Monsters, la vera storia dei fratelli Menendez e che fine hanno fatto

6 ore ago
di Capital Web

È disponibile da oggi la nuova serie Netflix “Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez”, secondo capitolo della serie antologica creata da Ryan Murphy e Ian Brennan, che segue il successo di “Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer“.

Monsters Netflix - Figure 1
Foto Radio Capital
La trama e il cast di "Monsters: la storia di Lyle ed Erik Menendez"

La trama si basa su un caso di cronaca nera realmente accaduto negli Stati Uniti. Nel 1989, i fratelli Lyle ed Erik Menendez furono accusati e successivamente condannati per l’omicidio dei loro genitori, José e Mary Louise ( detta Kitty) Menendez. Gli omicidi furono particolarmente brutali, con i genitori uccisi a colpi di fucile nella loro casa di Beverly Hills. La serie esplora non solo il crimine, ma anche il contesto familiare dei Menendez, caratterizzato da abusi fisici, emotivi e sessuali perpetrati dal padre. Durante il processo, i fratelli dichiararono di aver agito per legittima difesa contro i genitori.

Il cast è composto da Nicholas Chavez e Cooper Koch, rispettivamente nel ruolo di Lyle ed Erik Menendez e Javier Bardem, nel ruolo del padre José. La madre dei due fratelli e moglie di Bardem (Kitty) è interpretata da Chloë Sevigny; Nathan Lane è Dominick Dunne mentre Ari Graynor è Leslie Abramson. Il ruolo del Dr. Jerome Oziel, lo psicologo di Erik, è affidato a Dallas Roberts e quello di Judalon Smyth, sua amante, a Leslie Grossman.

I fratelli Menendez, la storia vera

Lyle ed Erik Menéndez sono due fratelli, noti per aver ucciso i loro genitori, José e Mary Louise “Kitty” Menéndez. La serie Netflix è ispirata alla storia vera cominciata il 20 agosto 1989 nella loro villa di Beverly Hills. Quella sera, Lyle ed Erik entrarono nella villa dei loro genitori armati di fucili da caccia. Al padre José furono inflitti diversi colpi uno dei quali mortale, alla nuca, mentre Kitty fu colpita dieci volte, anche in viso. Dopo gli omicidi i fratelli rimasero in casa aspettando l’arrivo della polizia, sostenendo di essere stati al cinema mentre avvenivano gli omicidi. Nei mesi successivi, Erik e Lyle cominciarono a sperperare il patrimonio ereditato in articoli di lusso, viaggi e attività commerciali. L’attenzione della polizia venne attirata dal loro stile di vita (Erik assunse anche un allenatore di tennis e partecipò a tornei internazionali), così iniziarono i sospetti su di loro.

Monsters Netflix - Figure 2
Foto Radio Capital

Circa sei mesi dopo, l’amante dello psicologo di Erik, Jerome Oziel, rivelò che il ragazzo aveva confessato gli omicidi durante una seduta di terapia e che esistevano registrazioni audio della confessione. Fu così che i fratelli Menendez furono arrestati nel marzo 1990, dando il via a una lunga battaglia legale sull’ammissibilità delle registrazioni. Durante il processo, la difesa sostenne che i fratelli erano vittime di abusi fisici, emotivi e sessuali da parte dei genitori, mentre l’accusa li dipinse come freddi assassini motivati dall’eredità familiare. Nel 1996, Lyle ed Erik furono condannati per omicidio di primo grado e condannati all’ergastolo senza nessuna possibilità di richiesta di libertà vigilata.

Che fine hanno fatto i fratelli Menendez

Durante il carcere preventivo, il Dipartimento di Correzione della California separò i fratelli Menendez, inviandoli in prigioni diverse. Dato che erano considerati detenuti di massima sicurezza, furono isolati da tutti gli altri prigionieri. Rimasero in prigioni diverse fino al febbraio 2018, quando Lyle fu trasferito nella stessa prigione di Erik, dove rimasero in unità separate. Nell’aprile dello stesso anno, Lyle fu trasferito nella stessa prigione di Erik, riunendoli per la prima volta da quando avevano iniziato a scontare la pena quasi 22 anni prima. Attualmente, sono ospitati in una prigione riservata ai detenuti che accettano di partecipare a programmi di istruzione e riabilitazione senza creare disordini. Si sono sposati entrambi in carcere.

Nel maggio 2023, il caso è stato riaperto perché i fratelli Menéndez hanno presentato documenti per richiedere una nuova udienza. La richiesta si basa su nuove prove che dimostrerebbero le molestie sessuali perpetrate dal padre José non solo contro di loro, ma anche contro Roy Rosselló, ex membro della boy band portoricana Menudo (stessa boy band di Ricky Martin), quando era piccolo. Rosselló ha dichiarato di essere stato drogato e violentato da José Menéndez durante una visita alla loro casa quando aveva 14 anni.

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