Juventus, Morata bloccato se parte Kean. L'Atletico studia la ...

23 Ago 2023

Il futuro dell'attaccante spagnolo dipende dall'uscita eventuale di Moise Kean, per il quale la Juventus accetta solo una cessione a titolo definitivo. I bianconeri si sono cautelati bloccando Morata, ma l'Atletico preme per eliminare la clausola rescissoria presente nel contratto del centravanti: contatti con il suo entourage

Morata - Figure 1
Foto Sky Sport

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Il mercato della Juventus non è ancora finito e, negli ultimi giorni, potrebbero arrivare novità dall'attacco. Moise Kean è in uscita, coi bianconeri pronti a cedere il classe 2000 solo a titolo definitivo, e per sostituirlo hanno bloccato Alvaro Morata. L'Atletico Madrid, però, non resta a guardare anche alla luce del buon inizio di campionato dell'attaccante (un gol nelle prime 2 giornate) e sta studiando la contromossa con gli agenti del giocatore: rinnovare il contratto eliminando quella clausola rescissoria che rappresenta una minaccia, a pochi giorni dalla fine del mercato. 

Morata, terzo ritorno a Torino?

Per Morata, oggetto del desiderio fino a poche settimane fa anche di Milan e Roma, si tratterebbe del terzo ritorno in bianconero dopo le precedenti esperienze dal 2014 al 2016 e dal 2020 al 2022: per lo spagnolo un totale di 185 presenze e 59 reti nella sua permanenza a Torino. 

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La certezza Rabiot e il ruolo di Allegri

Nel frattemo la Juve si gode Adrian Rabiot. Si è ripresentato a Udine con un gol, cosa che era diventata frequente l'anno scorso. Il francese è reduce dalla miglior stagione in carriera con 11 gol e sei assist. E dire che solo un paio di stagioni fa si diceva "si bravo, ma discontinuo e soprattutto non fa gol". Allegri ha sempre creduto che invece nelle gambe i 10 gol stagionali li aveva. Spesso raccontava come durante gli allenamenti lo stimolasse continuamente in questo senso. E i risultati sono arrivati. Poi anche un caso fortuito ha favorito la sua esplosione perché esattamente un anno fa la Juventus lo aveva ceduto al Manchester United e con il ricavato avrebbe acquistato Paredes. Poi Rabiot non trovò l'accordo sull’ingaggio e l’affare saltò. E così Paredes arrivò in prestito e Rabiot rimase con il rendimento che conosciamo. E la sorpresa è arrivata anche quest'anno. Perché con un contratto in scadenza, una Juventus senza coppe e dopo quanto aveva fatto vedere in campo in pochi scommettevano su un Rabiot ancora in bianconero. E invece il feeling con l'allenatore è stato determinante. Allegri lo ha convinto a rimanere ancora un anno in attesa di capire cosa accadrà a giugno 2024. Ma quella data è ancora lontana e Rabiot è partito già con la giusta convinzione. Di certo è tra i centrocampisti europei più completi e, parola di Allegri, può crescere ancora.

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