Matteo Berrettini soffre un set all'esordio poi si scioglie e vola al 2 ...

26 Ago 2024
Matteo Berrettini

Servivano conferme sulla condizione fisica e sul piano del gioco per ritrovare fiducia, e soprattutto la prima vittoria del 2024 sulla superficie veloce, all'ultimo Slam della stagione. Matteo Berrettini centra alla perfezione questo obiettivo al primo turno contro un avversario di un certo blasone sulla carta, quell'Albert Ramos Viñolas che nel 2017 arrivò a spingersi fino a diventare numero 17 al mondo, ma difficile da impensierire l'azzurro quest'anno che è scivolato fuori dalla top-100 dopo 13 stagioni consecutive e senza match nelle gambe sul cemento. In fondo così è stato, Berrettini ha messo alla prova il proprio fisico e i propri nervi, specialmente nel primo set in cui fatica a macinare prima di sciogliersi nei successivi, ma nel complesso non c'è mai stata storia contro il 36enne spagnolo: lo dice anche il risultato, un 7-6 6-2 6-3 in 2h20' (la maggior parte del tempo impiegato per sbloccare il primo parziale) che vale l'accesso al secondo turno degli US Open, dove lo attende Taylor Fritz, che ha superato l'argentino Camilo Ugo Carabelli con un andamento piuttosto simile all'azzurro. E in quel momento si capirà che cosa possiamo aspettarci dal 28enne romano, finalmente tornato in condizione, scacciati gli ultimi fantasmi su quei campi in cui un anno prima ci aveva lasciato una caviglia.

Soltanto un brivido nel primo set quando l'azzurro perde l'appoggio e appoggia male proprio quella gamba destra, già fasciata. Qualche secondo da perdere il respiro, poi Matteo si rialza e fa cenno di stare bene.

La cronaca del match

Un incontro in cui fa tutto Berrettini, a momenti ingiocabile al servizio come suo solito quando è in forma, ma altrettanto capace di complicarsi la vita. Eloquente il dato del primo set, in cui mette a segno nove ace ma commette anche quattro doppi falli, principalmente nei primissimi turni in battuta. L’azzurro inoltre impiega tempo a trovare le misure, faticando a far partire lo scambio e regalando diversi gratuiti in risposta nel corso del primo parziale, fattore che rischia di offuscare il divario tecnico tra i due in questo momento e costringe Berrettini a risolvere la pratica soltanto al tie-break, dopo quasi un’ora. In sostanza Matteo impone paradossalmente uno stato di dominio tale da realizzare lui quasi tutti i punti, che siano vincenti o errori. Riesce anche a trovare un facile break sul 36enne catalano al sesto gioco, ma se lo divora subito dopo al servizio facendosi rimontare da 40-0 e colpendo malaccio un paio di dritti ai vantaggi. Per fortuna fugge dall’intricata situazione limando gli errori sul tie-break, vinto per 7-2 una volta trovate un paio di risposte che lasciano Ramos sulle gambe.

Sgrovigliato il primo set a proprio favore, il resto dell’incontro si mette in discesa per Berrettini. Sin dall’inizio del secondo set è più fluido e comincia a variare il gioco, strappando così immediatamente il servizio a Ramos Viñolas. Il momento che stappa definitivamente la partita e la incanala verso l'azzurro arriva però al settimo gioco del secondo parziale, quando lo spagnolo è avanti 40-0 ma si fa prendere dalla foga e getta via tutto. Altro break di Berrettini che va a servire per chiudere 6-2 il set e si porta avanti sul 2-0.

L'inerzia non varia nel terzo set, caratterizzato da game rapidissimi quando è al servizio Berrettini e sudatissimi quando il turno di battuta passa traa le mani del 36enne spagnolo. Come quello che decide le sorti dell'incontro: per dieci minuti abbondanti lo spagnolo non riesce a chiudere come era successo spesso anche nel set precedente e dopo una lunga serie ai vantaggi concede due palle break all'azzurro. Sull'ultima Matteo trova l'aiuto del nastro, prosegue spedito verso la vittoria col suo devastante servizio e trova due match point sulla battuta dell'avversario: al primo Ramos si salva spolverando di un soffio la riga, al secondo spedisce in corridio e consegna il 6-3 e la vittoria a Berrettini.

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