Sassari, commando armato assalta il caveau della Mondialpol: spari ...

5 giorni ago
Mondialpol Sassari

Scene da far west a Sassari, dove un commando con armi da guerra ha assaltato intorno alle 20.30 il caveau della Mondialpol, nella periferia della città sarda. I malviventi sono entrati nella stabilimento della società di sicurezza sfondando un muro con la benna di un mezzo meccanico. Hanno sparato all'interno per spaventare le guardie giurate e sono riusciti impossessarsi del denaro custodito nel caveau e sono scappati. Per coprirsi la fuga hanno incendiato diverse auto bloccando le vie attorno e hanno sparato contro un'auto dei carabinieri che li ha incrociati. 

Il piano

Erano pronti a uccidere i banditi del commando armato che stasera ha assaltato il caveau dell'istituto di vigilanza Mondialpol, alla periferia di Sassari, portandosi via diversi sacchi di denaro.

I malviventi, almeno dieci, armati con kalashnikov e vestiti con mimetiche e giubbotti anti-proiettili, sono entrati in azione intorno alle 20,30: hanno accostato un escavatore al muro di recinzione della sede Mondialpol di Caniga, e sfruttando la lunghezza del braccio del mezzo meccanico hanno sfondato il muro dell'edificio. Contemporaneamente con una scala altri banditi hanno scavalcato la recinzione e sono entrati nella sede da dove hanno prelevato diversi sacchi di denaro, portati fuori sempre con la benna del mezzo meccanico e caricati su un furgone Fiat Ducato bianco, con cui poi si sono dati alla fuga in direzione Cagliari. Non prima di avere sparato contro le guardie giurate per intimidirle: una di loro che si trovava nella garitta di sorveglianza si è salvata grazie ai vetri anti-proiettili.

Mentre la rapina era in corso un'auto dei carabinieri ha raggiunto la sede Mondialpol e i banditi non hanno esitato a crivellare di colpi il mezzo, sparando ad altezza uomo e contro il motore per bloccare le forze dell'ordine. Anche in questo caso i due carabinieri si sono salvati perché il parabrezza ha retto all'impatto dei proiettili. L'azione del commando è stata coordinata e studiata nei minimi particolari: mentre una parte della banda entrava nel caveau, altri bloccavano tutte le principali vie di accesso incendiando auto e cospargendo di chiodi l'asfalto. In questo modo si sono coperti la fuga: tutto il traffico attorno alla città è rimasto bloccato e le forze dell'ordine hanno raggiunto il luogo della rapina con difficoltà. In tutto il nord Sardegna è scattato il piano antirapina con posti blocco sulle principali strade del Sassarese e del Nuorese, e con l'elicottero dei carabinieri che per tutta la notte ha volteggiato sulla città. Impossibile al momento quantificare l'entità del bottino: i soldi prelevati erano destinati al pagamento delle pensioni, la prossima settimana. È la terza volta in pochi anni che il caveau della Mondialpol di Caniga viene assaltato con le stesse modalità: nel 2018 i rapinatori si erano impossessati di 10 milioni di euro.

Siap: "Urge reazione dello Stato"

«La recrudescenza e la violenza di queste bande criminali dedite alle rapine ai portavalori e addirittura ai caveau, necessita di un'immediata reazione da parte dello Stato». Lo afferma in una nota Massimo Zucconi Martelli, segretario generale aggiunto del Siap in merito all'assalto armato al caveau della Mondialpol a Sassari. «Criminali spietati che non hanno alcuna remore a sparare contro guardie giurate, carabinieri, poliziotti e vigili urbani. Solo per un puro caso, tanta fortuna e altissima professionalità degli operatori non vi è scappato il morto tra le forze dell'ordine - aggiunge -. Il Siap è da anni che segnala con ogni strumento la gravissima carenza di personale che non permette un controllo del territorio efficace e neppure una forte reazione immediata a eventi di una violenta inaudita come quella odierna. Sassari e la Sardegna in genere non deve diventate un far west. Sono anni che questa provincia sembra dimenticata dal ministero dell'Interno che non invia personale di rinforzo, in grado di sostituire il numeroso personale andato in quiescenza per raggiunti limito di eta'; le sole 2 unità inviate in questura con le ultime assegnazioni sono il termometro della considerazione che hanno quegli operatori». Il Siap sollecita «un immediato invio di personale di rinforzo in tutti gli uffici di Polizia della provincia sassarese, perché la situazione e' diventata oramai insostenibile».

Leggi di più
Notizie simili
Le news più popolari della settimana