Leda Bertè, i dubbi sulla morte di Mia Martini: «L'ultimo a vederla fu ...
Il 12 maggio 2023 saranno 18 anni dalla morte di Mia Martini. Quel giorno era una domenica e l'annunciò fu dato proprio da Mara Venier a Domenica In. Oggi nel salotto di Rai1 si torna a ricordare Mimì. Leda Bertè sorella di Mia arriva in studio: «Era molto ironica a volte triste» ricorda così la sorella Mimì. Forse non tutti sanno che Loredana Bertè e Mia Martini hanno due sorelle di nome Leda e Olivia. Leda è nata nel 1945 a Bagnara Calabra e si è trasferita poi insieme alle sorelle nelle Marche visto che il papà lavorava presso L’Istituto magistrale di San Ginesio nei dintorni Macerata. La donna ha dedicato parte della sua vita all’informatica, per poi lavorare a lungo presso il centro elettronico di documentazione della Corte di Cassazione. In seguito, per sette anni, ha poi lavorato al Ced della Corte d’Appello.
Leda Bertè ricorda la sorella Mia MartiniSi torna a parlare di quando avevano etichettato di Mia Martini di portare sfiga. «La cattiveria delle persone è stata superiore alla sua voglia di cantare, si è chiusa, ha sofferto tantissimo e tutto questo l'ha portata a pagarne le coseguenze in prima persona». Poi la rivelazione: «È stata anche in carcere in Sardegna perchè era in un locale e le hanno trovato delle bustine di droga nella borsa, è stata incolpata di spaccio cosa non vera», e la sorella spiega: «gliele avevano messe non se ne è accorta e ha pagato in prima persona»
Le accuse«Ha sofferto tantissimo della gente che le diceva che portava jella. Era troppo arrabbiata con la vita poi tutto questo dolore per 6-7 anni non ha lavorato» E' morta a 47 anni, giovanissima Mia.
Era una donna sola che aveva scelto di non avere nessuno al suo fianco, troppe le delusioni avute. «Il mio telefono suona solo per questioni di lavoro, non ho più amici», raccontava questo la Martini prima di morire. «Per ogni momento felice che aveva ce ne era uno di tristezza. Mia non è mai riuscita a dimenticare tutto il male che le hanno fatto». Nel 1989 Mimì torna al successo grazie ad Adriano Aragozzini che la porta a Sanremo con Almeno tu nell'universo. «Era felice, poi non so cosa è successo quando si è trasferita a Milano per vivere vicino a papà. Voleva riconquistarlo. Io ho cercato di tenerlo alla larga perché non l'ho mai perdonato».
I dubbi sulla morteCi sono troppi punti oscuri, sulla morte di Mia Martini, trovata senza vita nel '95 nell'appartamento di Cardano al Campo, in provincia di Varese, dove si era trasferita da appena un mese per stare più vicina al padre. E proprio il padre è uno dei grandi punti interrogativi - oltre che di sofferenza, stando al racconto di Leda.
«Lui quella sera è stato l'ultimo a vedere Mimì e dopo che lui è andato via lei è stata trovata morta. Io non ho mai capito cosa è successo se hanno litigato o cosa, ma c'erano segni di violenza, un litigio c'è stato. Non lo so e mai si saprà perchè non ci stanno nessuno dei due». Ha provato a chiedere spiegazioni all'uomo Leda ma «non mi ha mai risposto». L'uomo è sempre stato descritto come un violento, Loredana lo definì «il mostro che avanzava in silenzio. Era l’uomo nero delle favole. Era il cattivo, il vigliacco che chiudeva la porta per non rischiare che qualcuno lo vedesse. Il porco che aveva un fremito. Il bastardo che sentiva un lampo di piacere. Noi e lui. Soli finalmente. Avevo cinque anni, ero terrorizzata. In canottiera, il padre si metteva comodo e si toccava, nella nostra stanza. Io e Mimì eravamo sveglie, ma facevamo finta di dormire» nel suo libro Traslocando, è andata così.
Altra questione che le sorelle Bertè non si spiegano è il motivo per il quale subito dopo i funerali senza dire niente a nessuno lui ha voluto cremare il corpo della figlia. «Non so cosa è successo non ho avuto modo di farmelo spiegare sono rimasta sempre con questo dubbio che lui gli abbia menato e fosse successo qualcosa».
Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Aprile 2023, 16:09© RIPRODUZIONE RISERVATA