Wimbledon, Musetti vince il derby con Darderi e avanza al terzo turno
Dopo il duello azzurro di ieri tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini, nell'altro derby tutto italiano di oggi tra Lorenzo Musetti e Luciano Darderi è il 22enne carrarino a conquistare il terzo turno. Una sfida su cinque set. Una maratona logorante e faticosa che alla fine ha premiato chi ha saputo imporre il proprio gioco, reagire psicologicamente e rimane più solido in campo.
![Musetti - Figure 1](https://www.rainews.it/resizegd/768x-/dl/img/2024/06/23/1719152423147_AP.jpg)
La 25esima testa di serie riesce a imporsi dopo una battaglia durata tre ore e 46 minuti per 6-4, 4-6, 6-7(5), 6-4, 6-4. Musetti, che eguaglia intanto il suo miglior risultato sull'erba londinese ottenuto lo scorso anno, sfiderà ora l'argentino Francisco Comesana, numero 122 del mondo, giustiziere al primo turno di Andrey Rublev: fra i due nessun precedente.
I due tennisti italiani si erano già scontrati nella semifinale del Challenger di Torino, dove si impose in due set il toscano.
ApPhoto
Tennis Queen's Club Londra, Lorenzo Musetti contro Tommy Paul
Se di Musetti conoscevamo le doti sui prati, è stata di certo una sorpresa vedere come si è saputo adattare il numero 35 del mondo italo-argentino. Darderi ha concluso vincendo il Challenger di Perugia in finale contro Sumit Nagal la domenica in cui Matteo Berrettini giocava la finale di Stoccarda, 48 ore dopo giocava sul centrale di Halle contro un erbivoro come Jan Lennard Struff, arrendendosi solo 7-6 al terzo con match point. Ha poi rotto il ghiaccio sull’erba a Maiorca, prima di presentarsi a Londra dove ha sfruttato il sorteggio favorevole e ha vinto la seconda partita in uno Slam, contro la WC britannica Jan Choinski in 5 set.
![Musetti - Figure 2](https://www.rainews.it/resizegd/768x-/dl/img/2024/05/12/1715546390998_fbeccdfdbabea.jpg)
ANSA
Luciano Darderi
Saranno insieme a Parigi, alle Olimpiadi, tra i singolaristi azzurri, per difendere il tricolore, sulla terra battuta. Ma prima di pensare al Parigi, Lorenzo Musetti e Luciano Darderi hanno un apprendistato da portare a termine: quello sull’erba, terreno nuovo che, partita dopo partita, fa meno paura.