La conferenza di Fonseca LIVE alle 14.15

Termina qui la conferenza stampa di Paulo Fonseca

Quando vedremo il Milan come lo desidera lei?

"Ho già il visto il Milan come piace a me in diverse partite. Ma serve essere costanti. Non sono un mago, non posso dirlo. Dopo le montagne russe, magari domani sarà diverso. Quello che voglio è avere una squadra costante mentalmente. Per questo è una questione di atteggiamento. Sicuramente è risolvibile"

Pensa che la panchina destinata a Leao possa essere utile anche con altri?

"Ogni giocatore è diverso dagli altri"

Cosa pensa di Jimenez? E come sta lei?

"Io sto sempre bene. E anche Jimenez: può giocare sulle due fasce, è polivalente e mi piace"

Cosa pensa dei gol subiti?

"Fino al Cagliari abbiamo avuto il problema di non difendere bene le situazioni legate ai cross. Poi siamo migliorati tanto e ora non è più un problema"

Può bastare l'atteggiamento di due giocatori per rendere insufficiente una prestazione?

"Ne basta uno"

Il suo Milan è fuori dalla corsa scudetto?

"Penso che ora sia più difficile, ma dentro di me continuo a crederci"

Servono dei leader a questo Milan? Chi sarà capitano?

"Quando sono arrivato qui il Milan aveva già tre capitani: Calabria, Theo e Leao. Se io cambiassi il capitano, la stampa mi ammazzerebbe. So di avere fiducia nel nostro capitano. Ho rispettato le gerarchie della squadra finché deciderò eventualmente di cambiare"

Cosa manca ancora al Milan?

"Ne ho già parlato più volte. Sono arrivato per cambiare il modo di giocare, avevo solo 15 giocatori e tanti ragazzini. I più importanti erano in Nazionale. Poi è diventato difficile allenarsi giocando ogni tre giorni. Ma per me abbiamo già cambiato cose che ritengo importanti e giocato buone partite. In Champions non abbiamo avuto l'atteggiamento giusto per continuare a crescere. Nelle ultime 10 partite dell'anno scorso si dicevano le stesse cose, non accade solamente ora"

La società sapeva cosa avrebbe detto mercoledì? E i dirigenti hanno parlato ai giocatori?

"No, non ne avevano la necessità. Io ho parlato prima con la squadra e poi con la società come normalmente avviene"

Pensava di incontrare questo tipo di difficoltà al Milan?

"A questo livello non può essere tutto rose e fiori, ma esistono sempre queste situazioni. Lo si deve per lo status della squadra, dei giocatori e così via. Nei grandi club è sempre così"

Ti è già capitato in carriera di vivere situazioni simili? E come era andata a finire?

"Sì, è già successo come penso a tutti gli allenatori. Penso sia normale e va fatto ciò che è giusto per risolvere le situazioni. Al Milan è diverso rispetto al passato, ma mi era già capitato"

Cosa si può fare per risolvere i soliti problemi difensivi?

"Contro la Stella Rossa, per me, il problema non è stato tattico né tecnico ma di atteggiamento. E questo influisce sul resto. Non è stato un problema difensivo, loro non hanno creato praticamente nulla. Penso che la squadra difensivamente stia molto meglio. Non è stato un problema tattico"

Quanto sarebbe importante vedere domani Camarda fare gol?

"Dobbiamo lasciarlo crescere con equilibrio. A volte le aspettative e le pressioni sui giovani non sono buone. Non creiamogli pressioni: è un ragazzo equilibrato, lasciamolo tranquillo. Devo sempre pensare a come gestirlo bene: ha qualità ma deve continuare a crescere. Non deve avere il peso di essere decisivo, che faccia la sua evoluzione in serenità"

Non teme che dall'esterno questo possa passare come debolezza?

"Non sono preoccupato di ciò che pensano gli altri. Se lo fossi sarebbe difficile lavorare. Tutti hanno un'opinione, ma io sono qui e so come si vive all'interno. Vedo i giocatori tutti i giorni e non posso vivere in funzione del pensiero altrui"

Si aspettava queste difficoltà nei rapporti coi giocatori?

"A questo livello è normale avere situazioni di questo tipo. Non chiudo mai gli occhi di fronte ai problemi, li affronto. E sono pronto per risolverli. Questo è normale in tutte le squadre, in tutte le famiglie"

Ma giocheranno davvero i ragazzini?

"Il progetto del Milan Futuro è importante. Lavoriamo da sempre con quei ragazzi, domani vedremo qualcuno in campo"

Perché ha deciso di parlare pubblicamente? Lo aveva già fatto nello spogliatoio?

"Dico sempre la verità. Difficile per me nascondere ciò che sento dopo la partita. Penso che devo essere sempre onesto: questo sentivo e questo ho detto. E penso che siano messaggi importanti. Ho avuto questa necessità"

Quanto il suo messaggio è condiviso dalla società? E Theo giocherà?

"Domani giocherà la squadra migliore per me affinché vinca. Oggi non posso ancora dire nulla sulla formazione. Ho sentito l'appoggio della società come sempre"