Banana di Cattelan, ma cos'ha di speciale?

9 ore ago
Maurizio Cattelan

Una banana milionaria. E non a caso: è la banana di Cattelan. La celebre installazione di Maurizio Cattelan "Comedian" – una banana attaccata al muro con del nastro adesivo argentato – ha raggiunto da Sotheby's a New York la cifra record di 6,2 milioni di dollari, polverizzando le stime iniziali che oscillavano tra 1 e 1,5 milioni. Nel corso dell'asta, svoltasi nel cuore dell'Upper East Side, sette offerenti internazionali si sono contesi l'opera per oltre dieci minuti in una battaglia al rialzo che ha visto trionfare Justin Sun, imprenditore cinese e fondatore della piattaforma di criptovalute Tron.

La vendita segna un momento significativo nel mercato dell'arte contemporanea, in un 2024 che ha visto le vendite in asta perdere dal 20 al 25 percento del fatturato rispetto allo scorso anno. L'opera di Cattelan si è trasformata in un vero e proprio fenomeno mediatico, moltiplicando di cinquanta volte il suo valore iniziale rispetto ai 120.000 dollari pagati alla sua prima apparizione nel 2019 ad Art Basel Miami Beach. L'acquisto include non solo la banana e il nastro adesivo, ma anche un certificato di autenticità e dettagliate istruzioni per l'installazione, comprese le indicazioni su come sostituire il frutto quando necessario.

Chi è il compratore?

Justin Sun è una delle figure più enigmatiche del mondo tech e finanziario. Trentaquattrenne di origini cinesi, è diventato miliardario grazie a Tron, una delle principali piattaforme di criptovalute al mondo che ha fondato nel 2017. La sua fortuna è stimata in diversi miliardi di dollari, anche se il valore esatto è difficile da determinare data la volatilità del mercato delle valute digitali.

Il suo interesse per l'arte contemporanea è relativamente recente ma già caratterizzato da acquisizioni eclatanti. Nel suo portfolio figurano opere di artisti del calibro di Pablo Picasso, Andy Warhol e Alberto Giacometti. Nel 2021 ha fatto parlare di sé per aver speso 78,4 milioni di dollari per una scultura di Giacometti venduta da Christie's. Dopo quest'opera, la sua collezione è stata arricchita da altri pezzi prestigiosi, tra cui opere di Picasso acquisite sempre attraverso le principali case d'aste.

La sua strategia di collezionista sembra seguire un pattern preciso: puntare su opere che generano dibattito e attenzione mediatica, proprio come la banana di Cattelan. "Questo non è solo un'opera d'arte", ha dichiarato dopo l'acquisto di "Comedian", "rappresenta un fenomeno culturale che unisce i mondi dell'arte, dei meme e della comunità delle criptovalute".

Sun è noto anche per le sue mosse controverse nel mercato delle criptovalute. Ha fatto discutere la sua decisione di rinviare all'ultimo momento una cena da 4,5 milioni di dollari con Warren Buffett, vinta attraverso un'asta di beneficenza. La cena si è poi svolta nel 2020, con Sun che ha tentato di convertire il leggendario investitore alle criptovalute.

Storia di un successo tra arte e provocazione

L'ascesa della banana di Cattelan nel mercato dell'arte rappresenta un caso unico nella storia recente. Quando fu presentata per la prima volta nel 2019 ad Art Basel Miami Beach, l'opera scatenò un dibattito globale sul significato dell'arte contemporanea e attirò folle da record, tanto che gli organizzatori furono costretti a rimuoverla dall'edificio per motivi di sicurezza. Le tre edizioni originali furono vendute in poche ore: due al prezzo di 120.000 dollari ciascuna, mentre per la terza il gallerista alzò il prezzo a 150.000 dollari puntando alla vendita a un museo. La strategia si rivelò vincente: una delle copie venne donata al Solomon R. Guggenheim Museum di New York da un collezionista anonimo. Un'altra finì nelle mani di una catena di supermercati della Florida. La terza è quella appena battuta all'asta da Sotheby's.

L'opera è diventata ancora più celebre per due episodi di "vandalismo performativo": come ricorda il Guardian, l'artista newyorkese David Datuna rimosse e mangiò la banana durante l'esposizione a Miami, gesto che fu poi replicato nel maggio 2023 da uno studente d'arte sudcoreano durante una mostra a Seul. In entrambi i casi, seguendo le istruzioni dell'artista, il frutto fu semplicemente sostituito.

Come sottolinea il catalogo d'asta di Sotheby's citato dal Corriere, "nessun'altra opera d'arte del ventunesimo secolo ha provocato scandalo, acceso l'immaginazione e capovolto la definizione stessa di arte contemporanea" come Comedian. Prima della vendita record, l'opera ha attraversato un tour mondiale in nove città, tra cui Dubai, Taipei, Londra, Parigi, Tokyo e Hong Kong. Nella sede newyorkese di Sotheby's, oltre 12.000 visitatori hanno potuto ammirarla nelle due settimane precedenti l'asta.

L'artista padovano, noto per le sue provocazioni - tra cui un water d'oro massiccio intitolato "America" – ha sempre difeso il significato profondo dell'opera. Cattelan ha spiegato: "Non era uno scherzo, ma una riflessione su ciò che apprezziamo". E ancora: "Potevo giocare all'interno del sistema, ma con le mie regole".

Il nuovo record e le prospettive future

Il prezzo raggiunto dalla banana di Cattelan, per quanto impressionante, è ben lontano dai record assoluti del mercato dell'arte. L'opera più costosa mai venduta all'asta rimane il "Salvator Mundi" attribuito a Leonardo da Vinci, battuto nel 2017 per 450,3 milioni di dollari. Tra gli artisti viventi, il record appartiene a Jeff Koons per il suo "Rabbit" in acciaio inossidabile, venduto nel 2019 per 91,1 milioni di dollari.

Rimane il fatto che la vendita di "Comedian" rappresenta uno dei momenti più significativi del mercato dell'arte nel 2024, un anno che ha visto un generale rallentamento delle vendite. Il successo dell'asta segue di pochi giorni un altro record significativo: "L'impero delle Luci" di Magritte è stato venduto da Christie's per 121,6 milioni di dollari, dimostrando la resilienza del mercato dell'arte di alto livello nonostante il contesto economico incerto. La risposta del mercato è stata chiara: l'opera si inserisce in una tradizione di opere rivoluzionarie che hanno ridefinito i confini dell'arte, dalla "Fontana" di Duchamp del 1917 fino a "Love is in the Bin" di Banksy, che si autodistrusse durante un'asta del 2018.

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