Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì, archiviata l'indagine sulla lite. I ...

3 ore ago

Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì, archiviata l’indagine sulla lite. I testimoni: «Si minacciavano di morte»

Micaela Ramazzotti - Figure 1
Foto Io Donna

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera che ha pubblicato i racconti dei testimoni dello scontro tra i due ex, dopo il ritiro della querela di lui, anche lei avrebbe deciso di fare altrettanto. «L’inchiesta per violenza privata e lesioni, con tutte le sue incognite, finisce in archivio»

Graffi, sputi, morsi. E poi insulti e perfino minacce di morte. Non è un film, ma tutto quello che è accaduto nell’ormai famosa lite tra Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì. A giugno l’attrice e il regista sono stati protagonisti di una violenta lite a Roma. Con i due ex c’erano anche Claudio Pallitto, nuovo compagno di Micaela Ramazzotti, e Ottavia Virzì, primogenita del regista. Dopo la rissa, partono le querele da parte di entrambi. Poi, a settembre, il passo indietro di lui che ha ritirato la querela. Ora, stando a quanto riferito dal Corriere della sera, anche lei ha deciso di fare altrettanto. Il quotidiano, però, ha pubblicato anche il racconto dei testimoni che hanno assistito alla lite. E, ciò che emerge racconta un amore finito nel peggiore dei modi.

Quella tra i due volti noti del cinema italiano non è stata una separazione semplice. E la prova è arrivata proprio da quella lite finita su tutti i giornali.  I due si sarebbero incontrati per caso. Lei era seduta a un tavolino fuori da un locale con il nuovo compagno Claudio Pallitto. Lui stava passando per strada insieme alla figlia nata da una precedente relazione. Pare che i due abbiano iniziato a discutere per dettagli legati al divorzio. Una lite accesa, nella quale sarebbero «volati piatti e sedie» e che si è conclusa con l’arrivo di carabinieri e ambulanza. Poi, i due ex hanno deciso di querelarsi a vicenda.

I testimoni della lite: «Si minacciavano di morte»

Stando a quanto riportato dal Corriere, però, la lite sarebbe andata oltre il lancio di piatti e sedie. «Si minacciavano di morte. E lei colpiva la figlia di lui», ha riferito un testimone. E poi, magliette strappate, sputi, graffi, e offese. L’attrice denuncerà che «Paolo Virzì le sputava addosso e la insultava con epiteti quale “brutta me…, mi…a”», riporta il quotidiano.

Anche lei ritira la querela

Poi, a settembre, il primo passo indietro del regista che ha deciso di ritirare la querela. Ora, dopo un iniziale rifiuto, pare che anche Micaela Ramazzotti abbia deciso di ritirare la sua querela. «La decisione è stata assunta a tutela della serenità e a protezione dei propri figli soprattutto nel delicato momento in cui le iniziative intraprese in tal senso sembrano dare i risultati sperati», riferiscono Annamaria Bernardini De Pace e David Leggi, legali della Ramazzotti. Dunque, «L’inchiesta per violenza privata e lesioni, con tutte le sue incognite, finisce in archivio», riferisce il Corriere.

Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì, dall’amore alle liti per strada

Correva l’anno 2007 quando l’attrice e il regista si sono conosciuti sul set di Tutta la vita davanti. Nonostante la differenza d’età di 15 anni, tra i due scoppiò il colpo di fulmine. Coronato poi da un matrimonio, avvenuto a Livorno il 17 gennaio 2009, giorno del compleanno di lei.

Dal loro amore sono nati due figli: Jacopo nel 2010 e Anna nel 2013. Affiatati e innamoratissimi, hanno lavorato insieme in film indimenticabili comeLa prima cosa bella e La pazza gioia. Ma la favola d’amore è durata poco. Già nel 2018, infatti, i due hanno affrontato una prima crisi con tanto di separazione, decidendo poi di fare un passo indietro e riprovarci. Ma non ha funziato. L’anno scorso l’addio. E questa volta, pare, per sempre. La conferma? Quella lite in strada che difficilmente verrà dimenticata.

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