Salute, uova contaminate da salmonella ritirate da supermercati

ServizioLa decisione del ministero della Salute

Si tratta, come si legge sul sito del ministero della Salute, di alcuni lotti di uova “Conad da galline allevate a terra”

28 agosto 2024

Ministero della Salute - Figure 1
Foto Salute24 - Il Sole 24 Ore

Uova contaminate da salmonella ritirate da supermercati

2' di lettura

Il ministero della Salute ha ordinato il ritiro di diversi lotti di uova a scopo cautelativo per il rischio di contaminazione da salmonella. Si tratta, come si legge sul sito del ministero, delle uova “Conad da galline allevate a terra” con i seguenti parametri: lotto 4700609926 con scadenza 31/08/2024; lotto 4832759926 con scadenza 01/09/2024; lotto 4501159926 con scadenza 05/09/2024; lotto 4679409926 con 07/09/2024; lotto 4736619926 con scadenza 09/09/2024; lotto 4282789926 con scadenza 12/09/2024; lotto 4179019926 con scadenza 14/09/2024; lotto 4700609926 con scadenza 31/08/2024; lotto 4700629926 con scadenza 31/08/2024; lotto 4736619926 con scadenza 09/09/2024; lotto 4501159926 con scadenza 05/09/2024; lotto 4679409926 con scadenza 07/09/2024, lotto 4736619926 con scadenza 09/09/2024; lotto 4700609926 con scadenza 31/08/2024; lotto 4700629926 con scadenza 31/08/2024; lotto 4736619926 con scadenza 09/09/2024.

28 richiami per diversi marchi

Nella giornata di ieri, martedì 27 agosto, ventotto richiami di uova fresche da allevamento a terra e vendute con diversi marchi, sono stati effettuati, a scopo cautelativo, per il rischio di contaminazione microbiologica, in particolare da salmonella. La notizia è stata riportata anche in questo caso dal sito web del ministero della Salute nell’apposita sezione “Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”. Tra i marchi coinvolti vi sono Cascina Italia, Smart (vendute da Esselunga), Ovonovo, Delizie dal Sole (vendute a Eurospin), Lactis (Parmalat), Latteria Chiuro, Gesco, Amadori, Conad e Del Campo. Sul sito del ministero della Salute sono stati riportati i numeri dei lotti interessati dai richiami da parte del produttore, ovvero Cascina Italia Spa (stabilimento di Spirano, in provincia di Bergamo). La raccomandazione è quella di non consumare il prodotto e non buttarlo ma di «restituire le uova al punto vendita in cui sono state acquistate».

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