Clamoroso in MotoGP! Torna Iannone: sostituirà Di Giannantonio ...
Fabio dovrà operarsi alla spalla dopo la Thailandia: il pilota abruzzese, squalificato nel 2020 per doping e ora in Superbike, prenderà il suo posto sulla Desmosedici del team di Valentino Rossi per le ultime due gare stagionali
Massimo Falcioni
18 ottobre - 17:43 - MILANO
Decisione saggia, quella di Fabio Di Giannantonio, di tornare in Italia dopo le due gare in Australia e Thailandia per operarsi alla spalla sinistra rinunciando al rush finale stagionale nei GP di Malesia e Valencia e prepararsi per il 2025. Peccato che, dando forfait alle ultime gare, Diggia perda la possibilità di chiudere il campionato nella top ten e di centrare una gara in top five, se non addirittura salire sul suo primo podio stagionale dopo il quarto posto di Assen. Fabio ha fatto di tutto per non operarsi in queste settimane e poter disputare le gare finali del campionato. Non è stato possibile. Di positivo, saltando gli ultimi due gran premi, c’è il tempo per recuperare e tornare in piena forma per la prossima stagione in sella alla Ducati “ufficiale” del Team VR46 di Valentino Rossi.
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Chi sostituisce Di Giannantonio? C’è chi, oltrepassando i limiti della fantasia, aveva fatto il nome di Valentino Rossi. Poi, più realisticamente ma sempre lontani dalla realtà, si è parlato di Nicolò Bulega, il ducatista impegnato in questo weekend a Jerez nella lotta per il mondiale Sbk con Toprak Razgatlioglu. Bulega ha avuto in passato un rapporto “complicato” con il Team di Rossi, uscendo dalla squadra per sua scelta, motivo in più per scartarlo. Infine, comunque non senza stupore, nel Team VR46, con l’intervento di Valentino Rossi in accordo con Gigi Dall’Igna, si è arrivati a Andrea Iannone, anche lui nel mondiale Sbk, già in passato in MotoGP con Ducati, pilota vincitore nel 2016 nel GP d’Austria della prima gara con una Desmosedici dopo l’era di Casey Stoner. Di recente si era anche parlato di Iannone di nuovo in MotoGP con il Team Pramac, comunque disponibile per un test. Poi, per ragioni diverse, non se ne è fatto nulla. Adesso Iannone-VR46 è cosa fatta.
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Insomma, Iannone, lontano dalla classe regina dal 2019, rientrerà pro tempore in MotoGP, a Sepang, a 5 anni dalla sua ultima gara disputata. “The Maniac” (soprannome dato a Andrea da Valentino Rossi) di nuovo in sella alla Desmosedici: non solo c’è l’effetto di un romantico rendez-vous ma c’è un forte ritorno d’immagine per l’alto riscontro mediatico, a livello nazionale e internazionale. Va ricordato che Iannone (comunque con il contratto appena rinnovato con il Team Pata GoEleven per la Superbike 2025) rientrerebbe in MotoGP proprio in Malesia, dove per quella bistecca mangiata a Sepang (secondo i suoi legali contaminata da steroidi anabolizzanti), fu poi condannato a 4 anni di squalifica per doping. Dunque, adesso tocca ad Andrea dire sì (se decide di rientrare farà entrambe le gare) e mettere la sua firma su un contratto di poche righe che getterà altra benzina sul fuoco di una MotoGP già di per sé incandescente, non solo per la lotta per il titolo iridato fra Bagnaia e Martin. Insomma, la notizia c’è. Va ricordato che sul piano tecnico-agonistico questi passaggi non sono mai facili, né privi di rischi, anche relativamente all’immagine per il pilota e per il Team. Sbk e MotoGP hanno moto completamente diverse e sono due mondi diversi in tutto. In passato, solo Bayliss, Ben Spies e Cal Crutchlow hanno avuto un discreto successo nel salto dalla Sbk alla MotoGP. I tempi di “Iannonecannone” sono lontani. Si vedrà. Sarà comunque una operazione ad alto impatto mediatico. Oscar Wilde faceva dire al suo Dorian Gray: “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”. La musica è già iniziata. E che musica!