Roland Garros: Musetti sul velluto liquida Galan in 3 set

27 Mag 2024
Musetti

Guarda il video-commento di Ubaldo Scanagatta e Vanni Gibertini ⤵

[30] L. Musetti b. D. Galan 6-3 6-3 7-5

Sul Campo 12, Lorenzo Musetti inizia il suo tredicesimo Slam (e Parigi per ora gli è stata la meta più favorevole: in due occasioni ha raggiunto gli ottavi di finale) contro il colombiano Daniel Ehlai Galan, alla ricerca di buone sensazioni dopo un’annata sostanzialmente priva di risultati di rilievo. L’avversario si rivela il perfetto sparring partner: il carrarino ha modo – salvo qualche tentennamento verso la fine del match – di condurre la partita nella maniera più agevole possibile vincendo 6-3 6-3 7-5. Dimostra le risapute qualità, e sa anche mantenere il ritmo e la concentrazione ad un livello pressoché costante per tutta la partita. In due ore e ventisette minuti, Musetti ha tenuto la percentuale dei punti vinti con la prima all’85 per cento, salvando due palle break su tre e mettendo a segno trentasette colpi vincenti contro i 24 del suo avversario, e 21 errori non forzati, cinque in meno di Galan.

Un esordio soddisfacente e, nel suo piccolo, importante in vista del secondo turno in cui si troverà di fronte il brasiliano Thiago Seyboth Wild (suo avversario già allo US Open Juniores) o il padrone di casa Gael Monfils.

IL MATCH

Quando la pioggia, che ha interrotto la programmazione giornaliera su tutti i campi salvo i primi due, decide di diradarsi, il sole di Parigi si incammina verso la sera. Campo dodici: Lorenzo Musetti cerca il riscatto o, quantomeno, un po’ di fiducia. Il carrarino, che non vince una partita in un torneo del circuito maggiore dalla favorevole Montecarlo, e che anzi arriva al secondo slam stagionale con una sconfitta in finale a Torino – non la Torino delle Finals, né quella di Gozzano, ma la Torino prosastica di un challenger 175…-si trova di fronte l’erbivoro Daniel Ehlai Galan. Non abbiamo conferito al colombiano questo appellativo per la sua particolare consonanza con i prati (nonostante l’anno scorso abbia centrato una prestigiosa seconda settimana a Wimbledon): da quando è nato, Galan non ha mai assaggiato né carne, né pesce, né uova; vegetariano per scelta educativa dei genitori, il ventottenne sa essere un avversario pericoloso. Si potrebbe pensare che lo sia anche in questa circostanza, trovandosi Musetti in una fase poco esaltante; eppure, la risaputa ispirazione di Lorenzo si manifesta fin dai primi game dell’incontro,  cosicché la testa di serie numero trenta sancisce una distanza quasi incolmabile fra sé e il suo avversario. Le difficoltà del primo game (due palle break) sono ascrivibili probabilmente alla concentrazione latitante dell’italiano; bastano pochi giochi, tuttavia, per trovare il vantaggio (sul 2-1, alla seconda palla break) e chiudere, qualche minuto dopo, per 6-3 al secondo set point il primo parziale.


Quando parte lo scambio e Musetti evita errori di leggerezza, il punto e la partita sembrano non essere in discussione, ben più di quanto dica il punteggio.

Il secondo set inizia in maniera più equilibrata – Galan prova a variare, con qualche smorzata e un pizzico di aggressività in più – ma la sensazione è che Musetti abbia le qualità e l’autorevolezza tennistica per decidere quando rompere la stasi. Così accade sul 3-3: in occasione della seconda parità, Musetti prende l’iniziativa, salendo a rete e conquistando il punto e la palla break, convertita poco dopo grazie ad una smorzata fallita nella quale è inscritto il fallimento del piano di Galan. Nell’ultimo game c’è spazio per un passante di rovescio da esteta – di quelli che hanno reso Musetti famoso e carico di molte aspettative -; in breve, Musetti conquista tre set point, e ancora più in breve conclude il secondo parziale, a cui fa seguito una breve sosta del colombiano negli spogliatoi.

Il terzo set sembra iniziare come è finito il primo: Musetti conduce senza difficoltà; quasi rilassato, sale fino al 3-0 (incorniciato da un lob sublime). Avrebbe anche la chance del 4-0, ma Galan si aggrappa alla partita e tiene non soltanto quel game di battuta, ma anche quello successivo, in risposta, riaprendo così il set. Musetti alterna game condotti con semplicità e controllo disarmanti ad altri in cui commette qualche errore vanesio…così, il parziale si allunga fino al 5-6 per il carrarino. In quello che si rivelerà l’ultimo game, Galan entra in stato confusionale, salendo tre volte a rete: nel primo e nel terzo caso, commette errori sanguinosi; nel secondo, subisce un brillante recupero del suo avversario. Musetti ha due chance di chiudere la partita, e le sfrutta subito: finiscono tre set di rodaggio e buone sensazioni, in vista del secondo turno.

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