Caso migranti, Musk attacca i giudici italiani: 'Devono andarsene'

Musk

Elon Musk attacca i giudici del Tribunale di Roma che hanno sospeso la convalida del trattenimento in Albania per 7 migranti e hanno rinviato la decisione alla Corte di giustizia europea.

"Questi giudici devono andarsene" (These judges need to go) ha commentato Musk al post di un utente che riportava la notizia. 'Musk ha ragione, io ho fermato gli sbarchi e ora rischio sei anni di carcere. Visto dall'estero tutto questo sembra ancora più incredibile', ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini. All'attacco le opposizioni, che chiedono alla premier Meloni di 'condannare' il giudizio sul magistrati italiani e di 'difendere la Costituzione'.

Il segretario generale dell'Associazione nazionale magistrati Salvatore Casciaro a RaiNews: "L'auspicio è che ci sia maggior rispetto istituzionale per la magistratura e per la giurisdizione. L'invito e l'auspicio è che si recuperi maggior equilibrio anche nella comunicazione".

Quello del rimpatrio dei migranti dall'Albania in Italia "credo che sia un tema oggi molto controverso e credo che alla fine una parola decisiva debba arrivare, c'è stato un ricorso alla Corte europea e può darsi che sia quella la sede giusta per definire quello che secondo me è un problema che sarebbe stato meglio non fosse sorto, ma visto che è sorto in qualche modo dobbiamo definirlo", ha spiegato il presidente del Senato Ignazio La Russa rispondendo sul nuovo stop dei giudici al trattenimento di migranti in Albania.

"Siamo sconcertati per questo intervento da parte di un magnate estero potentissimo - ha detto la vicepresidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Alessandra Maddalena -. Qui non è più in gioco l'indipendenza della magistratura, ma qui si tratta della sovranità dello Stato italiano. Innanzitutto bisognerebbe pensare a questo tipo di difesa e poi a quella della giurisdizione". 

Verso mezzanotte e mezza nel porto di Brindisi è arrivata la nave Visalli con a bordo i sette migranti che da venerdì scorso si trovavano nel centro di Gjdaer in Albania. Il loro rientro in Italia segue la decisione del tribunale di Roma che ha sospeso il provvedimento di convalida del loro trattenimento rimettendo tutto nelle mani della Corte di giustizia europea. I migranti, di origine bengalese ed egiziana, sono stati accompagnati a bordo in un pulmino in una struttura per richiedenti asilo. Qui potranno seguire l'iter ordinario di esame della domanda. 

Casciaro (Anm): 'Il governo conosceva le norme Ue sui migranti'

"La politica decide le politiche dei flussi migratori. Ma nel farlo non può non tener conto del quadro normativo sovranazionale a cui la disciplina interna deve uniformarsi, ne può lamentarsi del fatto che i giudici facciano il loro dovere". Lo afferma in un'intervista a La Stampa il segretario generale dell'Anm Salvatore Casciaro, in merito alla decisione dei giudici di Roma sui migranti in Albania. "Il giudice, se ritiene che la normativa interna sia incompatibile con quella europea - prosegue - ha due strade: disapplicare la normativa interna per incompatibilità con la normativa europea, oppure, in caso di dubbio, sollevare il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia. In questo senso hanno deciso i giudici romani, in linea con quanto fatto da altri uffici di merito come Bologna. Esiste un principio di primazia della disciplina europea, architrave per le corti nazionali dei Paesi membri dell'Unione. La normativa europea in materia di migrazione è sovraordinata rispetto a quella nazionale".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi di più
Notizie simili
Le news più popolari della settimana