A Martin la Sprint Race, poi Acosta e Quartararo

12 giorni ago
MotoGP oggi

Questioni di centimetri e di fortuna (o sfortuna a seconda dell’esito). Cadere o restare in piedi, finire sul podio o nella ghiaia, nella Sprint Race di Jerez era veramente questione di occhio e di buona o cattiva sorte. In sintesi: gara matta, risultato pesante. Folle per il risultato inatteso e per le tante cadute, ben 15, innescate quasi tutte dalle chiazze di umido rimaste dalla pioggia del mattino. Ne hanno fatto le spese Marc Marquez, dopo l’inseguimento e il sorpasso a Martin che l’aveva proiettato in testa alla gara e, nello stesso giro, in simultanea, il fratello Alex, con Binder e Bastianini, come in una folla danza delle scivolate. Marquez, ripartito, ha chiuso settimo, e su quel podio inatteso sono saliti Pedro Acosta che inseguiva staccato, e Fabio Quartararo che però è stto penalizzato di 8 secondi per pressione delle gomme troppo bassa e alla fine ha dovuto cedere il terzo gradino del podio a Pedrosa.

Binder esagera su Bagnaia, out anche le Aprilia

Sono scivolati anche Aleix Espargaro Vinales, in una sequenza di ritiri che sul traguardo ha portato il conto a otto piloti. Il più affranto è però Pecco Bagnaiavittima di un’entrata troppo decisa di Binder. Il sudafricano della Ktm, pilota ostico, ha cercato d’infilarsi in uno spazio infinitesimale tra il numero uno e il cordolo interno: Bagnaia non ha potuto far altro che scostarsi, ma all’esterno s’è ritrovato l’incolpevole Marco Bezzecchi. Risultato: i due compagni di marca si sono toccati e sono finiti insieme nella ghiaia, mentre il pilota della Ktm (che aveva già sgomitato duramente con Marquez a inizio corsa) non è stato ripreso dai commissari della Fim. Incidente di gara per quest’ultimi, secondo una logica difficilmente comprensibile (ma non è certo la prima volta che i verdetti della “var” del Motomondiale suscitano perplessità).

La nuova classifica piloti dopo la Sprint di Jerez

Il podio apre prospettive inedite sul campionato. Martin con questa vittoria scappa a quota 90  punti, grazie all’undicesimo successo nella mini gp del sabato (“oggi non ne avevo per battere Marquez”, ha ammesso con onestà) , ma alle sue spalle balza Pedro Acosta, il rookie delle meraviglie che si mette in scia al connazionale staccato di 29 punti, davanti a Bastianini che segue a quota 59. Bagnaia scivola invece ancora più indietro, quinto con 42 punti da recuperare. Resta ancora la gara di domenica, presumibilmente con una pista in condizioni ottimali. Un’occasione da sfruttare, considerando il suo buon ritmo gara.

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