Bruno Vespa «professionista della disinformazione»: il video in ...

17 giorni ago
Matteo Gracis Bruno Vespa

Bruno Vespa «un professionista della disinformazione», così lo definisce Matteo Gracis, fondatore del giornale L’indipendente, durante un viaggio in treno. Il conduttore di “Porta a Porta”, infastidito, ha reagito replicando: «Vada a **ncu*o».

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Bruno Vespa e Matteo Gracis, scoppia la lite in treno

Matteo Gracis si trovava sullo stesso treno di Vespa e non ha perso occasione per chiedergli un selfie, il conduttore di Rai1 ha cortesemente accettato cadendo nel tranello tesogli da Gracis. Ma non era una foto quella che il fondatore de L'Indipendente stava facendo ma un video. «Bruno Vespa uno dei più grandi professionisti…», per poi concludere a sorpresa: «… della disinformazione». Bruno vespa infastidito replica senza mezzi termini: «Vada a fare in c*lo». Ma Gracias continua a riprendere e a parlare, «… del giornalismo che è un megafono della voce dei padroni, giusto?», e il conduttore di Porta a Porta prosegue: «Certo, assolutamente. Può accomodarsi per favore?». Poi un altro uomo si mette in mezzo a loro e Gracis ritorna al suo posto per spiegare i motivi della sua contestazione.

Bruno Vespa spiega quanto accaduto su X

Ma non finisce qua perché Bruno Vespa ha voluto replicare a Matteo Gracis anche sul suo profilo X: «All'odiatore Matteo Gracis, vorrei tornare un momento sul nostro piacevole incontro di ieri perché ho scoperto soltanto adesso che la tua ignoranza professionale è così abissale da non sapere che il Capo dello Stato non ha alcuna competenza sul segreto di Stato. E invece tu, purtroppo, hai accusato pesantemente Mattarella di averlo prolungato per otto anni su Ustica per nascondere non so che cosa». E poi aggiunge: «Vedi Gracis, la caratteristica di voi odiatori è che col risentimento cercate di riscattare le vostre infinite frustrazioni professionali e personali. E quindi ti sei ridotto a vendere la tua misera merce sui treni, come hai provato a fare ieri con me, buona fortuna»

E su Instagram Matteo Gracias spiefga i motivi della sua scelta: «È uno dei responsabili dell’informazione spazzatura che abbiamo in Italia.

La mia contestazione è stata educata, civile, pacifica, senza insulti e, anzi, mi sono anche scusato per l’incursione […] L’ho contestato perché è giusto esternare a questi soggetti, abituati ad autografi e selfie, il proprio dissenso. I danni causati da pennivendoli simili sono incalcolabili. Hanno rincoglionito e lobotomizzato generazioni di italiani. Mi sembrava il minimo. Avete notato l’incapacità ad alcuna volontà di confronto. Se capitasse a me, ascolterei chi mi critica per ribattere. Questi non sono abituati perché è tutta una vita che sono abituati ai tappeti rossi». 

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