Becker: "Ritiro Nadal? Un pugno nello stomaco. Djokovic l'ultimo dei ...

10 giorni ago

DaEurosport

Pubblicato 11/10/2024 alle 10:38 GMT+2

TENNIS - L'ex numero 1 del mondo commenta l'addio al tennis di Rafael Nadal: "Ciò che rappresenta per la Spagna, per lo sport mondiale, il modo in cui si è comportato, un modello per le giovani generazioni, come affrontare la vittoria e la sconfitta, come cercare costantemente di migliorare, di non accontentarsi, di fare sempre un passo avanti, è ciò che lo distingue"

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Nadal - Figure 1
Foto Eurosport.it

L'ex numero 1 del mondo e commentatore di Eurosport, Boris Becker, ha raccontato in esclusiva le sue emozioni dopo l'annuncio del ritiro di Rafael Nadal. Il sei volte campione Slam tedesco ha anche detto la sua sull'imminente fine dell'era dei "Big Three" (Nadal, Djokovic e Federer):

"Rafael Nadal si è ritirato ufficialmente dal tennis. Quando l'ho saputo è stato un pugno nello stomaco, ma penso che la decisione sia quella giusta. Cosa non ha vinto Nadal? È stato il numero uno al mondo per duecentonove settimane. Ha concluso l'anno come numero uno cinque volte. E tra i ventidue titoli ci sono ben quattordici titoli Roland Garros. Ha anche vinto ogni altro Slam almeno due volte. E poi ovviamente devi guardare i suoi avversari. Federer è uno di loro, Djokovic è uno di loro, quindi la fine dei tre grandi è vicina. L'ultimo dei Mohicani è Novak Djokovic, che vuole sicuramente giocare l'anno prossimo. E sì, ho conosciuto personalmente Nadal molti decenni fa quando avevo quattordici o quindici anni. Me lo presentò suo zio Toni. A quei tempi Rafa giocava con entrambe le mani sul diritto. Sono rimasto sbalordito anche allora. Mi ha colpito il suo atteggiamento intransigente, la sua ambizione, la sua motivazione, la sua volontà di combattere. E il fatto che fosse sempre pronto a correre semplicemente un passo più avanti dell'altro. Non ricordo una partita in cui Nadal non volesse più giocare. A volte non riusciva ad andare avanti. Giocava comunque. Ma lottava sempre fino alla fine. E così tante partite finivano al quinto set. Penso che questa sia la sua qualità più grande, giocare ogni partita fino alla fine con pieno vigore e passione. Ma è proprio questo che distingue tutti i tre grandi. Sì, il mondo del tennis sentirà la sua mancanza, ovviamente. Non è solo un'icona del tennis, è un'icona dello sport. Ciò che rappresenta per la Spagna, ciò che rappresenta per lo sport mondiale, il modo in cui si è comportato, un modello per le giovani generazioni, come affrontare la vittoria e la sconfitta, come cercare costantemente di migliorare, di non accontentarsi, di fare sempre un passo avanti, questo è ciò che lo distingue davvero. E sì, ho anche le lacrime agli occhi quando dico queste frasi, perché non ci sarà mai nessun altro che si avvicini anche solo lontanamente a Rafael Nadal. Vamos Rafa!"

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