A Palazzo Reale la prima mostra dedicata a Mike Bongiorno ...

3 giorni ago
Mike Bongiorno

Nel centenario della nascita, inaugura la mostra Mike Bongiorno 1924 – 2024 dedicata al grande presentatore, protagonista della storia della tv, ma anche di quella del nostro Paese, che il pubblico potrà scoprire da domani al 17 novembre nella sede di Palazzo Reale a Milano, città che l’ha adottato e che amò sin da subito. Un’esposizione inedita che testimonia un passaggio epocale sulla storia della televisione e del costume degli italiani, un’esperienza immersiva che trasformerà lo spazio espositivo in una scatola scenica ricca di ricordi della sua carriera e permetterà al visitatore di entrare in contatto con la sua storia personale oltre che con il personaggio pubblico.

In esposizione anche le ‘rarità’ concesse dalla Fondazione Mike Bongiorno

Un luogo della memoria e del presente al tempo stesso, nato dalla ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, arricchito da tante ‘rarità’ concesse per l’occasione dalla Fondazione Mike Bongiorno: documenti personali, foto inedite, copioni originali, cimeli artistici e premi, oggetti e ricordi che accomunano più generazioni di estimatori. La mostra si apre con un contributo video in cui Aldo Grasso racconta quello che per lui Mike ha rappresentato nel mondo della televisione.

Le dodici sezioni della mostra

Il lavoro di ricerca, che ha portato a questa mostra, culmina nelle dodici sezioni di cui è composta: 1. Mike Bongiorno: una storia straordinaria, 2. Il sole dei Bongiorno, 3. Tra New York e Torino, 4. Un italo-americano e la Guerra, 5. La Voce dell’America, 6. Il ritorno in Italia, la nascita della TV, 7. Il Re del quiz, 8. Rischiatutto, 9. La nascita della TV commerciale, 10. Dalla Ruota della Fortuna alla TV del XXI secolo, 11. La fenomenologia di Mike, 12. Sempre più in alto.

Oltre alla televisione non mancherà il suo rapporto speciale con Il Cinema, I Fotoromanzi, Lo Sport, Il Festival di Sanremo, Il Mito, La pubblicità, La famiglia.

L’esposizione sarà corredata dal catalogo edito da Silvana Editoriale che contiene storia, documenti e immagini di una vita intera; un ricordo corale che si avvale delle testimonianze di amici, colleghi, collaboratori e di contributi critici.

Tra le ricostruzioni scenografiche, la cabina di Rischiatutto e la Ruota della Fortuna

Grande impatto all’interno dell’esposizione avranno le ricostruzioni scenografiche che contestualizzeranno alcuni momenti focali della carriera di Mike ma anche della nostra società: uno studio radiofonico americano anni Quaranta, la sala tv di un bar anni Cinquanta, luogo che ospitava tantissimi appassionati dei programmi del momento, la cabina rossa e bianca di Rischiatutto, dove sarà possibile diventare il concorrente o il presentatore e la ruota di La ruota della fortuna, riprodotta in scala per l’occasione.

Filo conduttore, i filmati biografici del presentatore

Filo conduttore del percorso i filmati biografici, nei quali, attraverso le stesse parole del presentatore, si ripercorrerà la sua storia e quella degli italiani dagli anni Venti ai giorni nostri. Ampio spazio sarà dato ai filmati di repertorio di Rai e Mediaset che hanno collaborato attivamente al progetto. Saranno, inoltre, raccontate le sue grandi passioni, soprattutto lo sport e la montagna.

Mike Bongiorno, l’uomo che ha “acceso” la tv nel 1954

Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, mamma torinese e padre italo-americano, è stato il primo volto della televisione pubblica italiana, l’uomo che l’ha letteralmente accesa il 3 gennaio 1954 con lo scopo di intrattenere l’Italia intera. Sin da subito si è imposto come modello del sentire comune, attraversando generazioni e accompagnando lo spettatore con le sue espressioni che “hanno fatto famiglia” sin da subito. Il suo sorriso partecipe è stato lo specchio di una vita intensa, che lo ha visto staffetta partigiana, imprigionato a San Vittore e a seguire nei campi di concentramento, poi star della radio americana tra il 1945 e il 1953 fino a diventare icona della tv italiana. Dell’America ha mantenuto lo sguardo aperto e  innovativo, esportandone il telequiz.

Mike Bongiorno e  la televisione

Un feeling mai interrotto quello con la tv, gli studi televisivi erano la sua casa. L’elenco delle trasmissioni da lui ideate, create e condotte, sarebbe sufficiente a dar vita ai palinsesti del prossimo secolo. Mike, anticipatore dei tempi, ha saputo, in Lascia o raddoppia?, far diventare eroi personaggi presi dalla strada, inaugurando un fenomeno che poi sarebbe diventato usuale e vincente nella televisione del futuro.

Milioni di telespettatori seguivano il programma nei bar, in casa di amici e persino nelle sale cinematografiche che ripetevano il segnale televisivo, sospendendo per l’occasione la proiezione dei film. Un successo straordinario fino alle proposte inedite di girare due capolavori del nostro cinema: Totò, Lascia o raddoppia? e C’eravamo tanto amati. È stato il protagonista di Rischiatutto, che ha sempre considerato il suo programma più riuscito nel quale è stato accompagnato da una giovanissima Sabina Ciuffini, la prima valletta nella storia della tv a cui è stata data voce.

Da TeleMilano 58 alle undici edizioni del Festival di Sanremo

Con la nascita della tv commerciale, ha contribuito al successo delle emittenti private, inventando e rivoluzionando un nuovo modo di comunicare. Silvio Berlusconi gli propose di diventare il simbolo di TeleMilano 58 perché aveva intuito che Mike, che conosceva bene i meccanismi della tv americana, era l’unico che sarebbe stato in grado di gestire velocità e interruzioni pubblicitarie. Così è diventato l’alfiere di una tv più moderna e innovativa.

Vanno inoltre ricordate le undici edizioni che ha condotto del Festival di Sanremo, dagli anni  Sessanta fino al 1997. I suoi programmi, dopo la scomparsa, sono stati riproposti con successo da altri conduttori.

Mike Bongiorno e Fiorello

Nei suoi ultimi anni ha vissuto una seconda giovinezza professionale, influenzata dal rapporto sulla scena con un travolgente Fiorello. Mike si scopre ironico, divertente e divertito. Le gag con Fiorello vivono di improvvisazione e risate. La Laurea Magistrale Honoris Causa in Televisione, cinema e produzione multimediale presso la IULM di Milano, è stata un meritato riconoscimento che lo ha emozionato nel profondo.

Mike era Mike, iconico presentatore televisivo e radiofonico dallo stile unico, l’inimitabile più imitato della storia che non ha mai separato la vita dalla tv, da pioniere a imperatore del telequiz, nella spontanea aspirazione a raggiungere vette, «sempre più in alto» in tutti i campi. Le sue memorabili gaffes, con affondi nell’autoironia accompagnati da sorrisetti rivelatori, sono entrate nel linguaggio comune, rendendolo per gli spettatori uno specchio in cui rivedere se stessi. Impossibile non ricordarlo con il sorriso e con l’indimenticabile “Allegria!”.

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