MotoGP | Le Mans, Libere 1: Martin precede Acosta e Vinales

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Dal 2020 al 2023, che fosse bagnato o asciutto, è sempre stata una Ducati ad imporsi a Le Mans. Un trend che la Casa di Borgo Panigale sembra intenzionata a proseguire anche nel 2024, visto che ha piazzato quattro Desmosedici GP nelle prime sei posizioni nel turno inaugurale di prove libere del Gran Premio di Francia.

A svettare alla fine è stato il leader iridato Jorge Martin, che però è stato anche uno dei piloti che nei minuti conclusivi hanno deciso di montare una gomma soft nuova al posteriore. Tuttavia, il madrileno del Prima Pramac Racing è rimasto a circa un secondo dal record del Circuito Bugatti con il suo 1'31"421.

Alle sue spalle, il rookie Pedro Acosta ha dimostrato ancora una volta di poter essere già considerato a tutti gli effetti uno dei big di questa MotoGP. Il pilota della GasGas Tech3 ha a sua volta montato una gomma nuova nel finale, nel suo caso una media, fermandosi a 237 dal battistrada. Si è reso poi protagonista di un bellissimo salvataggio alla curva 6, riuscendo a rimanere in piedi dopo aver perso l'anteriore della sua RC16.

Maverick Vinales va invece a completare una top 3 che vede rappresentati tutti e tre i marchi europei con la sua Aprilia. Gomma nuova media anche per il pilota di Roses, che è stato appena 20 millesimi più lento di Acosta, confermando le sue sensazioni secondo cui la RS-GP sarebbe stata piuttosto competitiva sul tracciato francese.

Anche se sono solamente in quarta ed in quinta posizione, a spaventare sono probabilmente le prestazioni delle due Ducati del factory team, perché Enea Bastianini e Pecco Bagnaia hanno proseguito fino alla fine con la stessa gomma media al posteriore e, nonostante questo, hanno ridotto a soli quattro decimi il gap nei confronti di Martin, dimostrando di poter girare con grande costanza tra l'1'31" alto e l'1'32" basso. Un discorso che vale anche per Marc Marquez, nono con la GP23 del Gresini Racing, ma appena poco più di un decimo più lento.

Tra il campione del mondo in carica e il #93 si sono infilati anche il fratello Alex, sesto con la GP23 gemella ma con un crono realizzato con la gomma nuova, oltre all'altra Aprilia di Aleix Espargaro ed alla KTM di Brad Binder, con il sudafricano che è stato l'unico a finire ruote all'aria proprio all'ultimo giro mentre stava affrontando la curva 11.

Marco Bezzecchi poi va a completare una top 10 che porta quindi a sei il conteggio delle Ducati e la sua prestazioni conferma quanto siano contenuti i gap sul tracciato transalpino, visto che si trova a soli 559 millesimi. A seguire ci sono la KTM di Jack Miller e l'altra Ducati di Franco Morbidelli, che precedono un Alex Rins che è stato il migliore tra i piloti in sella alle moto giapponesi: per ottenere il 13° tempo, però, lo spagnolo ha montato una gomma soft nuova sulla sua Yamaha.

Bisogna scendere fino alla 16° posizione invece per trovare la migliore delle Honda, che ancora una volta è quella del padrone di casa Johann Zarco, che ha chiuso alle spalle anche delle due Aprilia della Trackhouse Racing affidate a Raul Fernandez e Miguel Oliveira. Non è stato un grande inizio per Fabio Di Giannantonio, solo 18° con la seconda Ducati della Pertamina Enduro VR46. Ma si può dire lo stesso anche per Fabio Quartararo, 20° con la Yamaha, e Luca Marini, che chiude il gruppo alle spalle del compagno Joan Mir, con un ritardo di quasi due secondi.

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