fatto», spiega Clarissa Burt. «In Italia mi dicevano di chiudere un occhio. Ma, se chiudi un occhio, poi devi chiudere anche le orecchie e rischi di chiudere il cuore. Non ero disposta a farlo».

Il grande rimpianto di Clarissa Burt

Non riuscendo a trattenere le lacrime, l’attrice rivela poi il suo grande rimpianto. «Passano tre anni, vado negli States. Quando arrivo, il 4 giugno, apro il telefono e trovo una sfilza di messaggi». Clarissa non si è mai perdonata di non essere riuscita a parlare un’ultima volta con l’attore prima della sua scomparsa poche ore dopo la fine delle riprese de Il Postino.

Lui la cercava ma lei non è riuscita a raggiungerlo in tempo. «Il fatto di non esserci stata mi è rimasto, mi dispiace», ha detto. Aggiungendo: «Sono arrivata a Roma nel giorno in cui Massimo è volato con gli angeli. Io so cosa voleva dirmi. Però non c’ero, e ora lui non c’è».

Il grande insegnamento di Massimo Troisi

Quella storia d’amore Clarissa Burt non l’ha mai dimenticata. Di Troisi ricorda che era «divertente, un uomo molto riservato. Sono stata vicina anche a suo padre e alla sua famiglia. Ho dovuto imparare l’italiano e poi il napoletano».

Ma il suo più grande insegnamento è un altro: «Lui mi disse: “Il successo non è stare sui rotocalchi ma è un’altra cosa”».