Muriel Furrer, ciclista svizzera, è morta in seguito a una caduta ai ...

Muriel Furrer

diMarco Bonarrigo

La giovane ciclista svizzera aveva riportato una grave ferita alla testa. I partecipanti al Mondiale sono sotto choc e non sembrerebbero intenzionati a proseguire le gare, i genitori si siano detti favorevoli a riprendere le competizioni

La ciclista Muriel Furrer è morta dopo la brutta caduta di ieri, durante la gara su strada femminile juniores. La svizzera, trasportata immediatamente in ospedale da un elicottero di emergenza, aveva riportato una grave ferita alla testa e da subito era stata dichiarata in condizioni critiche, fino alla notizia del decesso. 

I partecipanti al Mondiale di ciclismo di Zurigo sono sotto choc e non sembrerebbero intenzionati a proseguire le gare, nonostante i genitori si siano detti favorevoli a riprendere le competizioni.

Nessun «fatto accertato» sull'incidente

«È con grande tristezza che l'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e il Comitato Organizzativo dei Campionati del Mondo di ciclismo su strada e paraciclismo UCI hanno appreso oggi la tragica notizia della morte della giovane ciclista svizzera Muriel Furrer —  si legge in una dichiarazione —Con la scomparsa di Muriel Furrer, la comunità ciclistica internazionale perde una ciclista con un futuro luminoso davanti a sé. Esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alla famiglia di Muriel Furrer, agli amici e alla sua Federazione Ciclistica Svizzera». L'Uci ha dichiarato che non ci sono «fatti accertati» su come si è verificato l'incidente. Furrer si era classificata 44esima nella cronometro femminile juniores all'inizio della settimana.

Quante tragedie in strada 

L'elenco di corridori che hanno perso la vita sulla bici in strada, fra gare e
allenamenti, si allunga ancora dunque. Al Tour de France, per esempio, la prima vittima risale al 1935, lo spagnolo Francesco Cepeda, caduto in un burrone a Bourg d'Oisans mentre nel '67 si vive il dramma col britannico Tom Simpson, morto per un collasso sulla celebre salita del Mont Ventoux. E come ovviamente dimenticare Fabio Casartelli che il 18 luglio del '95, durante la 15esima tappa della Grand Boucle, cadde nella discesa del Colle del Portet-d'Aspet, battendo violentemente la testa contro un paracarro. Tragica morte anche quella di Serse Coppi, fratello di Fausto, al Giro del Piemonte '51: caduto a un chilometro dall'arrivo, arriva al traguardo ma si spegne nella notte. E poi, in tempi recenti, come dimenticare Michele Scarponi nel 2017 o la scomparsa di Gino Mader, deceduto per le ferite riportate dalla caduta in un burrone durante le fasi finali della quinta tappa del Giro di Svizzera.

27 settembre 2024 ( modifica il 27 settembre 2024 | 16:26)

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