Matteo Berrettini in finale a Phoenix: battuto Vukic in due set

17 Mar 2024
Matteo Berrettini

di Marco Calabresi

L’australiano sconfitto 7-6, 7-6. L’azzurro costretto a giocare quarti e semifinale a poche ore di distanza. Ora stasera incontrerà il portoghese Borges

« Mi era mancato tutto questo». La gioia di Matteo Berrettini è indescrivibile, come lo era la voglia di tornare a provare emozioni in campo: con due vittorie nel giro di poche ore sul francese Térence Atmane e sull’australiano Aleksandar Vukic, Berrettini si è qualificato alla finale del Challenger di Phoenix, torneo che ha segnato il rientro nel circuito di un ragazzo troppe volte frenato dagli infortuni e che non giocava un match ufficiale da fine agosto.

Tra Matteo e un titolo che manca dal giugno del 2022 al Queen’s c’è il portoghese Nuno Borges, campione in carica di un Challenger che Berrettini aveva vinto nel 2019: si gioca alle 22, con diretta su Supertennis. La pioggia aveva costretto gli organizzatori a spostare in avanti il programma del torneo: Matteo è stato quindi costretto al doppio impegno nella stessa giornata, e il primo contro Atmane era stato tutt’altro che breve con una vittoria in tre set, la terza in tre match nel Challenger in Arizona con un montepremi di 225.500 dollari. Contro Vukic, invece, di set ne sono bastati due (2 ore e 15’ di gioco, per un totale di oltre cinque da mattina a sera), anche se entrambi finiti al tiebreak, con uno dei 13 ace a chiudere il match prima dell’urlo liberatorio di chi aveva tanta rabbia in corpo.

Non è la prima volta che Berrettini torna in campo dopo un lungo stop e va dritto in finale: era successo già nel 2022, dopo l’operazione alla mano destra. Lì le finali consecutive furono addirittura due, entrambe vinte, a Stoccarda e al Queen’s, prima di altri infortuni. All’epoca accanto a Matteo c’era ancora Vincenzo Santopadre; negli ultimi mesi, Berrettini si è affidato a Francisco Roig, ex coach di Rafa Nadal. «Ho lottato su ogni punto, del resto il mio coach ha lavorato tanti anni con Rafa - le parole del romano -. Ho lavorato davvero tanto in questi sette mesi nei quali non ho potuto competere: oggi ho cercato solo di godermi ogni momento in campo e sono davvero felice. Ma so che posso giocare meglio di così». The Hammer is back.


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17 marzo 2024 (modifica il 17 marzo 2024 | 08:03)

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